Boom di richieste per gli under 36: il mutuo batte ancora l’affitto

L'inflazione più alta e i tassi in aumento non stanno avendo, almeno per il momento, un effetto negativo sul mercato: così il mutuo resta più conveniente dell'affitto. È quanto emerge dall'indagine del Corriere della Sera in collaborazione con MutuiOnline.it che ha analizzato l'andamento della domanda e delle erogazioni degli ultimi mesi in relazione alle oscillazioni dei tassi dei mutui.

TASSI

Per quanto riguarda i tassi di interesse, seguendo l’andamento dell’Eurirs (il parametro che misura il costo del denaro sul lungo periodo), sono lievemente scesi rispetto all’inizio di ottobre: la media dei cinque mutui più convenienti a vent’anni, per un finanziamento da 120 mila euro per una casa da 200 mila, è passata dallo 0,91% allo 0,83%, il trentennale è sceso dall’1,2% all’1,14%. 

In buna sostanza abbiamo assistito a un aumento dei tassi nella prima parte del 2021, ma che ora appaiono stabilizzati e addirittura nell’ultimo mese la tendenza è quella di un lieve ripiegamento. Anche in caso di un incrementi di qualche decimo nei prossimi mesi "non cambierebbe nulla per chi cerca casa, perché la rata rimarrebbe comunque più sostenibile di un affitto".

CRESCONO I MUTUI UNDER 36

Per quanto riguarda la domanda, se da un lato c'è un calo delle surroghe, secondo il Corriere della Sera si registra una vera e propria impennata delle domande di chi ha meno di 36 anni: si tratta di quell'ampia platea che vuole approfittare delle agevolazioni governative sui mutui al 100 per cento. Il disegno di legge di Bilancio ha infatti prorogato fino al 31 dicembre le agevolazioni per i giovani che vogliono acquistare una prima casa. I tempi di concessione sono però un po’ più lunghi rispetto a quelli per i finanziamenti standard.