Living, cucine e disimpegni: come sono cambiate le case italiane dagli anni 50 ad oggi

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L'evoluzione delle case italiane rappresenta un affascinante viaggio attraverso il tempo, riflettendo le trasformazioni sociali, culturali ed economiche del paese. Dai primi decenni del Novecento fino ad oggi, la concezione e la disposizione degli spazi hanno subito una costante evoluzione, plasmando le case italiane in armonia con le esigenze mutevoli della società.

Ogni mutamento è la conseguenza di ciò che è avvenuto a livello sociale: basti pensare alle nuove tecnologie, che hanno permesso di ridurre gli spazi ma rendendo ugualmente la vita più comoda, oppure a nuovi orari e tipi di lavoro, che hanno preso alcuni ambienti più importanti di altri, fino a nuove abitudini e nuove esigenze che hanno reso necessario creare nuovi spazi. 

Case sempre più piccole

Uno dei cambiamenti più importanti ha riguardato le metrature. Col passare degli anni, infatti, gli immobili residenziali sono stati concepiti sempre più piccoli con un taglio medio che da oltre 100 mq è passato agli attuali 80 mq. Tre sono i motivi principali di questa tendenza: disponibilità economica, poiché è più difficile ottenere un mutuo o poter spendere grosse cifre per l’acquisto; famiglie meno numerose che in passato hanno necessità di dimensioni ridotte per poter vivere bene; infine c’è anche una maggiore consapevolezza ecologica, quindi si cercano soluzioni che abbiano un impatto minore sull’ambiente. 

Il living, il nuovo cuore della casa

Anni fa il concetto di living era poco o per niente diffuso nelle case degli italiani, abituati a trascorrere il tempo principalmente nel salotto o direttamente in cucina. Solo a partire dagli anni '90 e poi soprattutto col nuovo millennio, si è passati a concepire zone più aperte e accoglienti che spesso integrano anche la cucina. Nelle case di moderna concezione il living si trova sempre all'ingresso ed è diventato il vero e proprio cuore della casa: non a caso in genere occupa il 40-45% dello spazio totale dell’appartamento. 

La cucina: efficienza energetica e spazi minimali

La cucina ha probabilmente subito il processo inverso rispetto al living. Negli anni del "boom economico" era diventato uno spazio ampio e funzionale con l'introduzione di elettrodomestici come frigoriferi e lavatrici: era la parte più vissuta e vivace della casa, un luogo di socializzazione e convivialità con l'integrazione di aree per mangiare e intrattenere gli ospiti. A partire dagli anni '90 l'avvento di elettrodomestici più avanzati, meno ingombranti e più efficienti, e i cambiamenti sociali (famiglie meno numerose, lavori full time, quindi pranzi più rari e veloci) ha iniziato a cambiare l'idea di cucina: quelle di nuova concezione sono quindi sempre meno spaziose e più minimali, spesso integrate al living, in alcuni casi ridotti ad angoli cottura. 

I bagni: più attenzione al benessere

Nelle case di vecchia concenzione, i bagni erano spesso piccoli e la funzionalità prevaleva sulla comodità, con attenzione limitata all'estetica. Oggi c’è molta più attenzione al proprio benessere, perciò si cerca di avere addirittura 2 bagni in casa oppure di rendere questo ambiente il più comodo e pratico possibile, perché prendersi cura di sé dev’essere piacevole e rilassante. Col passare del tempo la doccia è stata via via preferita alla vasca da bagno, anche per compensare le metrature via via più piccole delle case moderne. Un capitolo a parte merita la lavanderia: una volta relegata in spazi nascosti, è ora integrata in modo intelligente negli ambienti, riflettendo una maggiore attenzione alla funzionalità e all'efficienza.

Il disimpegno: meno grande ma più funzionale

Nelle case degli anni '50-'70 i disimpegni erano considerati ambienti di "serie B" angusti, bui, lunghi con l'obiettivo essenziale di collegare le diverse stanze della casa. Col passare degli anni e la tendenza agli spazi più aperti, anche i disimpegni iniziarono a diventare più ampi e più luminosi. Oggi i disimpegni sono spesso concepiti come veri e propri spazi funzionali, collegando le varie aree della casa in modo armonico. Inoltre, con la crescente attenzione alla sostenibilità e all'uso intelligente dello spazio, i disimpegni sono diventate aree multifunzionali dove trovano spazio armadi a muro. 

Una camera più essenziale

Anche le camere da letto hanno subito la loro trasformazione nel corso degli anni, anche se meno evidente rispetto ad altri ambienti. Da spazio ampio e comodo del passato, oggi la camera da letto è più piccola e minimalista, ma spesso viene accompagnata da ambienti accessori come piccoli bagni privati o cabine armadio.  

 

 

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La soluzione salva-spazio per piccoli appartamenti: ecco le cucine a scomparsa

Dotate di tutto l'essenziale ma facili da nascondere grazie a comode ante mobili che possono celare piani cottura e elettrodomestici.

Spazi sempre più piccoli e ricerca dell’essenzialità. Nelle case moderne diventa sempre più importante progettare delle soluzioni salva-spazio che permettono di organizzare le metrature a disposizione nel modo più funzionale e elegante possibile.

Una delle opzioni più gettonate è quella della “cucina a scomparsa”: sono dotate di tutto l’essenziale, dal piano cottura al lavello, dal frigo al piano di lavoro, ma sono fornite di ante o pareti che consentono di nasconderle in parte o del tutto.

Le cucine a scomparsa sono infatti caratterizzate da elementi mobili e da diversi sistemi di movimentazione che consentono di nascondere zone operative o elettrodomestici. Queste cucine, una volta chiuse, lasciano l’ambiente ordinato e lineare.

La cucina a scomparsa può rappresentare un valido compromesso anche per chi non ha problemi di spazio, ma desiderano che la propria cucina non occupi troppo spazio, volendo dedicare quest'ultima ad altre funzioni.

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La cucina al centro della casa: quattro consigli per arredarla al meglio

La cucina rappresenta ormai uno degli ambienti fondamentali per ogni casa, utilizzata per molteplici funzioni che vanno oltre il pranzo e la cena.

Pranzo e cena ma non solo. La cucina è sempre più uno degli ambienti più importanti della casa, utilizzata per molteplici occasioni: si svolgono svariate attività che vanno oltre il semplice cucinare, basti pensare che molto spesso è proprio in questo luogo che si ricevono ed intrattengono amici e conoscenti. La cucina rappresenta, quindi, uno degli ambienti fondamentali per ogni casa. Inevitabile quindi dedicare una maggior attenzione all'arredamento.

1- Nella cucina fondamentale è la progettazione. Essendo tutto vincolato agli impianti già predisposti, bisogna realizzare un progetto che prenda in considerazione l'aspetto architettonico ma anche quello componentistico e economico. Affinché una qualsiasi stanza domestica sia funzionale, deve essere ottimizzato lo spazio e sempre con cognizione e tenendo conto della sicurezza dell’utenza. La distribuzione degli arredi funzionale aiuta a ridurre la fatica quotidiana: costruendo una cucina adeguatamente organizzata è possibile ridurre le ore dedicate al lavoro e i chilometri percorsi spostandosi nella stanza. 

2- Un punto fondamentale per arredare al meglio una cucina è la scelta degli elettrodomestici: se non sono già suggeriti nelle varie proposte dei differenti brand sul mercato la scelta è tra i modelli ad incasso o a vista. Un esempio su tutti riguarda il frigorifero: solitamente è meglio non prevederlo a incasso, ma lasciarlo libero dal resto, in modo da non essere vincolati nella scelta e prediligerne uno più performante. Gli elettrodomestici ad incasso invece sono inglobati nell’arredo e nascosti da ante, oppure, come il caso del forno, incassato tra i vari moduli e perfettamente integrato esteticamente. La scelta è del tutto personale, ma si consiglia sempre di prediligere lavastoviglie, forno, frigorifero, microonde e altri elettrodomestici di alta qualità e meglio se di classe energetica superiore.

3- Va bene le prestazioni, ma in cucina va tenuto ben presente anche l’aspetto estetico. In commercio sono disponibili infinite varianti colore e finiture dei materiali. Il legno resta quello più bello, resistente e durevole. Ma esistono anche materiali sintetici, plastici o impasti legnosi altrettanto performanti e dall’aspetto molto gradevole, spesso capace di imitare le superfici di altri materiali naturali. È anche possibile rivestire o dipingere i mobili della cucina con apposite vernici o carte da parati, alcune sono anche magnetiche ed asportabili a piacere.

4- Componibili o in muratura? È la domanda che si pongono quasi tutti quando devono acquistare. Tra i  vantaggi delle cucine componibili c’è sicuramente il prezzo concorrenziale, dovuto al fatto che i vari elementi vengono prodotti in serie in maniera industriale, la velocità di montaggio e la pronta consegna, elementi spesso fondamentali nella scelta, soprattutto per chi si trova a dover cambiare la cucina senza preavviso. Tra gli svantaggi troviamo sicuramente la scarsa flessibilità di progetto.

Le cucine in muratura, cioè totalmente artigianali offrono notevoli ugualmente diversi vantaggi: il primo è più importante è la totale personalizzazione di spazi ed estetica in cui anche muri e angoli angusti possono trasformarsi in possibilità per avere un locale ancora più caratteristico. Tra i contro delle cucine su misura c'è sicuramente il costo maggiore, sia di materiale che di manodopera, rispetto a quelle componibili.

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