Immobiliare, da luglio a settembre compravendite in crescita: +5%

I dati dell'Agenzia delle Entrate: le città con la performance migliore sono Milano e Genova. La peggiore è Firenze. 

Continua il trend positivo del mercato immobiliare residenziale: anche nel terzo trimestre del 2019, infatti, si è registrato l'aumento dei volumi delle compravendite del settore in atto ormai senza soluzione di continuità dal 2014. A certificarlo è l’agenzia delle Entrate con il consueto Osservatorio del mercato immobiliare (OMI) che analizza ogni tre mesi l'andamento del real estate italiano.

Da luglio a settembre gli acquisti di case hanno registrato un rialzo del 5% rispetto a un anno prima nonostante si tratti di mesi tradizionalmente poco attivi a causa delle vacanze estive. Il dato è migliore anche rispetto al trimestre precedente, quando il rialzo si era fermato al +3,9%. I tassi di crescita più elevati si sono registrati al Nord, rispettivamente con il +6,9% del Nord Ovest e l +5,7 % del Nord Est. Vanno peggio, invece, le isole (solo +2,2%).

Le otto più grandi città italiane hanno messo a segno un aumento delle vendite del 5,8%, ma spiccano soprattutto i balzi di Milano (+11,4%) e Genova (+11,9%). A Roma, Palermo e Torino si registrano numeri ugualmente positivi con l'aumento di vendita delle case del +4,6% mentre a Firenze si è avuto l'unico tasso negativo (-5,3%), anche se in ripresa considerando il crollo (-9,1%) del trimestre precedente.

Nel settore terziario-commerciale, i dati relativi alle otto principali città mostrano una significativa prevalenza del segno positivo, con limitate e circoscritte eccezioni. Con riferimento alla tipologia Uffici e studi privati, si rileva come le uniche città con volumi scambiati in calo risultino Torino (-24,3%) e Genova (-5,1%), mentre spicca il +67,9% registrato a Roma, secondo mercato comunale nazionale dopo Milano. È in prevalenza negativa, invece, la variazione della superficie media compravenduta, con Roma, Napoli e Firenze in controtendenza. Ancora più accentuata risulta la tendenza espansiva con riferimento alla tipologia Negozi e laboratori, con la sola città di Palermo che presenta un tasso negativo (-25,7%) in termini di unità compravendute e con Genova e la stessa Palermo uniche città in calo in termini di volumi di superficie (rispettivamente -17,1% e -32,8%); un calo generalizzato caratterizza, invece, il dato relativo alle superfici medie delle unità scambiate, in crescita solo a Roma (+1,6 m2 ) e a Firenze (+6,7 m 2 ). 

Leggi tutto...

Tasse sulla casa: in Italia sono meno alte rispetto alla media europea

Secondo la Commissione Ue, in Italia le tasse sugli immobili sono una voce importante ma in Europa ci superano ben 6 Paesi.

Avere una casa in Italia costa? Sì, ma anche all'estero non scherzano. Secondo l'ultimo studio condotto dalla Commissione dell'Unione Europea e pubblicato da Il Sole 24 Ore, in Italia le tasse sugli immobili sono una voce importante in rapporto al Pil, ma in Europa ci sono Paesi con livelli di tassazione anche più alti.

Secondo il report della Commissione Ue, che prende in esame sia le tasse “ricorrenti” (Imu) sia le altre tasse di proprietà (come quelle sui trasferimenti), in Italia il peso delle tasse sulla casa è del 2,3% che posiziona il nostro Paese "solo" al settimo posto. Davanti troviamo Francia, dove il prelievo fiscale sugli immobili è del 4,9%, Gran Bretagna (3,1%), Belgio (3,6%), Grecia (3,3%), Spagna (2,7%) e Danimarca (2,4%). I prelievi sono sotto l’1% in Paesi piccoli e poco abitati come Estonia, Lituania, Slovenia e Ungheria.

La media dell'Ue è pari al 2,6%, con l'Italia che si piazza quindi addirittura sotto la media, seppur di poco. Da questi dati è evidente che le tasse sugli immobili restano un pilastro del prelievo fiscale in Europa. Sulla media europea, sono passate dal 2,2 % del 2005 al 2,6% del 2017. E se in Italia rappresentano, oggi, il 5.9% del Pil, in Francia superano il 10%, anche se la Francia, in estate, scorso ha annunciato proprio l’eliminazione, dal 2020, della tassa sulla prima casa.

Nonostante questi dati, sempre più famiglie italiane preferiscono comprare casa all'estero. Secondo uno studio condotto da Scenari Immobiliari, il 2018 si è chiuso con un record di 48mila compravendite fuori dai confini nazionali, soprattutto in Europa (vista come un porto sicuro in uno scenario geo-politico incerto) dove gli acquisti sono più che raddoppiati dal 2010. I Paesi preferiti dai nostri connazionali sono soprattutto Spagna (35% degli acquisti complessivi per il 2018) e Portogallo.

 

 

 

Leggi tutto...

Quanti mq posso affittare con mille euro al mese? Milano la città più costosa

Sul podio insieme al capoluogo lombardo ci sono Venezia e Firenze. Tra le città più generose anche Campobasso, Potenza e Catania.

Con un budget di mille euro, quanti metri quadri posso permettermi? Un domanda che probabilmente si pongono annualmente in tanti fra studenti e lavoratori. La risposta, ovviamente, varia (e pure tanto) da città a città: a fare una sorta di classifica speciale analizzando i dati dei prezzi di affitto rilevati nel III trimestre è l'Ufficio Studi di Idealista. L'analisi ha messo sotto la lente d'ingrandimento solo i i capoluoghi di regione.

Come prevedibile, con mille euro di canone mensile si sta piuttosto stretti soprattutto al nord: Milano è in testa alla classifica con appena 53 metri quadri. Completano il podio Venezia e Firenze: in entrambe le città quella cifra basta per accaparrarsi un appartamento da 63 mq. Al quarto posto c'è Bologna (75 metri quadri) al quinto spunta Roma con 76mq.

Chiudono la "top10" Bolzano, dove con mille euro mensili devi accontentarti di 76 mq, seguite da Napoli (prima città del sud in graduatoria) e Trento appaiate con 93 mq, Verona (96 mq) e Padova (103 mq). Scorrendo la classifica troviamo Cagliari, dove con mille euro puoi pagare una casa di 114mq, Aosta (120mq) Torino e Ferrara (125 mq) e poi la coppia Bari-Ancona (127 mq).

Metrature molto generose, invece, per i grandi centri di Genova (139 mq) e Palermo (oltre i 154 mq). Ma è in generale in tutto il sud che il budget di mille euro diventa abbondante per trovare una casa in affitto. La città in assoluto più conveniente è Catanzaro (200 mq) seguito da Campobasso (184 mq) e Potenza (169 mq). Salendo di poco la graduatoria troviamo L’Aquila (161 mq) e Catania (147mq).

 

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS