Catasto, aumentano gli immobili: in Italia sono oltre 75 milioni

L'osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati del 2018: la rendita è di circa 37 miliardi.

Cresce sempre di più il numero di immobili italiani. A fare un calcolo degli edifici censiti nelle banche dati del Catasto italiano è l'Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate che ha pubblicato i dati relativi al 2018. Il rapporto è stato pubblicato sul quotidiano economico Il Sole 24 Ore.

Secondo il rapporto gli immobili censiti sono 75,5 milioni, di cui 65 milioni nelle categorie ordinarie e speciali, con una rendita attribuita pari a 37,4 miliardi. Oltre 60milioni di unità sono di proprietà delle persone fisiche, per una rendita complessiva di 22,8 miliardi, il 61% del totale. L’aumento dello stock è pari allo 0,6%, circa 400mila unità in più rispetto al 2017, mentre l'incremento della rendita è in linea con l'anno precedente (+0,5% rispetto a +0,4% del 2017).

Aumentano anche nel 2018 le cosiddette “unità collabenti”, vale a dire gli immobili ridotti in ruderi a causa del loro accentuato livello di degrado. Lo segnala Confedilizia: "Nel 2018, il numero di questi immobili, inquadrati nella categoria catastale F2, è cresciuto del 5,3% rispetto al 2017. Ma il dato più eclatante – sottolinea l’associazione – è quello che mette a confronto il periodo pre e post Imu: rispetto al 2011, gli immobili ridotti alla condizione di ruderi sono raddoppiati, passando da 278.121 a 548.148 (+ 97%)".

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Acquisti dall'estero, il mercato non decolla: le migliori restano Puglia, Toscana e Lazio

Secondo Scenari Immobiliari, cala il numero di famiglie che acquistano: il maggior numero arriva da Germania e Russia.

Puglia, Lazio e Toscana. Sono queste le regioni italiane preferite dagli stranieri per acquistare un immobile. Il dato emerge da uno studio di Scenari Immobiliari i cui dati sono stati analizzati e pubblicati da Il Sole 24 Ore.

Nel 2018 sono state circa 7400 le famiglie straniere che hanno acquistato una casa nel Belpaese: un numero in calo rispetto all'anno precedente (8.200 nel 2017) ma comunque il doppio rispetto a dieci anni fa. La regione che è cresciuta di più è la Sicilia che dal 2% del 2010 è passati al 15% dello scorso anno.

Ma da dove vengono i facoltosi imprenditori o le famiglie straniere che scelgono l'Italia per acquistare un immobile? La fetta più grande arriva dalla Germania che, seppur in calo, (45% rispetto al 53% del 2017) è nettamente superiore alla quota proveniente dalla Russia (15%) Stati Uniti (14%) e Regno Unito (10%). In fondo a questa speciale classifica ci sono Francia (5%) e Svizzera (2%).

A calare è anche l’investimento medio, da 530mila euro a 470mila euro. Secondo i principali operatori del settore, i clienti stranieri cercano casa soprattutto sul Lago di Como, sul Lago Maggiore e a Porto Cervo mentre tra le grandi città spiccano Firenze, Milano e Roma. 

Si tratta quindi di un mercato che non riesce a decollare e, anzi, mostra i primi segni negativi nonostante la "flat tax" del 2017 (l’imposta fissa di 100mila euro l’anno pagata da uno straniero che si trasferisce in Italia o da un italiano che torna, da non scambiare con quella attualmente in discussione) che evidentemente non ha portato gli effetti sperati. 

Pesa molto di più, ma in negativo, la concorrenza fiscale di altri Paesi europei, primi fra tutti il Portogallo e soprattutto Cipro che, oltre a una tassazione agevolata, offrono anche la cittadinanza, attirando quindi non solo ed esclusivamente potenziali clienti del settore del lusso.

 

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Prezzi delle case, Italia ferma ma l'Europa corre: +4,2% nell'ultimo trimestre 2018

Nel quarto trimestre 2018 il nostro è l'unico Paese dell’area Euro in cui il prezzo delle case sia sceso rispetto all’anno precedente.

L'Italia arretra mentre (quasi) tutta l'Europa corre. È il quadro che emerge da Eurostat che attraverso L’Home Price Index ha misurato i cambiamenti di prezzo degli immobili residenziali, sia nuovi che esistenti. Il dato è sconfortante: nel quarto trimestre 2018 il nostro è l'unico Paese dell’area Euro in cui il prezzo delle case sia sceso rispetto all’anno precedente.

In Italia, infatti, il calo dei prezzi dell'immobiliare si è attestato al -0.6% nel quarto trimestre 2018 (l'unico tra i 28 dell'Unione) e un calo trimestre su trimestre del -0,2%. Come anticipato, in Europa la situazione è ben diversa. Nel quarto trimestre 2018 i prezzi delle case nell'Eurozona sono saliti del +4,2% e del +0,7% su trimestre. 

Su base annua i prezzi delle case si sono si sono letteralmente impennati in Slovenia (+18,2%), Lettonia (+11,8%) e Repubblica ceca (+9,9%), ma molto bene sono andate anche Portogallo (+9,3%) e Ungheria (+8,9%). La crescita minore, invece, è stata registrata in Svezia (appena +0.6%) Cipro e Finlandia (+1,6%).

Nel calcolo trimestre su trimestre, invece, gli aumenti maggiori si sono visti sempre in Slovenia (+6,5%) e Lettonia (+4,3%) e poi a Malta (+3,8%), mentre tra i peggiori l'Italia è in buona compagnia: in negativo ci sono anche Danimarca (-1,7%), Belgio (-0,5%) e Gran Bretagna (-0,4%).

 

 
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