Una casa sempre più connessa: un italiano su due punta sul digitale

Una casa sempre più connessa: un italiano su due punta sul digitale

Secondo EY Digital Home Study smartworking e dad hanno costretto molti italiani a utilizzare nuovi servizi digitali. 

Che pandemia e lockdown abbiano profondamente modificato alcune abitudini degli italiani è un fatto ormai accertato. Un'ulteriore conferma arriva da un'indagine dell'EY Digital Home Study che ha analizzato le ultime tendenze in fatto di digitale dei nostri connazionali.

Secondo il report, un italiano su due, per la precisione il 54%, ha ampliato l’uso dei dispositivi digitali e afferma che connettività e rete fissa sono diventate ormai una necessità a cui non può rinunciare.

SMARTWORKING E DAD

Costretti in casa per parecchi mesi, sempre più italiani (circa il 23%) hanno iniziato a sperimentare, o per svago o per necessità, servizi digitali sempre più innovativi superando in questa tendenza anche i principali Paesi europei (+10%).

Questo processo è spinto soprattutto da due fenomeni che hanno avuto una vera e propria esplosione nell'ultimo anno. Parliamo dello smartworking (il 32% degli italiani ha utilizzato per la prima volta una videochiamata per questioni di lavoro) e la didattica a distanza (usata da circa il 30% dei nostri concittadini)

OCCHIO ALLA QUALITÀ

Se la Dad dovrebbe essere progressivamente abbandonata grazie alla vaccinazione tra i più giovani, è probabile che chat di lavoro e videoconferenze continueranno a far parte della nostra quotidianità.

A fare la differenza per il futuro, sempre secondo EY Digital Home Study, sarà la qualità. Molti italiani, infatti, hanno paura di possibili violazioni della privacy, ma soprattutto di un impatto negativo della tecnologia sul benessere e sulla salute. L’offerta, quindi, sarà destinata ad adeguarsi ai nuovi standard.

 

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