Stop alle tasse sui canoni non percepiti: approvata la norma "salva affitti"

Buone notizie per i proprietari di case: dal prossimo anno non dovranno più dichiarare e pagare le tasse sugli affitti anche se non percepiti.

A partire da gennaio 2020 tutti i proprietari che hanno dato in affitto un immobile e hanno avuto a che fare con inquilini morosi non dovranno più pagare le tasse sugli affitti non percepiti. È la cosiddetta norma "salva affitti" annunciata da tempo e che ha ricevuto finalmente il via libera dalla Commissione Finanze della Camera.

Il provvedimento, voluto dalla relatrice Carla Ruocco (M5S) fa parte della più ampia proposta di Legge sulle ‘semplificazioni fiscali’ che presto arriverà in Aula: il testo dovrà passare prima l'esame della Camera e in seguito anche quello del Senato. 

Si tratta di una norma molto attesa dai proprietari di case: fino ad oggi, infatti, dovevano dichiarare e pagare le relative tasse sugli affitti anche se non percepiti mentre il credito di imposta di pari ammontare veniva riconosciuto solo dopo la conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore.

 

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Sblocca cantieri: le novità del decreto

In attesa di una rivisitazione strutturale, il Governo ha dato il via libera alla modifica di 5 articoli del codice degli appalti

Semplificare e velocizzare i lavori. È questo l'obiettivo del decreto Sblocca Cantieri, la cui bozza è stata approvata "salvo intese" dal Governo: il testo prevede una serie di modifiche ritenute "più urgenti" al codice degli appalti mentre un rinnovamento più corposo e strutturale verrà effettuato successivamente in un disegno di legge delega che modificherà completamente le procedure per l'affidamento di appalti 

Sono cinque gli articoli modificati: il numero 1 (modifiche al codice dei contratti pubblici) l'articolo 2 (Disposizioni sulle procedure di affidamento in caso di crisi di impresa) il 2 bis (Misure per il partenariato pubblico-privato) l'articolo 3 (Disposizioni in materia di semplificazione della disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche) e infine l'articolo 4 (Commissari straordinari, interventi sostitutivi e responsabilità erariali).

Quali sono le novità? Ecco le principali secondo il sito FiscoeTasse.com

  • I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che non prevedono il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali potranno essere affidati sulla base del progetto definitivo.
  • Per realizzazione di opere sopra  la soglia di 200mila euro e fino alla soglia comunitaria  (5.548.000 euro ) procedura aperta disciplinata dall’articolo 60 del Codice dei contratti
  • Tra 40 mila e 200 mila euro possibile procedura di confronto competitivo con obbligo di invito di tre operatori 
  • Nel caso di  acquisizione servizi compresi nell’allegato IX  mini-gara con invito al almeno cinque operatori  dai 40 mila alle fino alle soglie UE  (221mila e 750mila euro)
  • Affidamento diretto sotto i 40 mila euro 
  • Appalto integrato per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ad esclusione degli interventi di manutenzione straordinaria che prevedono il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali delle opere o di impianti;
  • Nel caso in cui l'elemento tecnologico o innovativo delle opere sia prevalente rispetto all'importo complessivo dei lavori i requisiti minimi per la progettazione oggetto del contratto devono essere previsti già nei documenti di gara; 
  • In tema di albo dei commissari di gara in caso di indisponibilità o di disponibilità insufficiente di esperti iscritti nella sezione ordinaria dell'Albo la commissione è nominata, anche solo parzialmente, dalla stazione appaltante competente  tenuto conto delle specifiche caratteristiche del contratto da affidare e delle connesse competenze.
  • Può essere subappaltato fino al 50% dei lavori della gara
  • Viene eliminata la parte che prevedeva l'esclusione in caso di condanna riferita ad un subappaltatore;
  • Attestazione SOA:  il periodo di attività documentabile è quello relativo ai quindici anni antecedenti la data di sottoscrizione del contratto con la SOA per il conseguimento della qualificazione;
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Decreto Crescita, superammortamento e fondi prima casa: tutte le misure per l'immobiliare

Il cosiddetto Dl crescita ha ricevuto il via libera "salvo intese": nel testo diverse misure che riguardano il mondo dell'immobiliare.

Superammortamento, incentivi e nuovi fondi per la prima casa. Sono alcune delle misure che riguardano il mondo dell'immobiliare contenute nel cosiddetto Decreto Crescita, il documento preparato dal Governo che ha l'obiettivo di contrastare il rallentamento dell'economia previsto e dare una spinta per la ripresa. Il testo, circa 50 articoli, ha avuto il via libera "salvo-intese", significa quindi che non sono escluse ulteriori modifiche o ritocchi.

Superammortamento per sconti Imu Capannoni: vale dal 1 aprile al 31 dicembre 2019 il superammortamento al 130% sugli investimenti in beni materiali nuovi (esclusi veicoli e mezzi di trasporto) fino a 2,5 milioni. Sale la deducibilità dell'Imu sui capannoni: per quest'anno lo sconto è al 50% poi potrebbe salire oltre il 60%.

Incentivi per la rigenerazione dei palazzi: spinta al ricambio dei vecchi edifici con palazzi nuovi e ad alta efficienza energetica con sconto su imposte di registro, ipotecarie e catastali (200 euro l'una) per le imprese che acquistano - non nei centri storici o nelle aree vincolate - interi stabili "a condizione di demolirli e ricostruirli", anche "con variazioni di sagoma e volumetria urbanisticamente consentite", per poi rivenderli entro 10 anni. 

Lavori su beni vincolati: Si tratta di una norma che taglia i tempi per autorizzare i lavori dei privati negli edifici vincolati. I termini vengono ridotti dai 120 attualmente previsti a 90 giorni . 

Dismissioni immobili degli enti locali: visto che è degli enti del territorio circa l'80% degli immobili pubblici, anche questi ultimi potranno entrare nel piano di dismissioni per raggiungere il target (950 milioni nel 2019).

100 milioni per fondo prima casa: viene rifinanziato il fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa, utilizzato in questi anni soprattutto da under 35.

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