Immobiliare, le previsioni di Nomisma: mutui in calo ma surroghe in aumento
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Le stime di Nosmisma fino al 2022: nello scenario peggiore cali fino al -20%. Pesa il difficile contesto macroeconomico dell’Italia
Calano i mutui ma crescono le surroghe. Sono le inevitabili conseguenze del Coronavirus sul mercato immobiliare. A fare i conti della crisi è l’ultimo Rapporto Immobiliare presentato da Nomisma che ha stilato anche le previsioni per il biennio 2020-2022.
Nomisma ha analizzato il difficile contesto macroeconomico dell’Italia caratterizzato da un Pil in profondo rosso, uno scenario di deflazione che rischia di minare la ripresa economica e il dato sull’occupazione in calo. A peggiorare la domanda di mutui c'è anche il discorso cassa integrazione che ha già tagliato i redditi di molte famiglie ma che prima o poi finirà. L’incertezza sull’occupazione e sul reddito si riflettono direttamente sulle famiglie e sul loro investimento principale a medio-lungo termine: l’acquisto di casa.
Tutto questo porta ad un inevitabile cambiamento delle priorità delle famiglie, che influiscono sulle aspettative di acquisto immobiliare. Nomisma ha delineato tre scenari per quanto riguarda l'erogazione dei mutui: In un’ipotesi “Soft” è prevista una contrazione del -8% del 2020 e del -11,4% nel 2021. Lo scenario “Base” prevederebbe una diminuzione del -18% nel 2020. Nell'ipotesi “hard”, la peggiore, con i flussi complessivi prevederebbe una riduzione ancora più marcata: -18,7% quest’anno e -15,1% l’anno prossimo. Tutti e tre gli scenari, infine, vedrebbero un ritorno a valori positivi solo a partire dal 2022.
Allungano nuovamente il passo, invece, le surroghe. Questo strumento, dopo un vero e proprio "boom" a inizio 2019, aveva subito un graduale rallentamento nella seconda metà dell'anno per il progressivo venir meno delle condizioni di convenienza. Ma negli ultimi mesi ha ripreso slancio per "il riproporsi di un quadro favorevole sul fronte dei tassi di interesse". La stima per il I semestre 2020 vede in crescita l’incidenza di surroghe e sostituzioni rispetto al 2019 e pari al 23%, associata ad un aumento dell’importo medio erogato (+6,8%), che si attesta nell’ordine dei 132 mila euro. In questo contesto, la quota di compravendite sostenute da mutuo sul totale risulta in aumento e nell’ordine del 58,5 per cento
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