Reti e aggregazioni immobiliari, aumentano le agenzie in Italia: nel 2019 sono oltre 46mila

Secondo il report di Gerardo Paterna i franchising sono cresciuti del 5.19%: Iconacasa rappresenta il 2% dei punti vendita.

Aumenta il numero di agenzie mentre si rafforza il sistema Franchising. È il quadro che emerge da “Reti e aggregazioni immobiliari 2019", il report realizzato da Gerardo Paterna che mette sotto la lente d'ingrandimento il mercato immobiliare italiano. 

Lo studio, elaborato in base ai dati raccolti da Infoimprese, siti web e addetti stampa dei network, prende in esame il numero complessivo di agenzie immobiliari sul territorio nazionale, le reti immobiliari di una certa rilevanza e rappresentative del mercato nazionale con l’inclusione delle agenzie operanti nel settore residenziale/turistico/prestige/impresa e infine anche le Multiple Listing Service (MLS).

Secondo l'analisi, nel 2019 le agenzie immobiliari in Italia hanno sfondato quota 46mila (per la precisione 46.323) con un aumento del 2,98% rispetto all'anno precedente, mentre il sistema franchising ha registrato una crescita quasi doppia: +5,19% con 5.174 agenzie.

L'incidenza dei franchising sul totale delle agenzie in Italia è arrivato all'11,16%, in aumento del 2,24% rispetto all'anno precedente. Le agenzie indipendenti, invece, rappresentano ancora la netta maggioranza e sono oltre 41mila (41.149, in aumento del 2,7%). Prosegue quindi il trend positivo che si registra ormai da 5 anni in cui agenzie immobiliari e franchising crescono seguendo il buona andamento delle compravendite che nel 2019 hanno toccato quota 590mila.

"Il sistema di franchising immobiliare continua a seguire, con una lieve differita, l'andamento del mercato delle compravendite - spiega Gerardo Paterna nel commento allo studio - Le aggregazioni possono giocare un ruolo chiave nella percezione dell'agente immobiliare da parte del mercato, ma necessitano di di coesione di metodo ed un incremento di visione e sperimentazione. Il settore è sempre frammentato - conclude Paterna - e bisognoso di progetti aggregativi con una visione di lungo periodo per poter competere in un mercato globalizzato".

A livello nazionale Iconacasa conferma la grande crescita degli ultimi anni col raggiungimento nel 2019 di quasi 100 punti vendita operativi: il nostro franchising entra ufficialmente nel report con rappresentando il 2% dei punti vendita sul territorio nazionale.

Leggi tutto...

La casa è il bene più importante: gli immobili degli italiani valgono 5 miliardi

Secondo il report "Gli Immobili in Italia" il 75% delle famiglie risiede in una casa di proprietà: quasi il 50% è concentrato al nord

Per gli italiani la casa resta sempre il bene più importante: è quanto emerge da "Gli Immobili in Italia", il report biennale realizzato da Agenzia delle Entrate e Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia. Lo studio, pubblicato su Il Sole 24 Ore, analizza i dati relativi al 2016 e scatta una fotografia del mercato residenziale del nostro Paese.

Dall'analisi spicca un dato: il 75,2% delle famiglie italiane risiede in una casa di proprietà per un valore complessivo, includendo anche le relative pertinenze, di 5.526 miliardi di euro. A tanto ammonta il valore delle abitazioni possedute da persone fisiche, mentre il valore complessivo del patrimonio abitativo supera i 6mila miliardi.

Quasi il 50% di questi immobili è concentrato nelle regioni del nord, mentre la restante metà è divisa tra centro, sud e isole. Il 34,2% delle case, parliamo di circa 19 milioni di unità, è adibito ad abitazione principale, a cui si somma un ulteriore 23,3% relativo alle pertinenze (cantine, soffitte, box o posti auto), circa 13,3 milioni di unità. Sono invece 6 i milioni di immobili che risultano affittati mentre altri 6 milioni sono quelli lasciati a disposizione. Circa il 2% del totale (1,2 milioni di unità) sono gli immobili concessi in uso gratuito a familiari o ad altri.

Leggi tutto...

Qualità della vita 2019, ecco dove si vive meglio: in testa si conferma Milano

La classifica de Il Sole 24 Ore premia il capoluogo lombardo: sul podio Bolzano, Trento e Aosta. Male le province del sud.

Milano ancora al top. Il capoluogo lombardo non solo continua a essere cuore pulsante del mercato immobiliare, ma si conferma anche come città dove si vive meglio in Italia: è questo il risultato di Qualità della vita 2019 la speciale classifica de Il Sole 24 Ore, giunta alla trentesima edizione, che analizza il tasso di benessere nelle città italiane.

Lo studio, quest'anno in versione ampliata, mette sotto i riflettori ben 90 indicatori divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettante componenti dello star bene. Le classifiche di tappa sono: "Ricchezza e consumi", "Affari e lavoro", "Ambiente e servizi", "Demografia e società", "Giustizia e sicurezza", "Cultura e tempo libero".

Dallo studio emergono tante conferme e alcune alcune sorprese. In testa, come anticipato, c'è Milano che conquista la vetta per il secondo anno consecutivo grazie soprattutto agli indicatori di "Affari e lavoro", "Ricchezza e consumi" e "Cultura e tempo libero". Dietro il capoluogo lombardo ci sono le piccole località dell’arco alpino che fin dalle prime edizioni hanno popolato i vertici della classifica: Bolzano, Trento e Aosta

A completare la top ten troviamo anche Trieste (5ª) e Treviso (8ª), Monza che sale di 17 posizioni fino alla sesta, Verona che ne guadagna sette e infine Venezia e Parma che salgono rispettivamente di 25 e 19 piazzamenti. Male, invece, alcune province del Mezzogiorno: in particolare Caltanissetta, che occupa l'ultimo posto per la quarta volta da quando esistono le rilevazioni, preceduta da Foggia (105 ) e Crotone (106).

Prestazioni positive, invece, di tutte le province delle grandi città da nord a sud: Roma, diciottesima, sale di tre posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. Napoli, pur essendo nella metà inferiore della classifica generale (81°), sale di 13 posizioni. Sulla stessa linea le performance di Cagliari, che fa un balzo di 24 posizioni (20°), Genova sale di 11 gradini (45°), Firenze di sette (15°) e Torino è 33esima (+ 5 sul 2018). Infine, Bari mette a segno un incremento di 10 posizioni, raggiungendo il 67° posto. 

 

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS