L'entusiasmo di Mattia e Pietro Rech: “Iconacasa è l’unica realtà che mantiene le promesse”

L'entusiasmo di Mattia e Pietro Rech: “Iconacasa è l’unica realtà che mantiene le promesse”

Giovani, intraprendenti e ambiziosi. Mattia e Pietro Rech hanno portato il brand Iconacasa a Vicenza, ma sono già proiettati a realizzare nuovi progetti, in Veneto e non solo. I due fratelli hanno sposato in toto il progetto capendo subito che Iconacasa era la scelta giusta al momento giusto. La ricetta per costruire un grande team? Valorizzare ogni singola persona, farla sentire importante, un valore aggiunto per l’ufficio. Nel futuro due sogni: la Sardegna e l’estero!

Prima di tutto presentati: raccontaci chi sei, quanti anni hai, qual è la tua formazione, e chi eri prima di entrare in Iconacasa.

Mattia: “Sono Mattia, ho 36 anni, ho iniziato a studiare Giurisprudenza a Vincenza, ma ho deciso di non continuare perché mi sono innamorato della professione che ormai faccio da 13 anni e non cambierei per nessuna cosa al mondo! Prima di entrare in Iconacasa ho lavorato in altre due realtà del mondo immobiliare, una di stampo nazionale e l’altra più locale, ma qui non c’erano prospettive di crescita, cosa che per me era indispensabile. Io sono abituato a vivere per un obiettivo, per realizzare un sogno!”

Pietro: “Sono Pietro, ho 29 anni, e ho studiato Economia Aziendale a Venezia, ma anche io ho interrotto questo percorso per tuffarmi nel mondo del lavoro. Ho avuto diverse esperienze nel settore commerciale per poi entrare nel mondo immobiliare: prima di conoscere Iconacasa facevo parte di un gruppo locale e qui ho ottenuto le mie prime soddisfazioni. Ma ben presto ho avvertito la necessità di fare un salto di qualità: diventare un imprenditore ed aprire una mia agenzia immobiliare!”

Come sei entrato nella rete? c'è una persona in particolare a cui ti senti di dire "grazie"? 

Mattia: “Il mio ingresso nella rete è stato del tutto casuale. Cercavo un’azienda ambiziosa, che potesse permettermi di crescere professionalmente e alimentare la passione per il mio lavoro. Ho visto tutto questo in Iconacasa attraverso i social e ho capito subito che dovevo portare il brand Iconacasa a Vicenza!

Devo sicuramente ringraziare mio fratello Pietro per aver creduto nel sogno di realizzare qualcosa di unico assieme e non aver mai smesso di crederci ora come il primo giorno. Mamma e papà per averci sempre sostenuto alimentando la nostra passione, senza limitarla. E poi Giancarlo Quassia, uno dei fondatori di Iconacasa: la sua determinazione ci ha fatto innamorare dell'azienda alla prima stretta di mano, ci ha fatto sentire importanti fin dal primo momento. Ma devo ringraziare anche Roberto, persona fondamentale che ha sempre creduto in me. Un giorno vorrei essere grande come te!”

Pietro: “L'ingresso nella rete era nel mio destino. Anche io cercavo un'azienda improntata alla crescita, un brand forte che puntasse sui giovani e in Iconacasa ho trovato tutto questo! Il primo incontro con Giancarlo Quassia è stato fondamentale: abbiamo percepito subito non solo la carica e l'energia del gruppo, ma soprattutto un grandissimo senso di appartenenza. Era quello che stavamo cercando! Ringrazio mio fratello Mattia per aver sempre insistito nel farmi entrare nell’immobiliare, mia moglie Laura e mio figlio Nathaniel oltre ai miei genitori che tutti i giorni credono incondizionatamente in me. Un grazie speciale lo dedico anche al presidente Quassia per essere sempre presente e al collega di Verona Giuseppe Urbano: lui è stato il nostro Cicerone in azienda”.

 

 

Da quando sei in Iconacasa c'è un episodio o un aneddoto che ricordi in particolare e porti sempre nel cuore?

Mattia: “Quando siamo entrati per la prima volta nel nostro nuovo ufficio di Vicenza appena ristrutturato: in quel momento abbiamo capito che i sogni possono davvero diventare realtà. Tutto quello che era stato promesso dall'azienda si poteva davvero realizzare. Abbiamo avuto la conferma che eravamo nel posto giusto al momento giusto”.

Pietro: “Sicuramente la firma sul contratto di franchising del nostro primo ufficio. L'emozione è stata tanta perché finalmente avevo realizzato qualcosa di veramente mio! È il ricordo indelebile che mi sprona ogni giorno a fare di più. Sono sicuro che è un primo mattone di un futuro radioso e ricco di soddisfazioni con Iconacasa”

Parlaci del mercato immobiliare di Vicenza: il suo andamento, le problematiche e le prospettive future.

Mattia: “Vicenza si trova in una posizione strategica del Veneto, è un centro industriale composto di piccole e medie imprese e il tessuto produttivo è trainato dai settori tessile, conciario ed orafo. In zona ci sono quindi molti imprenditori che vogliono investire per mettere a reddito. Gli immobili sul mercato non sono molti e proprio per questo appena si prende un incarico si vende in pochissimo tempo, anche perché i prezzi sono più bassi rispetto a Padova e Verona”.

Pietro: ”Quello di Vicenza è un mercato dinamico e in crescita. Attrae molti investitori in quanto le rese garantite da locazioni a breve o a medio termine sono mediamente più alte del resto del panorama nazionale. Poi è in corso anche una riqualificazione di alcune aree ricche di immobili datati e in disuso per lasciare spazio a nuovi contesti moderni e con basso impatto ambientale. Da segnalare anche la crescita del turismo e dei poli universitari. La città si sta quindi aprendo ad altri mercati interessanti e redditizi”.

Qual è la ricetta giusta per ottenere il massimo dal proprio team e raggiungere tutti gli obiettivi prefissati? quali sono le vostre armi segrete?

Mattia: “Ogni volta che si parla di team per me si parla di famiglia. La ricetta segreta è quella di dare valore alle persone, esaltando le loro singole caratteristiche senza mai farli sentire fuori posto. Bisogna far sentire ogni singola persona una parte fondamentale di tutto il team. Solo così la crescita sarà esponenziale e gli obiettivi risulteranno semplici traguardi”. 

Pietro: “Non esiste la ricetta perfetta, ma senza dubbio è necessario un team affiatato, capace di ottenere risultati incredibili, ascoltandosi e confrontandosi, rispettandosi gli uni con gli altri, sposando un credo comune dove si vince o si perde tutti insieme. Tutti sono importanti e sono un valore aggiunto per l'ufficio, dal titolare sino all'ultimo arrivato. Solo così ci si può sentire parte integrante di un progetto e crescere insieme!”

Immagina di essere davanti a un giovane alla ricerca della propria strada: come lo convinceresti a entrare in Iconacasa?

Mattia: “Se sei ambizioso, se punti a fare la differenza nella vita e hai le idee chiare questa è l'azienda giusta. Iconacasa è come una grande famiglia che ti aiuta a migliorare senza mai farti sentire fuori luogo, con i tuoi tempi aiutandoti a non perdere le mille possibilità che il mercato offre. Qui c’è un ambiente sano, leale e totalmente meritocratico: probabilmente siamo l’unica realtà del settore che mantiene davvero le promesse”.

Pietro: “Lealtà, meritocrazia , crescita. Questi sono i cardini di Iconacasa. Non esiste nel settore un’altra realtà così strutturata costruita appositamente per permettere ai giovani di sviluppare il proprio potenziale. Appena entri in uno dei nostri uffici non puoi non percepire il senso di appartenenza, la passione e la serietà di tutti i componenti dell’azienda. In Iconacasa le promesse fatte vengono mantenute, sempre”.

 

 

 

Mattia fa parte del progetto brand ambassador: cosa significare rappresentare l'azienda e essere parte attiva del progetto di crescita?

Mattia: “Me lo ricordo come se fosse ieri quando Giancarlo Quassia mi annunciò che ero stato scelto per il progetto che stava partendo. Credo di non essere mai stato così felice! Io sono molto appassionato del mio lavoro e per la mia azienda voglio dare il 100%! Quindi poterla rappresentare è sicuramente una grandissima responsabilità ma anche un grande onore. Ne sono orgoglioso!”

Pietro: “Sono molto contento per mio fratello! Credo sia assolutamente la persona giusta e che possa rappresentare la nostra azienda nel modo migliore. Certamente si tratta di una grande responsabilità, ma anche un motivo di orgoglio per lui, per il nostro team e per la nostra famiglia”. 

Nuove aperture in vista? C'è una città che rappresenterebbe il tuo sogno nel cassetto?

Mattia: “A fine settembre saremo operativi con il nostro secondo punto vendita di Vicenza e non vediamo l'ora di accendere l’insegna! Il progetto a breve termine è sicuramente quello di rafforzare la presenza di Iconacasa nella provincia di Vicenza, ma seguo da sempre con molto interesse il mercato delle seconde case, quindi quello turistico! Un giorno mi piacerebbe poter aprire un ufficio in riva al mare, per esempio nella vicina Venezia oppure il sogno nel cassetto: la mia amata Sardegna! Poi chissà, perché non pensare all’estero? Mai porsi limiti”.

Pietro: ”Dopo aver reso operativo il secondo ufficio di Vicenza, nel 2024 vorremmo aprire il terzo punto vendita, magari in provincia. Vogliamo rendere il nostro brand leader nel mercato immobiliare vicentino e sono sicuro che passo dopo passo ci riusciremo! Il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di esportare il marchio Iconacasa all'estero, soprattutto nell’Europa orientale, un’area che è in forte espansione e offrire ottime possibilità di crescita. Penso ad esempio alla Serbia e in particolare a Belgrado, città che è diventata la mia seconda casa grazie a mia moglie”.

Lasciamo da parte abito e cravatta: chi sei fuori dall'ufficio? quali sono le tue passioni? cosa fai nel tempo libero?

Mattia: ”Sono un ragazzo che ama la vita in tutte le sue sfaccettature! Non riesco mai a stare fermo e ho sempre bisogno di nuovi stimoli e nuovi progetti per non annoiarmi mai. Seguo il calcio e la mia inter, mi piace viaggiare per conoscere nuove culture, nuovi cibi e per imparare sempre di più cose che non conosco. Punto sempre a migliorarmi, senza mai dimenticare i valori cui credo di più: amore, complicità, progettualità e famiglia”.

Pietro: “Sono un persona solare, positiva e sempre attiva. Amo lo sport in generale ed in particolare il calcio: anche io sono tifosissimo dell'Inter! Nel tempo libero mi dedico esclusivamente alla mia famiglia e agli amici con cui amo divertirmi e stare in compagnia”.

Torna in alto