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Indagine Fimaa-Confcommercio: Compravendite residenziali in aumento del 5% nel 2018

Il trilocale si conferma la tipologia più richiesta

Il Presidente Taverna: “Il 2019, a fronte di valori tuttora appetibili, dovrebbe essere l’anno ideale per acquistare immobili, anche grazie ai tassi di interesse sui mutui ancora stabili e tendenzialmente bassi”

Crescono in media del 5% nel 2018 le compravendite immobiliari residenziali, nelle grandi città, nei capoluoghi di provincia e nei comuni minori italiani, rispetto all’anno precedente. Ma l’andamento di compravendite e prezzi degli immobili non va ancora di pari passo: il dato medio nazionale segna infatti un calo dei valori dell’1,4%, con ribassi fino al 2,4% se si considerano le città minori (non capoluogo di provincia).  È quanto emerge dai dati preconsuntivi del mercato immobiliare residenziale, relativo all’anno 2018, raccolti dall’Ufficio Studi Nazionale FIMAA - Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari (12mila agenzie immobiliari associate per oltre 40mila operatori) aderente a Confcommercio-imprese per l’Italia, coordinato da Andrea Oliva (Fimaa) con la direzione scientifica del dott. Stefano Stanzani (Università di Bologna). Lo studio, che riporta anche le previsioni del mercato per il 2019, è riferito per l’86,9% ad abitazioni usate e per il 13,1% ad abitazioni nuove. L’indagine rivela, per il 2018, uno sconto fino al 12,5% rispetto al prezzo di vendita richiesto e un tempo medio di 7 mesi per collocare una abitazione sul mercato. La tipologia di immobile più richiesta? Il trilocale nei capoluoghi di provincia; residenze con superfici maggiori nei comuni minori (non capoluogo di provincia).

Previsioni per il 2019: A patto che le aspettative per il PIL non risultino disattese e rimangano positive anche per il 2020, per il 2019 si prevede una crescita media del numero delle compravendite residenziali di circa il 9% rispetto all’anno 2018, trainate da un aumento dei consumi delle famiglie e delle esportazioni. Gli scambi cresceranno maggiormente nelle grandi e medie città, saranno invece stabili nei capoluoghi con popolazione al di sotto dei 100mila abitanti e nelle città non capoluogo. I prezzi degli immobili resteranno stabili nelle grandi aree urbane del Paese, ad eccezione della città di Milano che registrerà valori in leggera risalita, mentre saranno in calo sulle restanti aree minori. La domanda del prodotto usato, in rapporto alla prevalente offerta, potrà produrre un’ulteriore contrazione dei prezzi a vantaggio degli acquirenti.

Uno sguardo d’insieme ai dati. Trento, Bari e Napoli guidano la graduatoria decrescente delle variazioni annuali del numero di scambi, con aspettative di recupero rispetto ai giudizi formulati nel I semestre dell’anno: rispettivamente guadagnano ben 19,5 e 14 posizioni. All’opposto Pisa, Roma, Milano e Trieste hanno peggiorato il clima di fiducia sul numero di scambi. Si trovano al 6° e 7° posto nella classifica. 

Grandi città. Nel 2018 la crescita delle compravendite nelle città di italiane con maggiore popolazione residente Bologna – Genova – Milano – Napoli – Palermo - Roma – Torino – Bari è pari al 4,7% rispetto all’anno precedente. Ottime le performance sugli scambi a Bari (+10%) seguita da Napoli (+6,7%), Torino e Genova (+4,5%), Bologna (+4%), Roma (+3%), Milano e Palermo (2,5%). [Tavola 3] Prezzi. Sul fronte dei prezzi medi di vendita si registra un calo medio dell’1,2% sul dato del 2017. I maggiori ribassi si registrano a Genova (-3,3%) e Palermo (-3%) seguite da Napoli (- 1,9%), Roma (-1,5%) e Bari (-0,5%). Buona invece la performance di Bologna (+1%). Prezzi stabili a Milano e Torino. Tipologia immobile richiesta. La tipologia di immobile più richiesta nelle 8 grandi città italiane monitorate ha una superficie media di circa 80 metri quadrati. Compravendite di appartamenti nuovi sul totale delle compravendite. Bologna (20%), Milano, Palermo e Bari (15%) sono le città dove si compravendono in media più appartamenti nuovi sul totale delle vendite rispetto alle altre città monitorate. Seguono Torino (12%), Genova (11,5%), Roma (10%) e Napoli (5%). Il dato medio sulla quota di appartamenti nuovi compravenduti sul totale delle vendite relativo alle 8 grandi città monitorate si attesta a circa il 13%. 

Tempi medi di vendita: 6,2 mesi in media, con un range che va dai 3 mesi di Milano agli 8 di Napoli. Lo sconto medio sul prezzo di offerta (o divario percentuale tra prezzo richiesto e prezzo effettivo) è pari al 12,8%, con un minore potere contrattuale della domanda a Milano (5%) e maggiore a Palermo e Bari (20%).

Previsioni per il 2019: Le previsioni per il 2019 sono improntate ad un’ulteriore crescita delle compravendite rispetto a quelle registrate nel 2018 a Bologna, Palermo, Roma, Bari e Genova e ad un mercato stabile per quanto riguarda le altre città monitorate. Sui prezzi di vendita prevalgono le opinioni di stabilità sui livelli attuali, fatto salvo segnali più ottimisti a Milano e più pessimisti a Napoli.

“Secondo le previsioni degli Agenti immobiliari FIMAA - ha commentato Santino Taverna, Presidente Nazionale FIMAA - il 2019 continuerà il trend positivo per la crescita del numero delle transazioni immobiliari. I prezzi dovrebbero rimanere prevalentemente stabili nelle grandi aree urbane del Paese, ad eccezione della città di Milano che registrerà valori in leggera risalita. A Milano, capitale finanziaria del Paese, si concentreranno gli investimenti sul segmento terziario (logistico-industriale) mentre a Roma si privilegerà il segmento ricettivo, grazie alle bellezze artistico-culturali che la città offre attirando visitatori da ogni parte del mondo. Prezzi in calo e transazioni stabili nei centri minori, effetto di una crisi che tarda a terminare. Il mercato vive ancora una fase di ripresa da consolidare frutto anche del pesante carico fiscale che grava sugli immobili. Qualità, ubicazione e risparmio energetico sono elementi che incideranno sempre di più nell’orientare la domanda all’acquisto. I tassi di interesse sui mutui dovrebbero rimanere sostanzialmente stabili o al massimo subire ininfluenti variazioni. Il 2019 si proietta pertanto come l’anno ideale per acquistare immobili”.

KLIMAHOUSE CALL: be creative STAY GREEN

CALL di idee e proposte PER LAUREANDI, LAUREATI, PROGETTISTI E CREATIVI UNDER 35

KLIMAHOUSE la fiera leader in Italia per il costruire bene, che si volge a Bolzano dal 23 al 26 gennaio 2019, con la collaborazione scientifica e professionale di SCAGLIONEWORKSHOP, Officina collettiva di Design e l’organizzazione del Magazine “disegnoallitaliana”, lancia una call per laureandi, neolaureati, giovani progettisti, designer, fotografi, creativi, che abbiano desiderio di mettersi in mostra sul tema della cultura del progetto ecologico. Obiettivo di questa prima call, e di quelle dei prossimi anni, è raccogliere proposte, immagini, idee, prototipi per un nuovo scenario dell’abitare, vivere, muoversi ecologico, tra la casa e lo spazio aperto. La call si attua attraverso l’invio, a cura dei partecipanti singoli o in gruppo, di una sola tavola di formato A1, che contenga idee, progetti, anche già elaborati o in corso, concorsi di idee vinti o ai quali si è partecipato, tesi di laurea, esami di corso, relativi al tema generale della call.

Una giuria di esperti, composta da due architetti, un rappresentante di Klimahouse e un esperto dell’Agenzia CasaClima, selezionerà le tre migliori proposte e conferirà un premio del valore di 500 euro (sotto forma di un buono spendere per l’acquisto di libri e riviste) al progetto prescelto che verrà giudicato il migliore. Inoltre verrà data visibilità ai vincitori attraverso newsletter, social media ed altri eventi legati a Klimahouse. La premiazione avverrà durante Klimahouse Bolzano, il 26 gennaio 2019. Destinatari La call è aperta a laureandi, laureati, studenti, e creativi under 35 di università e istituti italiani. Contesto e obiettivi Il motto “Be creative, Stay green”, è rivolto a tutti i giovani degli ambiti del progetto creativo, ai quali viene chiesta una riflessione –in forma di elaborazione grafico-rappresentativa- su un modo originale di interpretare le possibilità di un nuovo modello di vita ecologico, che vada dallo spazio dell’abitare, a quello delle città e dei luoghi, agli oggetti, alla comunicazione, alle immagini.

Un “messaggio” capace, nella sua estrema sintesi progettuale, di spingere nella direzione di un’importante, significativa presa di coscienza della necessità, non più dilazionabile, di un approccio ecologico alla vita di tutti i giorni e agli spazi che abitiamo, viviamo, alle strade che ci connettono, alle immagini che ci orientano. Un elaborato semplice, un disegno, un modello, un grafico, una proposta progettuale, un’immagine, anche già elaborate per altre occasioni e per questa riproposte o ripensate, una tesi di laurea, un progetto pilota, un esperimento, una proposta, che tuttavia racchiuda un messaggio forte e significativo sul tema del vivere, abitare, muoversi ecologicamente. L’obiettivo della call, nell’attrarre e rivolgersi ai creativi del progetto e dell’immagine, è moltiplicare le attenzioni ad un universo più “verde”, con le opere che potranno generare ribaltamenti concettuali, funzionare come amplificatori e generare ulteriori spinte creative sul tema dell’ecologia, attivando così nuove modalità di interazione tra soggetti e professioni creative, ampliando, modificando l’impatto visivo e/o narrativo ad oggi noto sul tema ecologico.

Tempistiche: I progetti, le proposte, potranno essere presentati fino al 21 gennaio 2019. Il 26 gennaio matti-no, a fine del seminario stanze a cielo aperte che ogni anno racco-glie progettisti e aziende a Klimahouse, sarà data comunicazi-one dei 3 progetti selezionati e sarà premiato il vincitore. Al progetto vincitore è riservato –come già dichiarato ad inizio bandoun premio del valore di 500 euro (cinquecento euro) sotto forma di un buono spendere per l’acquisto di libri e riviste, i progetti seleziona-ti saranno pubblicati sulla piatta-forma online del sito di Fiera Bolza-no e Klimahouse, ad essi inoltre sarà data ampia risonanza con ogni mezzo.

Materiali di presentazione: Saranno ammesse in generale tutte le tipologie di espressioni rappresentative possibili: disegni progettuali, grafica, oggetti di design, prototipi, progetti, modelli, fotografie e immagini. La modalità di presentazione è affidata ad un solo elaborato, che può contenere più informazioni, e che dovrà essere in formato A1 (594x841 mm). E’ possibile, oltre le immagini, inserire anche testo, ma in una percentuale minima a descrivere l’elaborato. La tavola A1 dovrà essere inviata per email, in formato pdf, all’indirizzo: disegnoallitaliana@gmail.- com, la medesima dovrà contenere, oltre le elaborazioni grafiche, nome e cognome dei singoli o del gruppo di lavoro, l’eventuale titolo, una breve descrizione. Criteri preferenziali per il giudizio Saranno preferiti i lavori che includono uno o più dei seguenti elementi: − coerenza tematica tra proposta e tema generale; − capacità di cogliere peculiarità e caratteristiche del tema; − capacità di esprimere concetti in forma significativa; − capacità di creare attenzione interesse, curiosità, sosta nei confronti del tema; − capacità di esprimere una visione di futuro, e di fattibilità in caso di progetti.

Modalità di partecipazione:  Si conferma che l’invio degli elaborati in formato pdf, tavola unica, all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., deve avvenire entro e non oltre entro il 21 gennaio 2019, non oltre le ore 19, 00. Le proposte arrivate in seguito a tale data non saranno prese in considerazione. Oltre agli elaborati, ogni partecipante dovrà allegare un modulo d’iscrizione compilato e firmato secondo il modello SCARICABILE QUI.

Come ridipingo casa?

Rimettere a nuovo la casa è un’esperienza indubbiamente pesante ma anche entusiasmante, considerato che ridipingere permette di cambiare colori alle pareti e di dare vita nuova agli ambienti.

Per ridipingere occorre però tenere conto di tanti accorgimenti indispensabili affinchè i lavori siano perfetti e rispecchino le nostre esigenze.

Anche se il lavoro viene affidato a persone esperte del mestiere è fondamentale che i materiali siano di ottima qualità, che non siano tossici e che abbiano la resa adatta per realizzare ciò che si desidera.

Ricordare sempre che per tinteggiare in sicurezza e ottenere ottimi risultati è meglio farlo in primavera o in estate, così da consentire alle pareti di asciugare perfettamente e in breve.

SCEGLIERE I MATERIALI GIUSTI PER RIDIPINGERE È SICURAMENTE LA PRIMA COSA DA FARE AFFINCHÈ I RISULTATI SIANO SODDISFACENTI.

Per scegliere il materiale adatto si deve decidere la tecnica di tinteggiatura che si vuole utilizzare:

se si decide di dare una mano veloce alle pareti basterà utilizzare un rullo dotato di asta allungabile per il soffitto e le parti alte, mentre se si vuole qualcosa di più particolare c’è la spugnatura, la velatura, la patinatura e l’impiego di vari strumenti come spatole, spugne, rulli e pennellesse.

Su tutto questo di fondamentale importanza è la pittura; la pittura ideale da scegliere per gli interni è l’idropittura, priva di sostanze fissanti pericolose per la salute, traspirante, lavabile e ideale per tutti gli ambienti della casa.

Oggi quasi tutte le marche di idropitture sono lavabili e più o meno coprenti e si distinguono anche nei toni lucide, opache e semilucide, con un effetto diverso di brillantezza.

In conclusione, una buona pittura per la casa deve essere traspirante, lavabile e coprente, con un certo grado di brillantezza. Sono infatti questi gli elementi principali che consentono di ottenete una tinteggiatura uniforme e compatta.

Anche il colore va scelto in funzione all’ambiente.

Per le stanze da letto e le camerette sono di tendenza colori forti a fondo parete o su parete laterale, mentre per la cucina e il bagno è sempre meglio prediligere il bianco.

 

tratto da https://artigiani365.it/ridipingere-casa-quali-materiali-scegliere/

Come creare un giardino acquatico?

Come fare a realizzare un mini giardino acquatico?

Chiamati anche mini-pond, i giardini acquatici in miniatura rappresentano una soluzione a misura di balcone, terrazzo o piccolo giardino, realizzabile in un contenitore utilizzando le piante adatte. 

Per creare un piccolo giardino acquatico, o mini-pond, si possono usare diverse tipologie di contenitori: mastelli e tinozze in plastica prive di fori, botti e tini, vasche in pietra, vecchi orci in terracotta verniciata e persino secchi da muratore. L'importante, affinché siano adatti ad essere utilizzati come contenitori per giardini acquatici, è che siano impermeabili, realizzati in materiali atossici e resistenti ai raggi UV e, se vivete in climi freddi, anche al gelo.

La dimensione del contenitore del mini-pond è a nostra discrezione, ma perché il mini giardino acquatico accolga una certa varietà di piante e qualche pesciolino, è consigliabile un'altezza media di almeno 50-60 cm ed un diametro di 60-70 cm. Scegliendo contenitori molto grandi bisogna verificarne il peso una volta pieni d'acqua: potrebbero essere difficili da trasportare e, se collocati su un balcone o terrazzo potrebbero risultare un peso non sostenibile per il solaio sottostante. Per ospitare invece solo un paio di piante acquatiche andrà benissimo anche un secchio o una ciotola.

Infine è fondamentale scegliere la corretta esposizione solare: per la crescita e la fioritura delle piante sono necessarie 5/6 ore di sole diretto al giorno affinché le ninfee e i loti fioriscano, mentre nei mesi estivi un’esposizione ai raggi troppo prolungata potrebbe surriscaldare la temperatura dell’acqua e far proliferare le alghe. L’ideale sarebbe collocare il giardino acquatico in miniatura in modo che sia esposto al sole al mattino e in penombra per il resto della giornata.

Un mini-pond deve ricreare un ecosistema, quindi si dovrebbero prevedere 3 tipologie di piante: galleggianti, sommerse e palustri, che vanno scelte in base alla zona climatica, preferendo specie endemiche e/o rustiche.

Ogni tipologia di pianta ha un suo ruolo nel piccolo ecosistema che si crea:

  • le galleggianti schermano e filtrano l’acqua (Lemna minorPhyllantus fluitans, Salvinia natans, Stratiotes aloides, etc.)
  • le sommerse ossigenano l'acqua (Nuphar lutea spp., Nymphoides peltata, Trapa natans, Euryale ferox, etc.
  • le palustri danno fiori e purificano l'acqua dalle sostanze di scarto (Carex spp., Cyperus spp., Iris spp., Juncus spp., Equisetum spp., etc.). 

Tutte contrastano la crescita delle alghe assorbendo nutrienti dall'acqua.

I passi da seguire per realizzare un giardino acquatico sono:

  1. Stendere uno strato di ghiaia o ciottoli sul fondo del contenitore;
  2. Sistemare le piante. Le piante sommerse e quelle palustri vanno piantate in vasi di plastica o cestelli forati utilizzando una miscela di 2/3 di argilla e 1/3 fra sabbia non calcarea e terriccio organico e coprendo la superficie dei vasi con uno strato di sabbia o ghiaietto;
  3. Riempire il mini-pond con acqua puntando il getto verso una delle pareti per smuovere il meno possibile il fondo. Lasciare depositare il tutto.

Per il primo mese non vanno aggiunti i pesci per dare tempo all'acqua di “maturare”, prima di poterli mettere a dimora.

Il mini-pond non richiede grandi cure manutentive è sufficiente far circolare l'acqua nel periodo invernale, mediante l'inserimento di pompe, per ossigenarlo e impedire la formazione di ghiaccio in zone particolarmente fredde, mentre in estate è consigliabile cambiare periodicamente una parte dell'acqua e potare le piante più infestanti, come le galleggianti, in modo che non invadano tutto lo spazio. Fondamentale è tenere sempre lo specchio d’acqua sgombro dai detriti, per evitare che la loro decomposizione inquini il giardino acquatico attirando le zanzare. Aiuta una corretta gestione anche la scelta dei pesci da inserire nel giardino acquatico. Se il volume del contenitore lo permette adottate uno o due pesciolini ghiotti di larve (gambusie o pesci rossi), se lo spazio invece è insufficiente potete ricorrere al Bacillus thuringiensis var. israelensis. 

 tratto da https://www.architetturaecosostenibile.it/green-life/giardinaggio-creativo/giardino-acquatico-mini-pond-961/

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