Sapori di Casa, in Puglia vince la semplicità: fave, cicorie e crostini di pane

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Per la prima ricetta della rubrica “Sapori di casa” non potevo che sceglierne una tipica della mia regione, la Puglia. Spesso si dice che i piatti più semplici siano i più buoni e questa ricetta ne è un esempio: a formare questo piatto sono solo due ingredienti poveri, le fave secche decorticate e le cicorie selvatiche, erbette spontanee dal sapore amarognolo, che insieme danno vita a un piatto rustico e saporito. Preparatelo con me e buona cucina a voi. 

Ingredienti per 4 persone: 

  • 500 g di Fave decorticate
  • 1 kg di cicorie selvatiche
  • Sedano, carote, cipolla q.b.
  • 3 pomodorini
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale
  • Pepe

Procedimento

Per prima cosa dovrete reidratare le fave mettendole in ammollo in una ciotola con abbondante acqua fredda per circa 12 ore (potete metterle la sera per poi cuocerle il giorno dopo). Il giorno dopo scolate le fave e sciacquatele sotto l'acqua corrente.

In pentola versate un giro d’olio, aggiungete il sedano, le carote e la cipolla tagliati finemente, i pomodori e fate rosolare. Aggiungete le fave, coprite con acqua e lasciate cuocere, a fuoco basso, per circa 1 ora aggiungendo, se necessario, dell’acqua calda nel caso si asciugassero.

Nel frattempo lavate bene le cicorie sotto l’acqua corrente e pulitele. Sbollentatele  velocemente nell’acqua bollente salata per qualche minuto. Appena saranno ben tenere, scolatele e tenete da parte. 

Intanto le fave avranno terminato la cottura: saranno pronte quando, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, si sfalderanno facilmente (io le frullate con il minipimer per ottenere una crema più liscia). Condite il tutto con un filo d’olio extravergine d'oliva e servite le fave e cicorie accompagnandole con dei crostini di pane e il peperoncino.

 

Giulia De Nisi

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Mercato residenziale: analisi e previsioni dei prezzi per il 2024

Secondo un'analisi condotta da Arcano Research si prevede un aumento dei prezzi delle abitazioni compreso tra l'1% e il 5% annuo

Il mercato residenziale italiano si prepara a un periodo di stabilità e crescita graduale, secondo un'analisi condotta da Arcano Research, una società di ricerca di recente introduzione nel panorama italiano. Gli esperti prevedono un aumento dei prezzi delle abitazioni compreso tra l'1% e il 5% annuo, sostenuto dalla ripresa della domanda, dalla capacità di acquisto delle famiglie e da un'offerta destinata a rimanere contenuta nonostante la ripresa dell'attività edilizia.

A differenza di altri Paesi europei, l'Italia registra un basso numero di nuove abitazioni costruite, nonostante l'aumento dei permessi. Questa circostanza contribuisce a contenere l'incremento dei costi delle materie prime, solitamente oneroso per l'industria edilizia. Ignacio de la Torre, capo economista di Arcano Partners, evidenzia segnali positivi di ripresa sia nel sentiment del settore edilizio che nell'attività, prevedendo un aumento dei nuovi cantieri nei prossimi dodici mesi, sebbene non sufficiente a colmare il divario con altri Paesi europei.

Secondo l'analisi a lungo termine di Arcano, i prezzi delle abitazioni tendono a seguire l'andamento dei salari e la crescita nominale del Pil, con l'Italia ben posizionata per colmare il divario con il resto dell'Europa. Tuttavia, le sfide nel medio periodo includono la gestione delle finanze pubbliche e il mercato del lavoro, per i quali sono necessarie ulteriori riforme strutturali per allineare l'Italia ai Paesi a reddito pro-capite elevato.

Nel breve termine, Arcano Research prevede un rallentamento della crescita economica, ma non significativo. L'Italia si presenta in una posizione favorevole rispetto ad altri Paesi come la Germania, grazie a una minore esposizione alla debolezza della Cina e a una maggiore incidenza di settori robusti come il turismo.

Il motore della crescita nel medio periodo sarà rappresentato dai consumi privati, con le famiglie in grado di spendere di più grazie ai risparmi accumulati durante la pandemia e al recupero parziale del potere di acquisto, previsto per superare l'inflazione nel 2024. La ricerca di Arcano sottolinea che il costo del lavoro in Italia, adeguato alla produttività, rimane competitivo, offrendo ampi margini di crescita in termini di offerta di lavoro, a condizione che vengano attuate le necessarie riforme strutturali.

 

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