Uno dei punti salienti è l'eliminazione delle opzioni per lo sconto in fattura o la cessione del credito per interventi successivi all'entrata in vigore delle nuove norme. Questa mossa, volta a contrastare l'abuso di pratiche come la cessione o lo sconto in fattura per i lavori edilizi, segue interventi precedenti come il decreto Cessioni del febbraio 2023, che aveva già limitato tali opzioni per lavori avviati successivamente al 17 febbraio di quell'anno.
In particolare, il Superbonus rimane cedibile o scontabile solo se sono state presentate determinate documentazioni entro scadenze specifiche. Tuttavia, l'efficacia di queste restrizioni è stata limitata, poiché rimanevano aperte alcune opzioni per altri tipi di interventi, come il bonus barriere architettoniche al 75%.
Il nuovo decreto si prefigge di chiudere ulteriori falle nel sistema, estendendo il divieto di cessione o sconto in fattura per gli interventi avviati dopo la sua pubblicazione ufficiale in Gazzetta Ufficiale. Ciò significa che gli interventi per cui sono già state avviate le procedure di autorizzazione o i preventivi saranno esclusi da queste restrizioni.
Nuova comunicazione preventiva
Al fine di avere una migliore comprensione dei flussi finanziari e prevenire potenziali abusi, sarà introdotta una comunicazione preventiva per tutti gli interventi agevolati. La mancata trasmissione di tali informazioni comporterà sanzioni significative, e per i nuovi interventi potrebbe portare alla decadenza dall'agevolazione fiscale.
Inoltre, il decreto mira a rafforzare i controlli per prevenire frodi legate alla cessione dei crediti, coinvolgendo anche le imprese. Queste dovranno comunicare preventivamente le cessioni di crediti, incluso quelli relativi agli investimenti innovativi Transizione 4.0.