Abi: mutui delle famiglie in crescita ma tassi in lieve rialzo

Secondo l'ultimo Monthly Outlook dell'Associazione Bancaria Italiana il mutuo a tasso fisso rappresenta l'84% degli erogati.

Mercato in crescita e tassi in leggera risalita. È quanto emerge dall'ultimo Monthly Outlook dell'Associazione Bancaria Italiana (Abi) di Febbraio 2020 che mette mensilmente sotto la lente d'ingrandimento la situazione di credito e mutui in Italia.

L’ammontare totale dei mutui delle famiglie italiane è cresciuto del +2,4% su base annua: in aumento sia i finanziamenti finalizzati all’acquisto di abitazioni (+2,4% sempre su base annua) sia per il credito al consumo. È invece diminuita la quota di acquisti finanziati attraverso il mutuo ipotecario dal 79,6% al 73,6% (sui valori minimi registrati nel 2016). 

Analizzando più nel dettaglio l'andamento dei tassi: è ancora in territorio negativo l’Euribor a 3 mesi (-0,39% il valore medio di gennaio 2020) in lieve aumento rispetto al -0,40 di dicembre 2019 mentre lIrs a dieci anni è invece in calo a dicembre con uno 0,10 contro lo 0,13 di dicembre 2019.

I tassi ancora eccezionalmente bassi fanno ancora privilegiare il mutuo a tasso fisso, scelto nell’84%: nell’ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari all’86,5% (84,3% il mese precedente). Il tasso medio sui nuovi prestiti in euro alle società non finanziarie è sceso all’1,42% (1,37% il mese precedente; 5,48% a fine 2007). Infine, il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è risultato a gennaio 2020 pari al 2,47%.

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Mutui sospesi alle donne vittime di violenza: protocollo di Abi e sindacati

Il documento impegna banche e intermediari finanziari a sospendere il pagamento delle rate di mutui e prestiti per 18 mesi

Mutui sospesi fino a 18 mesi per le donne vittime di violenza. È quanto prevede il protocollo d'intesa sottoscritto dall'Associazione bancaria italiana e dalle Organizzazioni sindacali di settore in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne dello scorso 25 novembre.

Il documento impegna banche e intermediari finanziari che aderiranno a sospendere il pagamento della quota capitale dei mutui e dei prestiti con il corrispondente allungamento del piano di ammortamento per un periodo massimo di 18 mesi.

"Oggi, come in ogni altro giorno dell'anno, occorre mantenere alta l'attenzione alla lotta contro la violenza sulle donne - sottolinea Giovanni Sabatini, Direttore Generale di ABI. Con il protocollo sottoscritto oggi, ABI e i Sindacati di settore hanno voluto fornire una concreta forma di sostegno alle vittime di questo inaccettabile problema sociale.Una ulteriore testimonianza della sensibilità delle parti sociali del settore del credito su questo delicato argomento in continuità con quanto già realizzato nel 2017 con l'accordo sindacale che ha incrementato il congedo a disposizione delle vittime di violenza di genere".

Abi e sindacati hanno così sottolineato “l’importanza fondamentale della difesa del rispetto e della dignità delle donne, proseguendo nel percorso avviato già con il Protocollo 16 giugno 2004 sullo sviluppo sostenibile e compatibile del mondo bancario finalizzato al rispetto dei diritti umani fondamentali e del lavoro, contrastando ogni forma di discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità, opinioni politiche e sindacali“. L’accordo avvenuto oggi è perciò anche un incentivo alla diffusione di una cultura in tal senso

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Mutui, i tassi scendono ancora: nuovo minimo storico a 1,4%

Secondo i dati dell'Abi, i tassi di interesse per l'acquisto della casa è diminuito ancora. Male, invece, i finanziamenti alle imprese.

Una discesa senza fine. Secondo i dati diffusi dall'Abi (Associazione bancaria italiana), i tassi di interesse sui nuovi mutui per l'acquisto di un'abitazione è diminuito ancora, scendendo all'1,4% rispetto all'1,44% del mese precedente.

La politica monetaria della Banca Centrale Europa continua quindi a portare i suoi frutti con i tassi dei mutui che continuano a ritoccare i propri record. Il tasso attuale fa riflettere, soprattutto se confrontato con quelli, per esempio, del 2007 quando il dato si attestava al 5,72%. Sul totale delle nuove erogazioni di mutui oltre l'86% sono mutui a tasso fisso: nell'ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari all'86,2% (81,4% il mese precedente).

Brutte notizie, invece, per le imprese. Secondo il rapporto Abi "a seguito della riduzione della domanda di finanziamenti e nonostante tassi di interesse che permangono su livelli storicamente infimi, per i prestiti alle imprese si registra una riduzione dell'1% su base annua". Il tasso medio per i finanziamenti alle imprese è salito all’1,30% dall’1,26% precedente mentre il tasso medio sul totale dei prestiti resta fermo al 2,52%. 

Ottobre 2019 registra anche, a sorpresa, della raccolta delle obbligazioni bancarie, penalizzate in questi anni prima dalla crisi e poi dall'introduzione del bail-in. Per la prima volta da ben 7 anni (era il febbraio 2012), è salita dello 0,6% (-1,6% il mese precedente), con un aumento in valore assoluto di circa 1,5 miliardi di euro a 243,5 miliardi di euro. Notizie positive anche per quanto riguarda le sofferenze nette delle banche che scendono sotto quota 30 miliardi di euro (precisamente a 29,3 miliardi).

 

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