Giovani e lavoratori dipendenti: ecco chi ha accesso alle detrazione sul canone di affitto

Giovani e lavoratori dipendenti: ecco chi ha accesso alle detrazione sul canone di affitto

L'agevolazione vale per i contratti regolarmente registrati all’Agenzia delle Entrate. Ci sono quattro categorie che possono richiederlo

Anche per il 2020 è stata confermata l’agevolazione fiscale sull’affitto della prima casa. Si tratta della detrazione di una parte delle spese complessive versate per l’affitto dell’abitazione principale al momento della dichiarazione dei redditi

Il bonus si chiama Detrazione canoni di locazione 2020 e prende in considerazione l’anno precedente alla presentazione del 730 ed è valida, ovviamente, per i contratti di regolarmente registrati presso l’Agenzia delle Entrate. Ci sono quattro tipologie di detrazione tra le quali deve essere fatta una distinzione.

Canone convenzionale Ne possono beneficiare gli intestatari di un contratto di locazione per la casa adibita ad abitazione principale. Si parla di agevolazioni pari a 495,80 euro per i redditi inferiori ai 15.493,71 euro e di 247,90 euro per quelli che non superano i 30.987,41 euro.

Canone di locazione giovani Questo tipo di agevolazione è dedicata ai giovani tra i 20 e i 30 anni: riguarda la casa che nel corso del 2019 è stata adibita ad abitazione principale e il cui contratto di locazione è stato stipulato entro i tre anni precedenti. Si può ottenere una riduzione pari addirittura a 991,60 euro, ma solo se il reddito complessivo, compreso quello di cedolare secca, non supera i 15.493,71 euro. 

Canone alloggi sociali Una terza tipologia di bonus è riservata alle persone che hanno stipulato contratti di locazione di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale tra il 2014 e il 2016. Si possono ottenere 900 euro di detrazione se il reddito complessivo non è superiore a 15.493,71 euro, oppure 450 euro se non si sorpassano i 30.987,41 euro. 

Lavoratori che trasferiscono la residenza Ne possono beneficiare i lavoratori dipendenti che hanno trasferito la propria residenza in un altro comune per motivi professionali. Si parla di 991,60 euro per redditi inferiori a 15.493,71 euro e di 495,80 euro quando non si oltrepassa la soglia dei 30.987,41 euro. 

Ultima modifica ilSabato, 21 Marzo 2020 07:45
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