Inquilini morosi: ecco come tutelarsi in caso di sfratto

A causa della crisi del lavoro aumenta gli inquilini che non riescono a pagare più l'affitto: una soluzione è la stipula di una assicurazione

Affittare la casa è diventata un'attività anche rischiosa oltre che difficile. A causa della perdurante crisi economica e della precarietà del mondo del lavoro, infatti, sempre più inquilini finiscono per non essere più in grado di pagare il canone mensile pattuito. Una bella grana da risolvere per il proprietario di casa che non solo non ricevere più il compenso pattuito, ma finisce anche per rimetterci altre spese.

Il conduttore, infatti, quando l'inquilino non paga più ha una strada quasi obbligata: rivolgersi a un legale per l'avvio della procedura di sfratto. I tempi, però, sono molto lunghi per l'esecuzione forzata, soprattutto nelle grandi città: molto spesso si deve attendere almeno un anno per rientrare in possesso dell'immobile che viene spesso viene lasciato in stato di degrado o, peggio, danneggiato. Il classico danno oltre la beffa.

Cosa si può fare, quindi, per tutelarsi dai potenziali inquilini morosi? Secondo ItaliaOggi.it, una soluzione può essere la dazione di garanzie da parte dell’inquilino: "non ha costi per il locatore, ma è anche quella di più difficile realizzazione, perché è difficile trovare un conduttore disposto a rilasciare una polizza fideiussoria bancaria o assicurativa o altro genere di garanzie realmente efficaci".

L'altra strada allora è quella della stipula di una polizza assicurativa da parte del proprietario: "in questo caso il proprietario dell’immobile stipula un contratto di assicurazione con una compagnia di assicurazioni, con l’obiettivo di tutelare il contraente dai rischi connessi all’esecuzione del rapporto di locazione a fronte del pagamento di un premio". In caso di stipula di una polizza assicurativa, il proprietario dell’immobile deve prestare attenzione a quali sono i rischi effettivamente assicurati. Per i canoni insoluti è necessario verificare se vi siano o meno dei tetti massimi e valutare quindi se l’ammontare del premio richiesto è conveniente.

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Mutui: tassi ai minimi ma le richiesta calano

Secondo il Sole 24 Ore, nonostante le condizioni molto favorevoli, gli italiani preferiscono puntare più sull'affitto.

Tassi di interesse al minimo storico ma la domanda di mutui scende. È il paradosso del mercato immobiliare italiano rilevato da Il Sole 24 Ore che ha analizzato i dati di giugno 2019: la richiesta di prestiti per comprare casa è infatti scesa dell'11,6% su base annua nonostante le banche stiano applicando condizioni molto favorevoli con tassi anche sotto l'1% per quanto riguarda il mutuo ventennale.

Un calo netto che, secondo il quotidiano economico, si spiega con molteplici fattori: l’incertezza politica in primis, a causa delle tribolazioni degli ultimi mesi, ma anche la riduzione dei salari fino ad arrivare al calo delle surroghe (spostamento di un vecchio mutuo in una nuova banca con la possibilità di modificare tasso e durata) e delle sostituzioni (spostamento di un vecchio mutuo in una nuova banca con richiesta di una cifra aggiuntiva)

Questo però non significa che gli italiani non cerchino casa, anzi. La situazione incerta sul fronte economico, i salari inferiori a 10 anni fa e la precarietà del lavoro spingono però i cittadini a puntare più sull'affitto di breve-medio periodo: come evidenziato da un recente studio della Banca d’Italia basato sui dati di Immobiliare.it, infatti, i canoni sono in crescita del 3,3% su base annua. Molte famiglie, probabilmente, aspettano di conoscere i contenuti della prossima Legge di Bilancio per programmare l'acquisto di un immobile.

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E-commerce e realtà aumentata: la casa adesso si arreda online

Poltrone, letti e armadi sono oggi a portata di click: aumentano i portali dedicati all'arredamento della casa online.

Comprare il nuovo divano... seduti sul divano. Tutto con pochi semplici click. Dopo viaggi, elettronica e moda, anche il design è ormai una grande realtà dell'e-commerce. Sono sempre di più gli italiani che scelgono di arredare la propria casa online e, di pari passo, cresce anche il fatturato: secondo i dati riportati da Il Sole 24 Ore, con 1,7 miliardi il mercato dell'home living ha fatto registrare una crescita del 26% rispetto al 2018.

Di conseguenza aumentano a dismisura i portali che si specializzano e tra questi adesso ci sono anche i colossi dell'e-commerce. Sono diversi i siti che permettono di acquistare mobili ed elementi d’arredo online. Primo fra tutti è Amazon, che fin dal suo arrivo in Italia ha proposto la categoria Home and Furniture, e ha lanciato Discover, la app che aiuta a trovare le offerte più adatte alle nostre esigenze grazie alla realtà aumentata: chi ha l’app ora può vedere il divano, il tavolo il letto scelto nella propria casa cliccando semplicemente su “visualizza nella stanza”.

Attenzione alle tendenze e shopping ispirazionale sono le parole d’ordine di Westwing, altra importante realtà nata otto anni fa da un’idea di Delia Fischer, ex redattrice delle riviste ELLE ed ELLE Decoration Germania, e oggi quotata alla borsa di Francoforte. In Italia, presente con due piattaforme: Westwing.it, il primo shopping club italiano, e Westwingnow.it, e-commerce per la casa tradizionale.

C'è poi una grande connessione con il mondo della moda in LuisaViaRoma che dal 2015 affianca alla tradizionale vetrina virtuale anche quella del reparto Home che propone un’attenta selezione di prodotti, oltre a vantare numerose collaborazioni con architetti e designer. Sempre nel 2015, anche Design Republic ha creato una piattaforma online rendendo accessibile la selezione dei loro prodotti in tutto il mondo. Oggi Design Republic è una vetrina virtuale che offre il meglio del design scandinavo unito a una selezione di pezzi di design made in Italy.

Novità dell'ultima ora, invece, è Design Italy: la nuova startup ideata da Roberto Ferrari è stsata presentata all'ultimo Fuorisalone ed è dedicatga al design made in Italy di alta gamma, che concentra la propria attenzione prevalentemente su prodotti di design di stile contemporaneo. Il portale di digital export www.designitaly.com aggregherà designer, piccole e medie imprese e maestri d’arte, oltre a collezioni e capsule collection dei brand più significativi.

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