Immobiliare: secondo Sigest le compravendite saliranno del 6% nel 2019

Secondo il Centro Studi Sigest  la crescita complessiva dell'anno dovrebbe rispecchiare quella aggregata del primo semestre

Continua la crescita del residenziale italiano anche se con minore intensità rispetto a inizio anno. È quanto emerge dal report del Centro Studi Sigest che ha analizzato i dati dell'immobiliare degli ultimi mesi e stimato l'andamento del real estate italiano per la fine dell'anno.

Nel II trimestre 2019 le compravendite sono aumentare del +3,9% rispetto  al +8,8% del trimestre precedente. Il trend è confermato anche dalle grandi città (+1,8% II trim. 2019; +8,2% I trim. 2019), Milano (+6,1% II trim. 2019; +11,3% I trim. 2019) e Roma (+2,7% II trim. 2019; +11,9% I trim. 2019). In particolare, secondo Sigest, dai volumi aggregati del semestre 2019 emerge a livello nazionale una crescita tendenziale del +6% mentre per le grandi città si attesta a +4,5%: tra queste spiccano soprattutto Milano (+8%) e Roma (+7%). 

Per quanto riguarda i prezzi, secondo l'Istat nel I trimestre 2019 è stata registrata una nuova contrazione dei prezzi delle abitazioni esistenti con un dato congiunturale del -0,5% e tendenziale del – 0,8%. Diverso il discorso per le abitazioni nuove che, per il sesto trimestre consecutivo, dovrebbe registrare una crescita.

Secondo le previsioni di Sigest, quindi, la crescita complessiva dell'anno dovrebbe rispecchiare quella aggregata del primo semestre: +6%. In questo scenario il numero di compravendite si attesterebbe a quota 600.000 unità, eguagliando i volumi del 2010 e il fatturato sfiorerebbe i 100 miliardi di euro.

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Case in affitto, occhio alle sorprese: i consigli per evitare spiacevoli inconvenienti

Spesso le offerte troppo allettanti potrebbero nascondere dei problemi e rivelarsi uno specchietto per allodole

Affittare un appartamento non è sempre facile come potrebbe sembrare. Spesso le offerte troppo allettanti potrebbero nascondere dei problemi e rivelarsi uno specchietto per allodole, un modo per attirare clienti. Ecco quindi una serie di consigli utili per evitare spiacevoli sorprese.

1. Affidarsi a dei professionisti La prima e fondamentale regola è quella di affidarsi a dei professionisti dell’intermediazione.

2. Occhio alle metrature Alcuni locatori “gonfino” i metri quadri dichiarati per alzare il prezzo di affitto: confrontate di persona che le dimensioni dichiarate corrispondano al vero.

3. Cauzioni e caparre Anche la caparra che vi verrà richiesta deve essere inserita nel contratto di locazione e il proprietario è tenuto a rilasciare per essa un’apposita ricevuta. Pagate la cauzione solo dopo aver firmato il contratto. 

4. Le utenze Occhio alle bollette delle utenze domestiche che potrebbero arrivare a carico dei precedenti inquilini: non siete tenuti a pagarle voi in nessun caso.

5. La ricevuta Sarebbe sempre opportuno lasciare traccia dei propri pagamenti. Ma è d’obbiglo in ogni caso ottenere sempre la ricevuta di ogni cifra versata al proprietario (specie le mensilità, in vista di ottenere le agevolazioni IRPEF).

6. Tutto nero su bianco È sempre bene inserire nel contratto ogni parte dell’accordo: condizioni di locazione, scadenze per i pagamenti, caparre e cauzioni, condizioni per la disdetta. Così potrete stare tranqulli.

 

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Mercato immobiliare: i prezzi delle case usate tornano a salire dopo 13 anni

Secondo l'Osservatorio Immobiliare di Nomisma, nel primo semestre i prezzi sono tornati timidamente a salire (+0.2%)

Eppur si muove. Per la prima volta da 13 anni il valore delle case usate in Italia è aumentato su base semestrale: si tratta di un primo timido rialzo, ma è un segnale positivo che potrebbe indicare un’inversione di tendenza per il mercato immobiliare italiano. Il dato emerge dal secondo Osservatorio Immobiliare di Nomisma che ha preso in esame i dati di 13 grandi città italiane.

Il primo semestre del 2019 potrebbe essere quello della svolta: negli ultimi anni, infatti, e in particolare negli ultimi mesi, tutti gli osservatori hanno evidenziato una buona vitalità del real estate tricolore con compravendite abbondantemente in territorio positivo, ma era dall'ormai lontano 2013 che Nomisma non aveva più registrato segnali positivi sul fronte quotazioni. 

Nel primo semestre 2019 i prezzi delle abitazioni usate sono aumentate del +0.2% mentre si mantiene negativa, seppur in recupero, la variazione dei prezzi di negozi (-0,3%) e uffici (-0,5%). Analoga tendenza sul fronte dei canoni di locazione, con variazioni semestrali positive nel segmento abitativo (+0,3%) ed una accentuazione positiva nel non residenziale. Invariati i canoni per uffici e negozi (-0,1% sul semestre).

Continuano a essere positivi dati sul numero di compravendite con una variazione tendenziale degli scambi pari al +8,8% ma con grandi difformità territoriali: Bologna e Genova hanno registrato la crescita più elevata (rispettivamente+15,2% e +12,9%), Roma e Milano sono oltre l'11% mentre le uniche città in territorio negativo sono Firenze e Napoli con -5,2% e -1,3%.

La prudenza resta comunque inevitabile: "I rischio di un nuovo ripiegamento – commenta Nomisma in una nota –non può dirsi del tutto scongiurato, soprattutto se la prospettiva economica del prossimo biennio dovesse confermarsi debole come paventato.
La fragilità del quadro economico non sembra compromettere le capacità di risalita del settore immobiliare, che dopo la pesantissima crisi che lo ha colpito sta ora faticosamente recuperando le posizioni perse durante la lunga parentesi recessiva".

 

 

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