Le certezze di Mattia Basilio: “Con Iconacasa ho compiuto il salto di qualità definitivo”

Le certezze di Mattia Basilio: “Con Iconacasa ho compiuto il salto di qualità definitivo”

Preciso, sempre attento ai dettagli e già con una grande esperienza nel settore nonostante la giovane età. Con Iconacasa Mattia Basilio ha dato una vera e propria svolta alla sua vita: è titolare di diversi uffici su Milano e di recente ha avuto anche l’onore di entrare nella squadra di Iconacollege. 

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Riavvolgiamo il nastro: chi eri prima di entrare in Iconacasa? Come sei entrato nel franchising?
“Prima di entrare in Iconacasa lavoravo già nel mondo immobiliare, anche se in un’altra realtà del settore. Tutto è cambiato quando ho conosciuto questa fantastica azienda grazie alle parole del collega e amico Matteo Lo Cascio. In realtà, io e Matteo ci conoscevamo già da diverso tempo, ma sono rimasto stupito del suo cambio di marcia, dal suo salto di qualità: così, incuriosito, gli ho chiesto informazioni. Lui mi ha parlato di Iconacasa, del modello di business orientato sui giovani e dei grandi progetti avviati. Così, tra una parola e l'altra, eccomi in Iconacasa!”

C’è un episodio che ricordi in maniera particolare della tua vita in Iconacasa?
“In realtà di episodi ce ne sarebbero tanti, anche se sono solo da 2 anni in Iconacasa. Ma un momento particolare c’è, ed è quello che mi ha fatto dire "sì, ho fatto la scelta giusta": parlo della mia prima Convention nel Settembre 2021. Fin da subito ho avvertito un clima diverso, ho respirato un’aria speciale, ho avvertito un’atmosfera familiare. E poi lo show sul palco, le premiazioni… e come dimenticare i discorsi dei fondatori? Che spettacolo!”

Pochi mesi fa c’è stato un importante avvenimento dal punto di vista professionale con la tua nomina nel team di Iconacollege. Cosa rappresenta per te questo incarico?
“Entrare nella squadra dei relatori Iconacollege è una grande responsabilità, ma anche un motivo di orgoglio. Era uno dei miei obiettivi e l’ho raggiunto! Il debutto nella Business Academy? È andato meglio delle aspettative: parlare sul palco in un evento così importante e davanti a una platea di imprenditori così esigente era sicuramente emotivamente complicato, ma credo di essermela cavata abbastanza bene! Ringrazio il Direttore Iconacollege Michele Suriano e quello Iconapubli Leonardo Lo Cascio per la fiducia, ma ringrazio anche i miei colleghi relatori per il supporto”

Quanto è importante la formazione per un’azienda come Iconacasa che punta tutto sui giovani talenti?
“Secondo il mio punto di vista, la formazione è alla base del successo di una qualsiasi realtà imprenditoriale, ancor di più in un mondo complesso e in continua evoluzione come quello immobiliare. Penso che per un giovane professionista la formazione e l’aggiornamento siano fondamentali e questo ci permettere di avere una marcia in più rispetto  alla concorrenza”.

Entriamo in ufficio: qual è l’organizzazione ottimale di un ufficio?
“La formazione ideale? Una coordinatrice che rappresenti il vero e proprio  punto di riferimento dell'ufficio con una organizzazione impeccabile. Dei consulenti preparati e soprattutto motivati, che abbiano chiari i propri obiettivi e con grande ambizione. E poi, ovviamente, un titolare che sia un esempio per tutto il team”.

Il tuo business è concentrato su Milano, ma oltre alla City c’è una città in cui apriresti un ufficio?
“Mi piace tanto il mare e mi piace la Spagna. Visto che Iconacasa ha appena iniziato la sua espansione nella penisola iberica, il mio sogno nel cassetto è la capitale della Catalogna: Barcellona!”

Facciamo un gioco: immagina di essere davanti a un imprenditore ancora alla ricerca della strada giusta: come lo convinceresti a entrare in Iconacasa?
“Probabilmente gli racconterei la mia storia, il mio percorso professionale e attraverso il mio esempio, cercherei di spiegargli che Iconacasa può davvero rappresentare una svolta alla propria vita, il primo tassello per cambiare tutto!”

Togliti giacca e cravatta: parlaci di te, dei tuoi hobby e passioni!
“La mia passione più grande è il calcio e sono tifosissimo dell'Inter. Gioco a calcio da quando sono piccolo e non riesco a farne a meno! Non è solo una passione, è anche la valvola di sfogo per smaltire lo stress del lavoro”.

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