I segreti dell’edilizia libera: cos’è e cosa comprende

I segreti dell’edilizia libera: cos’è e cosa comprende

Il testo unico sull’edilizia (dpr 380/2001) definisce all’art. 6 le diverse categorie di intervento realizzabili liberamente

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Spesso si parla di “edilizia libera”, ma di cosa si tratta? L’edilizia libera riguarda la realizzazione di opere edili “non eccessivamente pesanti e impattanti”, per cui la norma non ritiene  necessari né titoli edilizi, né permessi e/o comunicazioni al Comune. Chiaramente i lavori edili considerati non impattanti e eseguibili “liberamente” sono disciplinati da apposite norme.

In particolare, il testo unico sull’edilizia (dpr 380/2001) definisce all’art. 6 le diverse categorie di intervento realizzabili liberamente, i cosiddetti interventi in edilizia libera. Sono riassumibili in due macro categorie:

  1. interventi di manutenzione ordinaria;
  2. interventi per l’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni oppure di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio;

Vediamo insieme quali sono nel dettaglio gli interventi che appartengono alle categorie di sopra che possiamo effettuare nelle nostre case in edilizia libera.

            Nella pratica sono effettuabili tutte le opere che riguardano la manutenzione ordinaria dell’immobile, ossia  tutti gli interventi di riparazione, sostituzione di elementi, rinnovamento e/o messa in sicurezza di impianti e manufatti che non vanno a modificare la struttura dell’edificio e non contemplano interventi edilizi sistematici sull’immobile esistente. Inoltre la norma rende possibile sostituire ascensori e montacarichi esistenti purché non vadano a modificare la sagoma dell’edificio o ad aumentarne la volumetria esistente.

Quali sono gli interventi di edilizia libera? Di seguito riportiamo qualche esempio:

  • Riparazione e sostituzione di pavimentazioni interne ed esterne, manti di copertura edifici, sottofondi..;
  • Riparazione di intonaci interni ed esterni ;
  • Riparazione, sostituzione di elementi decorativi di facciata come lesene, cornicioni marcapiano..;
  • Opere di lattoneria quali sostituzione grondaie e pluviali;
  • Riparazione impianto di scarico, impianto elettrico, impianto igienico e idrico-sanitario e di illuminazione esterna, impianto di climatizzazione e di protezione incendio;
  • Sostituzione e/o riparazione rivestimenti interni ed esterni;
  • Nuova installazione, sostituzione e/o riparazione di sistemi antintrusione quali inferriate;
  • Riparazione, sostituzione e/o messa a norma di parapetti e ringhiere;
  • Riparazione e/o rinnovamento manto di copertura;
  • Riparazione, sostituzione e/o installazione controsoffitti;
  • Riparazione, sostituzione di elementi di rifinitura;
  • Tinteggiature interne ;

È importante inoltre tenere a mente che è possibile installare in edilizia libera, tende, pergotende, gazebi e pergolati,  a condizione che abbiamo limitate dimensioni e soprattutto siano strutture di carattere provvisorio e non siano stabilmente fisse al suolo. Questo non esclude però l’autorizzazione da parte di terzi, ad esempio del condominio.

Come abbiamo visto le attività di edilizia libera sono molto diversificate, tuttavia nella prassi distinguere il confine tra manutenzione ordinaria e altre opere è spesso assai complicato. Consiglio quindi di rivolgersi sempre ad un tecnico abilitato sempre per una prima consulenza, per capire effettivamente se i lavori che abbiamo intenzione di fare rientrano nelle categorie in edilizia libera. Tuttavia anche se così fosse, è preferibile anche per i lavori di manutenzione ordinaria comunque affidarsi ad un tecnico sia per garantire la buona riuscita delle lavorazioni e sia per verificare i requisiti professionali delle imprese operanti nella propria abitazione.

 

Architetto Mirco Ciarlante

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