Aste immobiliari: i dati del primo semestre 2023
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Secondo l'ultimo osservatorio di Cherry Brick, il mercato delle aste ha registrato un calo importante ma rimane un'opportunità interessante per gli investitori
Nel primo semestre del 2023, il numero di aste immobiliari in Italia è diminuito del 19% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In totale, sono stati messi all'asta circa 91.300 lotti, per un valore complessivo di circa 14,5 miliardi di euro. La diminuzione è stata più accentuata nel Nord-Ovest, dove il calo è stato del 23%, e nel Nord-Est, dove il calo è stato del 21%. Nel Centro Italia, il calo è stato del 17%, nel Sud del 16% e nelle Isole del 15%.
A livello regionale, la Lombardia ha registrato il maggior numero di aste immobiliari, con 11.552 lotti, seguita dalla Sicilia con 9.955 lotti e dal Lazio con 8.450 lotti. A livello provinciale, la Città Metropolitana di Roma ha registrato il maggior numero di aste immobiliari, con 5.446 lotti, seguita da Perugia con 2.510 lotti e da Catania con 2.151 lotti. A livello di Tribunali locali, il Tribunale di Roma ha registrato il maggior numero di aste immobiliari, con 2.886 lotti, seguito dal Tribunale di Brescia con 1.927 lotti e dal Tribunale di Catania con 1.848 lotti.
Le aste immobiliari residenziali hanno rappresentato il 55% del totale delle aste immobiliari nel primo semestre del 2023. Il valore medio di partenza di un immobile residenziale all'asta è stato di circa 159.000 euro. Quelle commerciali hanno rappresentato il 19% del totale delle aste immobiliari nel primo semestre del 2023. Invece il valore medio di partenza di un immobile commerciale all'asta è stato di circa 270.000 euro.
I fattori che hanno contribuito alla diminuzione delle aste immobiliari
La diminuzione delle aste immobiliari nel primo semestre del 2023 è stata dovuta a una serie di fattori, tra cui:
- L'aumento dei tassi di interesse, che rende più costosi i mutui.
- L'inflazione, che erode il potere d'acquisto delle famiglie.
- La guerra in Ucraina e la crisi energetica, che hanno creato incertezza economica.