Significativa frenata per il mercato immobiliare residenziale italiano. Nel primo trimestre del 2024, infatti, le compravendite hanno registrato un calo del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo calo è stato diffuso in tutte le aree geografiche, ma è stato più marcato al nord (-9,7%) rispetto al sud (-5,1%).
Andando nel dettaglio, le transazioni di case nuove hanno subito un calo del 23%, mentre quelle di case usate sono diminuite del 5,7%. Le case nelle grandi città avevano maggiori probabilità di essere vendute con un mutuo (62,4%) rispetto alle case situate in comuni con meno di 10.000 abitanti (46,7%).
Quali sono le cause principali? Sicuramente l'incertezza economica, con una crescita che non accelera e stipendi fermi al palo. Direttamente collegato a questo tema è l'instabilità del contesto geopolitico tra guerra in Ucraina, crisi delle forniture e prezzi delle materie primi. Infine pesano ancora i tassi dei mutui, ancora elevati nonostante il calo appena iniziato.
Da notare che, nonostante il calo delle compravendite, i prezzi delle case risultano ancora in aumento, seppur a un ritmo più lento rispetto agli anni precedenti. Gli esperti prevedono che il mercato immobiliare inizierà a stabilizzarsi nel secondo semestre del 2024.