Gli effetti del Coronavirus sul mercato immobiliare: in calo compravendite e mutui
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Le ricadute economiche si faranno sentire anche sul mercato immobiliare con una contrazione di compravendite e mutui
Come sarà il mondo dopo il Coronavirus? È la domanda che si stanno ponendo praticamente tutti gli esperti e analisti senza però trovare una risposta. Una certezza, tuttavia, c'è: le ricadute economiche saranno pesanti per tutti i settori in tutta Europa, anzi in tutto il mondo. E a questo quadro non fa eccezione il mercato immobiliare che stava vivendo un periodo piuttosto positivo.
A fare una previsione su quello che potrebbe succedere ci ha provato Nomisma nel suo consueto Osservatorio sul mercato immobiliare 2020. Lo scenario è ovviamente molto negativo per il mattone tricolore: per l’istituto di ricerca bolognese la pandemia e le conseguenti misure restrittive per contenere il contagio causeranno un inevitabile crollo delle compravendite. Il calo del fatturato del settore residenziale è stimato tra i 9 e i 22 miliardi di euro rispetto all’anno scorso, ma un prolungarsi della situazione potrebbe determinare una perdita nei prossimi tre anni di oltre 120 miliardi di euro.
Ecco quindi la previsione di una brusca discesa del mercato immobiliare per abitazioni residenziali che potrebbe registrare fra 50mila e 120mila compravendite in meno quest’anno rispetto alle 650mila previste pre-virus, cioè una caduta del mercato fra -8% e -18%. I prezzi delle abitazioni, già stazionari negli ultimi anni, non dovrebbero invece subire un'immediata contrazione. Inevitabile anche il calo dei mutui che quest'anno dovrebbe registrare un crollo compreso fra -15% e -30%.
Questo quadro viene fuori partendo da una stima molto negativa sui numeri dell'economia italiana: il Pil tricolore, inizialmente previsto in debole aumento, sarà per forza di cose negativo con una brusca contrazione dei consumi delle famiglie (fra -2% e -6%) e degli investimenti (fra -3% e -8%). Senza contare il probabile aumento del tasso di disoccupazione: tanto più saranno le persone che perderanno il lavoro o andranno in cassa integrazione, tanto meno saranno le famiglie compreranno casa.
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