Mutui e surroghe, a settembre la domanda riprende a crescere: +1%

La rilevazione mensile di Crif registra un cambio di passo per le richieste di finanziamenti finalizzati all'acquisto di abitzioni.

A settembre ripartono i mutui. Secondo l'ultima rilevazione di Crif, azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie, il mese scorso ha segnato una vera e propria svolta per quanto riguarda le richieste di finanziamenti e surroghe, con un aumento dell'1% rispetto allo stesso periodo del 2018.

"Difficile dire se si tratti di un segnale episodico o prodromico di un nuovo scenario ma, indubbiamente – si legge in una nota di Crif riportata su Il Sole 24 Ore – rappresenta un elemento positivo per il mercato dopo una fase di perdurante debolezza. Le prossime rilevazioni ci diranno anche quanto la dinamica complessiva sarà stata influenzata da una ripresa dei mutui di sostituzione" 

L’importo medio richiesto si è attestato a 133.315 euro registrando un incremento del +4,7% rispetto al corrispondente periodo del 2018. In termini assoluti si tratta del valore più elevato fatto registrare dopo il picco del giugno 2012, quando la media dei mutui richiesti era risultata pari a 133.760 euro. La durata dei piani di rimborso è compresa tra i 16 e i 20 anni anche se in diminuzione di un punto percentuale rispetto al corrispondente periodo del 2018.

Relativamente alla distribuzione delle richieste per fasce di importo, nel mese di settembre le preferenze degli italiani si sono concentrate prevalentemente nella classe compresa tra 100 e 150mila euro, con una quota pari al 29,5% del totale. Le richieste di importo inferiore ai 75mila euro, in cui tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, rappresentano invece poco meno di un quarto del totale.

 
 
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Mutui verdi: l'Italia guida l'Europa che punta ai finanziamenti "green"

Secondo l'European Mortgage Federation, il nostro Paese vanta il maggior numero di banche che offrono finanziamenti "green".

Anche l'Italia in prima fila nella corsa ai cosiddetti "mutui verdi", i finanziamenti ipotecari concessi con condizioni vantaggiosi a fronte di un miglioramento dell’efficienza energetica dello stabile. A certificarlo è l’Emf (European mortgage federation) che in una recente conferenza a Venezia ha tracciato il punto della situazione del progetto europeo chiamato Energy Efficient Mortage Plan, progetto che punta a creare a livello comunitario un mercato dei mutui green.

A darne notizia è Il Sole 24 Ore dove si legge che il nostro Paese è tra i capofila, sia a livello di partecipazione delle banche sia come prodotti già sbarcati sul mercato. Secondo gli ultimi dati del report "Hypostat 2019", infatti, su un totale di 47 banche coinvolte nel progetto a livello continentale, il nostro Paese è in testa con 10 istituti.

Le banche coinvolte sono Banco Bpm, Bnl-Bnp Paribas, Bper Banca, Cassa Centrale-Credito cooperativo italiano, Crédit Agricole-Cariparma, Friulovest Banca, Monte dei Paschi, la filiale italiana di Société Générale, UniCredit,Volksbank Alto Adige. In questa speciale classifica l'Italia è seguita dal Belgio con 8 istituti, Francia e Germania con 4 a testa e via via gli altri.

In Europa sono almeno 30 prodotti già disponibili che rispondono ai criteri, che si tratti di mutui o prestiti, rivolti a famiglie, imprese o condomini. La speranza è che questo segmento dei finanziamenti possa trainare le richieste di mutui che stanno rallentando nonostante i livello record raggiunti dai tassi, le recenti misure della Bce e i prezzi delle case che in Italia continuano a non crescere.
 
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Prestiti per ristrutturare e arredare casa: a inizio 2019 richieste in aumento del 3%

Solo nel 2018 gli italiani hanno ottenuto 1,8 miliardi di finanziamenti per lavori nella propria abitazione 

Sempre più italiani ricorrono al prestito personale per arredare o ristrutturare casa. È quanto risulta da uno studio congiunto realizzato da Facile.it e Prestiti.it che hanno analizzato oltre 70mila pratiche che sono state presentate nel primo trimestre del 2019: 1 intervistato su tre ha ammesso di aver chiesto un finanziamento per lavori nella propria abitazione, una percentuale pari al 32%, in aumento rispetto al 29% di fine 2018. Di questi il 7% è dedicato unicamente all'arredamento.

Il dato, però, non deve sorprendere. Secondo i dati dell'Osservatorio Compass, già nel 2018 gli italiani hanno preso in prestito mediamente 2.536 euro l’anno per un totale di 1,8 miliardi di euro di finanziamenti esclusivamente per la propria casa. Le spese per l’arredamento superano quindi quelle nel settore dell’elettronica (pari a 1,2 miliardi) ma restano alle spalle di quelle per l’auto, saldamente al primo posto, per la l'indebitamento è di oltre 16,8 miliardi di euro. 

A questo aumento contribuiscono sicuramente tassi dei prestiti online decisamente favorevoli: quest'ultimi infatti variano a seconda della finalità indicata e sono più bassi se l'obiettivo è ristrutturare o arredare casa: considerando un Taeg medio online pari al 7,4%, i tassi di interesse applicati per questo obiettivo risultano essere tra i più bassi, intorno al 5,5%. Mediamente a chiedere un prestito sono soprattutto gli ultra quarantenni, mentre una richiesta su tre arriva dagli under 35. 

Quali sono le regioni dove si chiedono più prestiti per l'arredamento della casa? In testa ci sono le regioni del sud, come Campania, Calabria e Sicilia (29,8%). Gli importi medi più alti sono stati registrati in Piemonte (19.812 euro), Sardegna (19.553 euro) e Lombardia (19.178 euro); nelle richieste di finanziamento per l'acquisto di arredamento, invece, i valori medi più elevati sono stati rilevati in Abruzzo (10.703 euro), Lazio (10.199 euro) e Veneto (9.855 euro).

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