Tasse sulla casa: in Italia sono meno alte rispetto alla media europea

Tasse sulla casa: in Italia sono meno alte rispetto alla media europea

Secondo la Commissione Ue, in Italia le tasse sugli immobili sono una voce importante ma in Europa ci superano ben 6 Paesi.

Avere una casa in Italia costa? Sì, ma anche all'estero non scherzano. Secondo l'ultimo studio condotto dalla Commissione dell'Unione Europea e pubblicato da Il Sole 24 Ore, in Italia le tasse sugli immobili sono una voce importante in rapporto al Pil, ma in Europa ci sono Paesi con livelli di tassazione anche più alti.

Secondo il report della Commissione Ue, che prende in esame sia le tasse “ricorrenti” (Imu) sia le altre tasse di proprietà (come quelle sui trasferimenti), in Italia il peso delle tasse sulla casa è del 2,3% che posiziona il nostro Paese "solo" al settimo posto. Davanti troviamo Francia, dove il prelievo fiscale sugli immobili è del 4,9%, Gran Bretagna (3,1%), Belgio (3,6%), Grecia (3,3%), Spagna (2,7%) e Danimarca (2,4%). I prelievi sono sotto l’1% in Paesi piccoli e poco abitati come Estonia, Lituania, Slovenia e Ungheria.

La media dell'Ue è pari al 2,6%, con l'Italia che si piazza quindi addirittura sotto la media, seppur di poco. Da questi dati è evidente che le tasse sugli immobili restano un pilastro del prelievo fiscale in Europa. Sulla media europea, sono passate dal 2,2 % del 2005 al 2,6% del 2017. E se in Italia rappresentano, oggi, il 5.9% del Pil, in Francia superano il 10%, anche se la Francia, in estate, scorso ha annunciato proprio l’eliminazione, dal 2020, della tassa sulla prima casa.

Nonostante questi dati, sempre più famiglie italiane preferiscono comprare casa all'estero. Secondo uno studio condotto da Scenari Immobiliari, il 2018 si è chiuso con un record di 48mila compravendite fuori dai confini nazionali, soprattutto in Europa (vista come un porto sicuro in uno scenario geo-politico incerto) dove gli acquisti sono più che raddoppiati dal 2010. I Paesi preferiti dai nostri connazionali sono soprattutto Spagna (35% degli acquisti complessivi per il 2018) e Portogallo.

 

 

 

Ultima modifica ilMartedì, 03 Dicembre 2019 16:23
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