Sanificazioni, distanziamento e mascherine: ecco il protocollo anti-contagio

Sanificazioni, distanziamento e mascherine: ecco il protocollo anti-contagio

In tutti gli ambienti di lavoro ed esercizi commerciali bisogna rispettare un protocollo ben preciso per minimizzare il rischio di contagio.

Distanziamento, prevenzione e dispositivi di protezione. Sono queste le parole chiave che regolano la ripresa dell'attività in uffici, studi professionali ed esercizi commerciali nella "Fase 2", quella di convivenza col Coronavirus. Alla base dei comportamenti da seguire ci sono i protocolli del 14 marzo e del 24 aprile scorso: sono le aziende e i professionisti a gestire il rischio e ad adottare le misure di sicurezza idonee ad evitare il contagio. In caso di controlli, l'azienda rischia la sospensione fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. 

Il "protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto il 14 marzo dal Presidente del Consiglio contiene linee guida per l’adozione delle misure sicurezza anti-contagio.

  • Sanificazione dei locali: arieggiare ogni due ore, igienizzare spazi e superfici (in particolare quelle a diretto contatto con le persone: tastiere, scrivanie, maniglie…), valutare l’installazione di schermi protettivi in plexiglass tra le postazioni di lavoro
  • No agli assembramenti: è chiaro che dopo il 4 Maggio il virus non cesserà magicamente di circolare, bisogna quindi mantenere le regole di igiene finora adottate: mantenere la distanza di un metro, indossare le mascherine, favorire dove possibile il lavoro agile e il lavoro su turni, lavare spesso le mani.
  • Con i clienti: evitare le strette di mano, contingentare gli appuntamenti, predisporre dei dispenser di gel disinfettante all’ingresso, evitare per quanto possibile contatti non necessari o gestirli a distanza.

Nell'allegato 5 del Dpcm del 26 aprile "Misure per gli esercizi commerciali", vengono stabilite le seguenti norme di sicurezza:

  • Mantenimento in tutte le attività  e loro fasi del distanziamento personale
  • Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte al giorno ed in funzione dell'orario di apertura.
  • Garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d'aria
  • Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare i sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
  • Utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale.
  • Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.
  • Accessi regolamentati e scaglionati attraverso ampliamenti delle fasce orarie: per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori: per locali di dimensioni superiore a quelle di cui alla lettera b), l'accesso è regolamento in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.

Da non dimenticare le norme igienico-sanitarie di base per minimizzare il rischio di contagi:

  • Lavarsi spesso le mani
  • Evitare strette di mano
  • Mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro
  • Praticare l'igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie)
  • Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
  • Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce
  • Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
  • Utilizzare protezioni delle vie respiratorie come misura aggiuntiva.
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