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Nuova tassa sugli immobili, Palazzo Chigi smentisce: "Nessuna patrimoniale"

Dopo alcune indiscrezioni di stampa, il Governo ha smentito l'introduzione di una nuova tassa sugli immobili: "La notizia - si legge su una nota di Palazzo Chigi - è assolutamente infondata".

I proprietari di case possono stare tranquilli: non ci sarà nessuna patrimoniale sugli immobili. Nelle ultime ore, infatti, alcune indiscrezioni di stampa avevano prepotentemente riportato in primo piano il tema di una nuova tassa sulla casa che avrebbe rappresentato una vera e propria batosta per tutti gli italiani, già gravati da un'Imu tra le più alte d'Europa.

La notizia, però, è stata presto smentita da Palazzo Chigi. La Presidenza del Consiglio in una nota parla di "illazione assolutamente infondata che è stata alimentata da alcuni mezzi di informazione" e pertanto “smentisce categoricamente l’intenzione di intervenire con una tassa riguardante il patrimonio immobiliare. 

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, commenta positivamente la notizia ma rilancia: “Ribadiamo il nostro appello a ridurre la patrimoniale che gli immobili sopportano già. Si tratta di 21 miliardi di euro l’anno fra Imu e Tasi, che stanno devastando il comparto immobiliare e tutto il suo immenso indotto”.

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CASA A MILANO: 5 mila euro al metro quadro

Al top Spiga, Montenapoleone, Vittorio Emanuele, San Babila, Diaz, Duomo e Scala con 12 mila euro al metro quadro

Le più economiche: Salomone, Trenno, Ronchetto, Quarto Oggiaro, Musocco

La casa a Milano vale 5.078 euro al mq, +0,7% in sei mesi, 1,3% in un anno. In 49 zone i prezzi oggi sono più alti rispetto a un anno fa, in 12 uguali, in 9 in calo. Crescono di più in un anno le zone in prossimità delle stazioni, come Centrale, Cadorna, Lambrate, vicino alle Università come Cattolica e Bovisa, alla Fiera, ma anche le zone dello shopping e dello svago di Buenos Aires, Porta Romana, Brera e le centrali Cairoli e Cordusio. Ma cala Quarto Oggiaro, -10% in cinque anni e -7% in sei mesi. Sono questi i dati che emergono dalla “Rilevazione dei prezzi degli Immobili della Città Metropolitana di Milano” sul secondo semestre 2018, realizzata dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, attraverso una Commissione di rilevazione composta dalle principali Associazioni di Categoria ed Ordini Professionali del settore. “Hanno fornito i dati in questo semestre, modificando il metodo di rilevazione per ottenere una pluralità di fonti, oltre a FIMAA Milano Monza & Brianza (Confcommercio Milano) anche Assimpredil Milano (Confindustria), FIAIP Milano, ANAMA Milano (Confesercenti) ed ISIVI (Valutatori Immobiliari) - riferisce Andrea Marietti, vice presidente della Commissione Prezzi Immobili della Camera di commercio -. Il confronto costruttivo tra tutti gli operatori della filiera permette di fare una fotografia del mercato fedele e capillare che diviene importante fonte di informazione per la Pubblica Amministrazione, le Istituzioni, le Imprese e i Privati”. Milano, si valorizza di più la zona est e ovest con circa +2% in un anno, poi centro e sud con +1%, stabile la zona nord.

Bene Cairoli, Cordusio, Brera, Buenos Aires e Centrale, Cadorna, Lambrate, zona Università Cattolica e Bovisa Politecnico, Porta Romana e Fiera.

“Sono poche le zone che registrano un calo in città e, in generale, i prezzi tengono meglio rispetto al passato - ha dichiarato Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – Milano è in grado di rispondere alle esigenze di un mercato variegato e spesso settoriale come utenza (studentato, senior living, mobilità del lavoro) offrendo situazioni abitative interessanti e adatte per una buona qualità della vita: molto richiesti la presenza di balconi e terrazzi, la prossimità di spazi comuni vivibili con negozi e servizi, trasporti a portata di mano. Soffre ancora la periferia, con un calo elevato a Quarto Oggiaro. Bisogna rivitalizzare le aree più decentrate con una riqualificazione urbana strategica che incentivi insediamenti di servizi come negozi di vicinato, scuole e asili nido, verde urbano, spazi per attività sportive, culturali e di aggregazione”

In cinque anni bene zona Bocconi, porta Romana, Navigli, Darsena, Cadorna. Cresce la zona est, stabile sud e ovest, in calo nord e centro.

Le zone top: Spiga, Montenapoleone, Vittorio Emanuele, San Babila, Diaz – Duomo Scala con 12 mila euro al mq.

Le zone più economiche: Salomone, Trenno, Ronchetto, Quarto Oggiaro, Musocco. Le case meno care, con 2.600 ero al mq sono a Baggio- Salomone, Trenno, Ronchetto, Quarto Oggiaro, Musocco. Poi seguono Axum, Inganni, Gratosoglio, via Padova, Corvetto, Lambrate e Bruzzano, tutte con meno di 3 mila euro al mq.

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