Parla il Direttore Marketing: “Iconacasa non è più la Cenerentola. Vogliamo dettare noi le regole"

Parla il Direttore Marketing: “Iconacasa non è più la Cenerentola. Vogliamo dettare noi le regole"

La centralità delle risorse umane, l’importanza degli eventi, ma anche, e soprattutto, il raggiungimento di un traguardo importante. Come ormai ogni anno, il direttore Marketing, Leonardo Lo Cascio, ha raccontato gli highlights del 2022 e ha provato a indicare la via da percorrere nel nuovo anno che segnerà il decimo anniversario dalla fondazione di Iconacasa. Sarà l’anno della maturità, in cui compiere il grande salto all’estero e iniziare a dettare le regole in patria.

Sono passati 365 giorni che possiamo definire “di fuoco”. Com’è andata per Iconacasa?
“Sì, vero, è stato un anno molto intenso, ma è andato alla grande. Da un lato abbiamo intrapreso un percorso di consolidamento, puntando sulla professionalizzazione dei player già presenti nella rete, a prescindere che si tratti di nuove leve o veterani. Dall’altro stiamo continuando un percorso di espansione rispettando il piano commerciale. Sulla crescita viene fatto un lavoro certosino e accurato, puntando soprattutto sulla qualità più che sulla quantità e sono sicuro che questa scelta sul lungo periodo pagherà”.

Se dovessi definire il 2022 con un’unica parola, quale useresti?
“Camaleontico. Perché ci sono state delle metamorfosi importanti da tutti i punti di vista: in primis sul mercato immobiliare e su quello del lavoro, a causa degli stravolgimenti geopolitici ed economici che ora si stanno inevitabilmente abbattendo sulla vita di tutti i giorni di migliaia di famiglie italiane. Ma anche per la stessa Iconacasa che ha vissuto un anno di grande dinamismo e cambiamento”.

"Il 2022 è stato un anno camaleontico, perché ci sono state metamorfosi importanti sia sul mercato immobiliare, sia nell'economia italiana ma anche nella stessa Iconacasa".

Il 2022 doveva essere l’anno delle persone e delle risorse umane. Come sta andando il progetto ‘Uman’?
“Come tutti i nuovi progetti, avevamo messo in conto un periodo di rodaggio, in cui capire come e dove intervenire per migliorare e offrire un servizio top per tutta la rete. Ma direi che adesso Uman sta andando a gonfie vele: abbiamo effettuato oltre tremila colloqui e siamo riusciti a completare l’inserimento di circa 130 nuove risorse. Allo stesso tempo abbiamo strutturato meglio il reparto, sia dal punto di vista delle risorse operative, sia dal punto di vista organizzativo. Abbiamo inoltre perfezionato tutto il processo di selezione e inserimento. Fermo restando sempre l’obiettivo primario della crescita della rete, adesso il focus di Uman si concentrerà soprattutto sul mantenimento, e quindi sul consolidamento delle risorse che sono azienda. Vogliamo che le persone siano felici in Iconacasa, che la considerino una seconda famiglia”.

Passiamo agli eventi, quest’anno il calendario si è fatto davvero fitto! Sono diventati davvero il cuore della vita in Iconacasa?
“Per definire gli eventi, mi piace usare una metafora: se Iconacasa è una grande città, allora il capitolo eventi rappresenta una vera e propria 'agorà', una pubblica piazza dove si svolge la vita associativa dell’azienda. Gli eventi sono fondamentali perché contribuiscono positivamente al confronto, all’interscambio e di conseguenza alla crescita delle persone. Se uomini e donne sono partecipativi, hanno possibilità di crescere personalmente e professionalmente e di conseguenza possono espandere il proprio business e possono far crescere il franchising stesso. Alla fine la nostra vision è proprio questa: crescere e contribuire in Iconacasa. Con la Business Academy, in particolare, abbiamo dato il via alla formazione specialistica ampliando e potenziando l’offerta di Iconacollege. Con il Roadshow abbiamo messo una nuova freccia nella faretra di Uman. Per quanto riguarda gli altri eventi, invece, l’obiettivo è sempre migliorare e infatti stiamo alzando ancora di più l’asticella”. 

Ma l’evento con la ‘E’ maiuscola è ovviamente la Iconvention che quest’anno sbarca a Riccione. Come vi state preparando?
“Abbiamo iniziato a pensarci già dal 26 maggio 2022, ovvero dal giorno dopo l’ultima Icovention. Anche in questo caso l’obiettivo è alzare ulteriormente l’asticella: certo non è semplice dopo il successo dello scorso anno, ma le sfide se non sono difficili non ci piacciono! Abbiamo rivoltato completamente l’evento stravolgendone il format e puntando su una location ambiziosa. Le novità sono davvero tante, sia nei contenuti, che nella forma: persino nello svolgimento del convegno stesso abbiamo previsto delle sorprese. È una scalata lunga e impervia, ma sono sicuro che alla fine della salita il panorama sarà bellissimo”.

Adesso puntiamo i riflettori sul nuovo anno, non uno qualunque: il 2023 sarà quello del decimo compleanno di Iconacasa.
“Devo dire che a pensarci sono emozionato. È un anno molto importante, un vero e proprio spartiacque perché Iconacasa si spoglierà dalle vesti di cenerentola del mercato immobiliare: non saremo più l’azienda giovane, la cosiddetta new entry. Fino ad ora siamo stati dei 'rule-breaker', ma adesso vogliamo diventare 'rule-maker'. Cosa voglio dire? Che fino ad ora abbiamo sempre cercato di rompere gli schemi, di cambiare le regole del gioco e scardinare la comunicazione del mondo immobiliare. Ci siamo riusciti e quindi adesso vogliamo quindi creare noi gli schermi, creare le nostre regole”.

"È un anno molto importante perché Iconacasa si spoglierà dalle vesti di cenerentola del mercato immobiliare: non saremo più la cosiddetta new entry".

Quali sono gli obiettivi su cui si focalizzerà Iconacasa nel nuovo anno? Quale sarà, invece, il focus di Iconapubli?
“Abbiamo un piano di sviluppo dal ritmo sostenuto ma sostenibile. Stiamo facendo crescere le nostre radici forti e possenti, in modo che siano resistenti nel tempo. Parlando in termini concreti, gli obiettivi sono chiari: superare quota 200 punti vendita e, soprattutto, aprire il primo ufficio oltre i confini nazionali. Per quanto riguarda Iconapubli, l’obiettivo è continuare a crescere restando il top partner di ogni affiliato. Le esigenze dei nostri clienti aumentano giorno dopo giorno, ma noi vogliamo mantenere alti gli standard e, se possibile, migliorarci ancora. Centrale resta il progetto delle risorse umane: non ci può essere successo senza la centralità delle persone”.

I tre fondatori hanno preannunciato lo sbarco di Iconacasa all’estero: come si sta preparando Iconapubli per supportare e guidare la holding in questo grande salto?
“Così come è ambizioso l’obiettivo della holding, allo stesso modo sarà ambiziosa la sfida che attende tutto il sistema Iconacasa e, soprattutto, Iconapubli che sarà il primo supporto del franchising nell’avventura oltre i confini nazionali. Tutto non può che partire dall’analisi di quello che è un contesto completamente nuovo per noi, e non parlo solo della lingua e del mercato: è davvero un mondo nuovo da aggredire. Ma l’obiettivo non cambia: anche in terra straniera vogliamo prima rompere gli schemi, poi dettarli”.

 

Ultima modifica ilGiovedì, 19 Gennaio 2023 16:56
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