Interessi di mora e pignoramento: cosa succede in caso di mancato pagamento del mutuo

Il primo effetto sono gli interessi di mora, ma dopo 2 rate non pagate si diventa subito "cattivi pagatori".

La crisi economica che si trascina da anni e la disoccupazione sempre a livelli elevati spesso mette spesso in difficoltà molte famiglie italiane: spesso non solo faticano ad arrivare alla fine del mese, ma in alcuni casi non riescono nemmeno a pagare la rata del mutuo. Cosa succede in questi casi?

L'effetto più immediato è l’applicazione degli interessi di mora: si tratta di una maggiorazione del tasso di interesse, nella misura indicata nelle condizioni del contratto calcolati sull’importo delle rate non pagate per il periodo di ritardo rispetto alle scadenze stabilite. Più tempo trascorre senza pagare, più alto sarà l’interesse. Ma non solo.

Il mancato pagamento delle rate del mutuo comporta anche la segnalazione da parte della banca, del cliente come cattivo pagatore presso gli enti pubblici e privati, istituiti per il controllo e il rischio del credito. Tale segnalazione, che pregiudica la possibilità per il mutuatario di ottenere ulteriori prestiti, può avvenire solo dopo 120 giorni di mancato pagamento o dopo il mancato pagamento di almeno 2 rate.

Il famigerato pignoramento, invece, non è immediato: l'istituto di credito deve infatti seguire un percorso ben preciso per ottenere l’espropriazione forzata del bene e alla sua successiva vendita all’asta che può richiedere diverso tempo. In primis la banca deve dichiarare il cliente decaduto dal beneficio del termine: deve essere inviata una lettera al cliente in cui si rileva il mancato pagamento di più rate, comunica di non concedere più il pagamento rateizzato, chiede il saldo del debito.

Ma dopo quante rate la banca può procedere al pignoramento? dipende se il debito è stato contratto prima o dopo il 2017. Grazie alla riforma introdotta da un decreto legislativo del 2016, infatti, il pignoramento della banca per mutuo non pagato è possibile solo dopo 18 rate di morosità. Per coloro che hanno stipulato il mutuo prima del 2016, invece, basteranno solo sette rate non pagate del mutuo per sciogliere il contratto e permettere alla banca di iniziare le procedure per il recupero del credito.

I clienti morosi, però, possono anche provare a evitare il pignoramento della propria abitazione. Esiste per esempio il Fondo di solidarietà che garantisce ai mutuatari in difficoltà economica temporanea, la possibilità di sospendere il pagamento delle rate, cioè la possibilità di rimandare il pagamento fino a due volte e per una durata complessiva di 18 mesi. Può usufruirne solo chi ha perso il lavoro a tempo determinato o indeterminato (compresa la cassa integrazione) oppure chi ha subito un handicap grave o trovarsi in una situazione di non autosufficienza. Inoltre, è necessario avere pagato le rate del mutuo almeno per un anno al momento della richiesta e non bisogna avere accumulato più di 90 giorni di ritardo sul pagamento.

 

 
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Un mutuo con tasso negativo: da sogno a realtà? C'è l'ok della Bundesbank

Dopo le ultime mosse della Bce, l'ipotesi sta prendendo sempre più piede anche in una delle più importanti banche dell'Eurozona.

Un mutuo per comprare casa a tassi negativi? Adesso anche la rigida Germania dice sì. Quello che qualche anno fa sembrava impossibile adesso sta infatti diventando un'opportunità realizzabile. A darne notizia è il Corriere della Sera che in un articolo focalizza l'attenzione su l'intervista rilasciata al quotidiano Stuttgarter Zeitung da Joachim Wuermeling, membro del consiglio della Bundesbank.

Dopo cinque anni di tassi di interesse sotto lo zero nell’Eurozona, l'ulteriore discesa di questi mesi spinta dalle nuove misure lanciate dalla Bce di Mario Draghi, l'ipotesi sta prendendo sempre più piede anche in una delle più importanti banche centrali dell'eurozona. Si tratta, in poche parole, di accendere un mutuo ma alla fine restituire meno di quanto la banca ha dato in prestito.

L'esperimento, in realtà, è già partito nella vicina Danimarca dove ad agosto la Jyske Bank ha reso noto il lancio di mutui a dieci anni a tasso fisso negativo (-0,5%). Pur rappresentando un "non-senso" dal punto di vista finanziario, potrebbe dare nuovo vigore al mercato immobiliare e incentivare le compravendite sul territorio nazionale. 

Ma, come si legge sempre sul Corriere della Sera, l’applicazione di tassi negativi potrebbe rappresentare un rischio concreto per le banche, dal momento che il margine di interesse costituisce per esse una delle principali voci di ricavo. Allo stesso tempo, però, tale soluzione potrebbe essere conveniente per gli istituti di credito: applicare tassi di questo tipo potrebbe rivelarsi una scelta lungimirante, in alternativa al pagamento di tassi più alti per investimenti di maggiore rischio. 

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