Prezzi delle case, Italia ferma ma l'Europa corre: +4,2% nell'ultimo trimestre 2018

Nel quarto trimestre 2018 il nostro è l'unico Paese dell’area Euro in cui il prezzo delle case sia sceso rispetto all’anno precedente.

L'Italia arretra mentre (quasi) tutta l'Europa corre. È il quadro che emerge da Eurostat che attraverso L’Home Price Index ha misurato i cambiamenti di prezzo degli immobili residenziali, sia nuovi che esistenti. Il dato è sconfortante: nel quarto trimestre 2018 il nostro è l'unico Paese dell’area Euro in cui il prezzo delle case sia sceso rispetto all’anno precedente.

In Italia, infatti, il calo dei prezzi dell'immobiliare si è attestato al -0.6% nel quarto trimestre 2018 (l'unico tra i 28 dell'Unione) e un calo trimestre su trimestre del -0,2%. Come anticipato, in Europa la situazione è ben diversa. Nel quarto trimestre 2018 i prezzi delle case nell'Eurozona sono saliti del +4,2% e del +0,7% su trimestre. 

Su base annua i prezzi delle case si sono si sono letteralmente impennati in Slovenia (+18,2%), Lettonia (+11,8%) e Repubblica ceca (+9,9%), ma molto bene sono andate anche Portogallo (+9,3%) e Ungheria (+8,9%). La crescita minore, invece, è stata registrata in Svezia (appena +0.6%) Cipro e Finlandia (+1,6%).

Nel calcolo trimestre su trimestre, invece, gli aumenti maggiori si sono visti sempre in Slovenia (+6,5%) e Lettonia (+4,3%) e poi a Malta (+3,8%), mentre tra i peggiori l'Italia è in buona compagnia: in negativo ci sono anche Danimarca (-1,7%), Belgio (-0,5%) e Gran Bretagna (-0,4%).

 

 
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Affitti, mercato a due velocità: salgono nelle grandi città ma scendono in provincia

Secondo uno studio si amplia la forbice tra grandi e piccoli centri. Milano fa corsa a sé: canoni in aumento del 9%

Canoni in aumento nelle grandi città, stabili o addirittura in calo in provincia. Sono le due facce della stessa medaglia del mercato degli affitti in Italia: a fare un bilancio è l’Osservatorio annuale sugli affitti residenziali di Immobiliare.it e Mioaffitto.it.

Secondo questo studio, nel settore si possono individuare quattro categorie ben precise: c'è il mercato di Milano, in cui gli affitti continuano a salire senza soluzione di continuità, ci sono le altre grandi città con affitti in moderato aumento e poi ci sono i piccoli centri e le province in cui i canoni rimangono stazionari o addirittura diminuiscono.

Milano fa quindi un vero e proprio "campionato a parte" per quanto riguarda il mercato degli affitti attuali: nella città meneghina i canoni sono saliti del 9% con un’offerta in calo e una domanda in forte aumento oltre il +7%. 

Nelle altre grandi città, in particolare i capoluoghi, in un anno i prezzi sono aumentati ma a un ritmo decisamente più "normale" (+3%) con una domanda in leggera crescita (+2%). Nelle città più piccole, invece, la domanda risulta in calo del 2% e di conseguenza gli affitti arretrano registrando un calo del 4%

 

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Istat, prezzi delle case ancora giù: -0.6%

Il rapporto dell'istituto di statistica: nonostante l'accelerazione delle compravendite i prezzi continuano a frenare.

Le compravendite aumentano ma i prezzi delle case continuano a scendere. È questo il quadro che emerge dai dati Istat pubblicati e analizzati da Il Sole 24 ore. Secondo l'istituto di statistica, i prezzi degli immobili in Italia negli ultimi mesi del 2018 sono scesi del -0,6% su base annua e del -0,2% rispetto al periodo precedente. Dato che attesta l’intero anno passato su un dato definitivo del -0,6%.

Una flessione causata soprattutto dal calo dei prezzi delle abitazioni già esistenti (-0,7%), ma che non beneficia nemmeno delle nuove costruzioni dove, dopo un terzo trimestre 2018 decisamente positivo (+1,6%) si è registrata una brusca frenata con quotazioni medie sostanzialmente stabili.

Secondo il quotidiano economico, quindi, "continua l’anomalia di un mercato che, nonostante da alcuni anni sia tornato in salute per numero di transazioni (+9,3% nel quarto trimestre del 2018 dall'Agenzia delle Entrate) e che si mostra dinamico sul fronte affitti almeno nelle grandi città, rimane stagnante per quel che riguarda i prezzi". Un'unica eccezione sarebbe rappresentata dalle grandi città, Milano in testa.

Quali sono le cause? Un fattore molto importante è la domanda debole e troppo dipendente dai mutui. Ma anche la congiuntura economica ci ha messo del suo non sostenendo la ripresa. Sul mercato italiano, anche a causa dell’aumento di tassazione sulle seconde case avvenuta con l’introduzione dell’Imu, sono mancati soprattutto gli acquisti per investimento che a quanto pare risultano meno convenienti rispetto al passato.

 

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