Comprare casa conviene: i tassi restano vantaggiosi e i prezzi calano

Nonostante le incertezze economiche i tassi dei mutui dovrebbero restare convenienti mentre negli mesi i prezzi delle case stanno continuando a scendere.

Accendere un mutuo conviene ancora. Nonostante l'andamento claudicante dell'economia e le incertezze a livello europeo e mondiale (in primis l'incognita Brexit) chiedere un finanziamento per comprare casa può essere ancora un affare, almeno nella prima metà del 2019 e forse anche oltre grazie a dei tassi previsti ancora piuttosto convenienti.

In poche parole, da qui fino all'estate si potrebbero ottenere mutui con valori compresi fral’1,20% e l’1,50% per un tasso fisso a 20 anni e tra ’1,90% e il 2,00% per un tasso fisso a 30 anni. Per quanto riguarda un tasso variabile, invece, si potrebbe puntare allo 0,40% o, al più più, allo 0,60%. Una cosa, però, è sicura: così come già accaduto nel 2018, secondo gli esperti la stragrande maggioranza di chi comprerà un immobile si affiderà al buon vecchio tasso fisso. 

Ma i tassi dei mutui potrebbero non essere l'unico motivo valido per comprare caso. Secondo i dati emersi del documento  “L’economia italiana in breve” preparato periodicamente dalla Banca d’Italia, in Italia crescono le compravendite di immobili ma continuano a diminuire i prezzi, un trend che conferma quello del 2018 e che dovrebbe continuare nel 2019.

Nel corso dell'anno scorso, infatti, i prezzi hanno registrato un’ulteriore, seppur lieve flessione. Il dato, però, non è uniforme: in alcune città del centro-nord, per esempio, si è registrato addirittura un leggero aumento: il mercato pare quindi essersi "stabilizzato", almeno in una fetta di Paese.

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Effetto Brexit sul mercato immobiliare italiano: +47% di ricerche dal Regno Unito

Il prossimo 29 marzo scade il termine per trovare un accordo: temendo una "Hard Brexit" in tanti stanno iniziano a cercare casa anche in Italia. 

L'incognita Brexit si riflette anche sul mercato immobiliare italiano.Quando mancano ormai poche settimane all'ora "x", infatti, sale il numero dei nostri connazionali d'Oltremanica che si stanno preparando al peggio e, temendo di essere costretti a un improvviso trasferimento, guardano con sempre maggior interesse all'Italia.

A dimostrarlo è uno studio del sito AffariItaliani basato sui dati di Immobiliare.it. I numeri parlano chiaro: a gennaio 2019 le ricerche di case in Italia provenienti dal Regno Unito hanno registrato un balzo del +47% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente con una stragrande maggioranza di ricerche concentrate sui immobili in affitto (circa l'80%). Un vero e proprio "boom" che certifica come la situazione oltremanica sia più che mai incerta.

Il dato non deve sorprendere. Se il governo di Sua Maestà non troverà un accordo con l'Unione Europea entro il 29 marzo, infatti, si concretizzerà lo scenario peggiore che tutti gli analisti temevano: la cosiddetta "Hard Brexit". Il Regno Unito abbandonerebbe da un giorno all’altro il contesto legale che per 40 anni ha regolato i suoi scambi commerciali con il Vecchio Continente determinando un effetto negativo a cascata su tutta l'economia.

Le città più ricercate

La città più "cliccata" da quanti temono un improvviso ritorno in Italia è Milano: +70% di ricerche made UK in un anno. Segue a ruota l'altra grande metropoli del nord, Torino, con il +55%. Sul gradino più basso del podio Roma il cui incremento annualeè stato solo del +35%. A testimonianza del clima di grande incertezza, però, dai dati emerge che chi cerca casa tiene d’occhio almeno due diverse città, non avendo ancora un’idea precisa su dove si troverà il nuovo posto di lavoro.

trasferendoci invece nel Regno Unito, scopriamo che la cittò da cui provengono il maggior numero di ricerche tricolore è Liverpoocon un traffico raddoppiato rispetto allo scorso anno: ben +103%. Seguono Bristol (+95%), Edimburgo (+75%) e solo al quarto posto la capitale Londra con un comunque rilevante +45%.

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