Fotovoltaico costoso? I pannelli si possono noleggiare: risparmi fino al 20% in bolletta

Il sistema, già molto usato nel nord Europa, si sta diffondendo anche in Italia. Nessuna incombenza burocratica: si fa tutto on line. 

Produrre di energia alternativa da sfruttare senza pagare nulla? Utopia? No, realtà. Parliamo di un sistema ormai molto diffuso nel nord Europa ma che in Italia sta prendendo piede solo da poco, ovvero la possibilità di noleggiare un impianto fotovoltaico e installarlo sul tetto di casa. Nessuna incombenza burocratica, si fa tutto on line. 

COME FUNZIONA Da diversi studi effettuati, è ormai provato che l'energia prodotta da un impianto fotovoltaico non viene mai completamente autoconsumata. Con questo sistema, invece, si avrebbe un pareggio tra produzione e consumo, senza investimenti economici da parte dell'utente, con beneficio sull'ambiente e sulla bolletta: è previsto infatti il pagamento solo della tariffa sull’energia prodotta a prezzo agevolato senza alcun costo aggiuntivo per l’acquisto, la posa e lo smaltimento della centrale.

Prima di scegliere questa strada, comunque, bisognerà valutare alcune questioni: bisogna avere a disposizione almeno 1500 mq di superficie libera e, così come capita per una comune installazione fotovoltaica, bisogna valutare attentamente le potenzialità di produzione solare del proprio tetto che dipendono soprattutto dal livello di irraggiamento solare che è decisamente maggiore al sud (dalle 36-50 € a Kw) rispetto al nord (dalle 25-35 € a kw) e al centro (dalle 28-36 € a Kw) 

I VANTAGGI Come già anticipato, non serve nessun investimento iniziale in quanto l'impianto viene realizzato direttamente dalla ditta. I benefici sulla bolletta possono arrivare fino a un 20% di risparmio. Inoltre non bisogna preoccuparsi di richiedere incentivi statali per l'installazione del vostro impianto e contemporaneamente la vostra casa aumenta il proprio valore immobiliare, sopratutto nel caso scegliate la soluzione in cui l'impianto fotovoltaico diventa di vostra proprietà al termine del comodato d'uso.

 

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Mutui, i tassi scendono ancora: nuovo minimo storico a 1,4%

Secondo i dati dell'Abi, i tassi di interesse per l'acquisto della casa è diminuito ancora. Male, invece, i finanziamenti alle imprese.

Una discesa senza fine. Secondo i dati diffusi dall'Abi (Associazione bancaria italiana), i tassi di interesse sui nuovi mutui per l'acquisto di un'abitazione è diminuito ancora, scendendo all'1,4% rispetto all'1,44% del mese precedente.

La politica monetaria della Banca Centrale Europa continua quindi a portare i suoi frutti con i tassi dei mutui che continuano a ritoccare i propri record. Il tasso attuale fa riflettere, soprattutto se confrontato con quelli, per esempio, del 2007 quando il dato si attestava al 5,72%. Sul totale delle nuove erogazioni di mutui oltre l'86% sono mutui a tasso fisso: nell'ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari all'86,2% (81,4% il mese precedente).

Brutte notizie, invece, per le imprese. Secondo il rapporto Abi "a seguito della riduzione della domanda di finanziamenti e nonostante tassi di interesse che permangono su livelli storicamente infimi, per i prestiti alle imprese si registra una riduzione dell'1% su base annua". Il tasso medio per i finanziamenti alle imprese è salito all’1,30% dall’1,26% precedente mentre il tasso medio sul totale dei prestiti resta fermo al 2,52%. 

Ottobre 2019 registra anche, a sorpresa, della raccolta delle obbligazioni bancarie, penalizzate in questi anni prima dalla crisi e poi dall'introduzione del bail-in. Per la prima volta da ben 7 anni (era il febbraio 2012), è salita dello 0,6% (-1,6% il mese precedente), con un aumento in valore assoluto di circa 1,5 miliardi di euro a 243,5 miliardi di euro. Notizie positive anche per quanto riguarda le sofferenze nette delle banche che scendono sotto quota 30 miliardi di euro (precisamente a 29,3 miliardi).

 

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Un robot domestico che si occupa di consumi e sicurezza: ecco "Nao"

La novità è stata presentata a Ecomondo 2019: è in grado di controllare gli ambienti e di comunicare eventuali malfunzionamenti

Controllo degli ambienti, comunicazione di eventuali malfunzionamenti, ottimizzazione dei consumi di luce e gas e ... sicurezza. Tutto in un unico piccolo robot domestico che destinato a diventare il migliore amico delle famiglie italiane. È stato battezzato con il nome di "Nao", il robot ideato dai ricercatori dell'Enea e prodotto da SoftBank Robotics.

Attraverso un sistema di sensori all'interno dell'abitazione e alle due telecamere di cui è dotato, Nao è in grado di controllare gli ambienti e di comunicare eventuali malfunzionamenti dei sistemi elettrici, termici o perdite d'acqua e di gas grazie al collegamento all'impianto domotico. Controllo che si estende anche al risparmio energetico e alla sicurezza. Ma non solo. Sempre grazie ai sensori è possibile monitorare in real time i consumi e di segnalare eventuali effrazioni alla sicurezza e controllare le condizioni di salute delle persone all'interno delle abitazioni. 

"È una macchina che sa parlare molto bene con le macchine ma può anche parlare con le persone – ha spiegato Andrea Zanela, ricercatore al Laboratorio robotica e intelligenza artificiale dell’Enea, a La Repubblica – e fa da interfaccia con gli abitanti della casa. Grazie all’AI, è in grado di riconoscere una serie di oggetti come degli occhiali. Potremo chiedergli di trovarceli, per esempio. A differenza degli altri, è un sensore che può girare per casa ed essere molto utile. Se ci dimentichiamo una pentola sul fuoco, è in grado di riconoscere un pericolo e addirittura venire a cercarci per avvertirci".

Nao è stato premiato tra “I geni di Ecomondo 2019” la più grande fiera italiana sulla green economy, che si tiene ogni anno a Rimini, come una delle migliori eco-innovazioni. Il suo ambiente ideale è una smart home con dispositivi collegati a un cervello centrale.
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