Le Icone dell'Architettura: l’architetto del “total white”

Le Icone dell'Architettura: l’architetto del “total white”

Le Icone dell'Architettura - 15°Puntata: Richard Meier

Architetto di fama mondiale, progettista visionario, componente del celebre gruppo "Five Architects" e uno dei più importanti rappresentanti dello stile contemporaneo.  Richard Meier è ancora oggi uno degli architetti più apprezzati e, non a caso, a 49 anni è stato il più giovane ad aver mai vinto il Pritzker Prize.

Nato a Newark, nel New Jersey, il 12 ottobre 1934, Meier ha compiuto i suoi studi di architettura alla Cornell University. Successivamente ha viaggiato attraverso l’Europa ed è nel Vecchio Continente che è avvenuto il fondamentale incontro con Le Corbusier, di cui diventerà erede della lezione modernista.

Nel 1963 ha aperto uno studio a New York e inizia un’attività professionale rivolta alla progettazione in particolare di villette, edifici residenziali, ospedali, musei e edifici commerciali. Le opere di Richard Meier sono conosciute per gli edifici audaci e geometrici, espressi in un bianco luminoso. Portano la sua firma centinaia di progetti in tutto il mondo.

L’IMPORTANZA DEL BIANCO

Le opere di Meier sono conosciute per le strutture audaci e geometriche. Ma c’è un elemento che le accumuna tutte: il colore. Non a caso, Richard Meier è stato definito l’ambasciatore del bianco, un colore luminoso che “esalta la natura e riflette il mondo”

Tutti i suoi progetti sono contraddistinti da un dominante utilizzo del colore bianco.  Secondo l’architetto statunitense, infatti, “il bianco rende più evidenti le differenze tra aperture e chiusure, tra solidità e trasparenza, tra elementi lineari ed elementi piani, tra involucro e struttura. Il bianco rende vivi gli elementi architettonici”.

La passione per il bianco nasce dai suoi studi nell’area del Mediterraneo e in particolare le case candide che circondano il “mare nostrum”. La riflessione della luce del sole, le linee definite, le ombre e i giochi di luce netti hanno suscitato una delle ispirazioni più forti che ha dato vita al pensiero moderno dell’architetto.

Il bianco vuole esaltare un’arte che è il contenitore della vita, del quotidiano, degli avvenimenti nello spazio che risaltano con maggior valore su questo sfondo che è come un foglio ancora da scrivere, un foglio da sporcare con la nostra storia. “Penso che il bianco – ha avuto modo di dichiarare Meier - sia in assoluto il colore più bello, perché al suo interno si possono trovare tutti i colori dell'arcobaleno”.

 

 

 

LE OPERE PIÙ FAMOSE

Il Getty Center a Los Angeles è probabilmente l’opera che ha consacrato Richard Meier come archistar di fama internazionale. Localizzato sulla cima di una collina lungo l'autostrada di San Diego, all complesso si può ammirare un panorama mozzafiato: da un lato si perde verso l’Oceano, dall'altro sul Sierras, coperto di neve. Il complesso, inaugurato nel 1997, comprende sei edifici, ognuno con una funzione ben precisa. Le strutture rivestite in travertino, insieme alle piazze alberate, i giardini, le vasche e i corsi d’acqua costituiscono un ambiente sereno perfettamente integrato con il contesto.

Anche Casa Douglas è sicuramente  fra le opere più iconiche di Richard Meier. Una tra le principali caratteristiche che la contraddistinguono è la sua scenografica e suggestiva posizione: a picco sulle rive del Lago Michigan e immersa nella foresta. La pendenza del terreno dalla strada fino alle rive del lago è  così ripida che la casa sembra essere stata intagliata nel sito. L’unicità della Douglas House si manifesta già dal suo ingresso avviene dal tetto. All’interno, Le pareti in cemento lasciano il posto ad immense vetrate presenti su ogni lato: lo spettatore si ritrova così da una parte immerso nella suggestiva vegetazione circostante e dall’altra proiettato verso l’incantevole e sconfinato orizzonte del Lago Michigan.

Altrettanto importante è il Museu d’Art Contemporani de Barcelona: parliamo di un edificio conformato come un grande parallelepipedo, rivestito in lamiera porcellanata bianca, affiancato da un corpo cilindrico all’estremità ovest, che ospita l’ingresso principale e vari spazi di servizio al pubblico, e da un corpo dalle forme fluide all’estremità est, che contiene spazi espositivi ed uffici per lo staff.

La residenza a Montagnola si trova invece su una ripida collina ai margini delle Alpi svizzere. L’edificio è composto da due strutture rettangolari posti parallelamente l’uno all’altro e collegati da una loggia trasparente al livello dell’entrata che funge da ingresso principale alla residenza. Questa parte crea un cortile interno che si affaccia sul Lago di Lugano.

L’edificio Edie e Lew Wasserman è stato progettato per completare e aumentare l’efficienza dell’istituto di ricerca e terapia intensiva dell'Istituto Jules Stein Eye unificando e riqualificando due edifici degli anni ‘60. I nuovi spazi creano un’esperienza confortevole per i pazienti e le loro famiglie. Tutti i materiali da costruzione selezionati sono durevoli e di facile manutenzione.

LE OPERE IN ITALIA

Richard Meier ha lasciato la sua impronta anche in Italia, in particolare nella Capitale dove ha progettato due importanti opere. Il Museo dell’Ara Pacis è stato ideato per sostituire la copertura dell’architetto Vittorio Ballio Morpurgo per custodire l’altare romano dedicato alla dea della Pace del I secolo A.C. Costruita in acciaio, travertino, vetro e stucco, è il primo grande intervento architettonico-urbanistico attuato nel centro storico di Roma dai tempi del Fascismo.

La Chiesa del Giubileo o Dives in Misericordia, è stata inaugurata nel 2003, nel quartiere dell’Alessandrino. Come in molte altre opere dell'architetto statunitense, a dominare è il colore bianco ed è composta da tre vele, la più alta delle quali raggiunge un'altezza di 26 metri. La chiesa con le sue vele, con la navata che riprende l'idea di una barca, si rifà alla tradizione cristiana in cui la barca rappresenta la Chiesa come guida nell'impervio mare.

Ma non è finita qui. Perché c’è una terza opera dell’architetto statunitense che vedrà presto la luce in Italia: si tratta della Richard Meier Tower, destinata a diventare il futuro simbolo dello skyline di Jesolo Lido. Acqua, luce e verde sono le parole d’ordine del nuovo progetto: la torre sarà costituita da dieci piani e ospiterà 45 appartamenti di lusso.

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