Antonio Bellomo: carisma ed entusiasmo al servizio di Iconacasa

Siamo a Modugno per incontrare un Area Manager e pluriaffiliato Iconacasa di cui tanto bene si sta parlando. Di lui conosciamo già tante cose, pregi e difetti che l’hanno reso unico e riconoscibile; sappiamo della sua grande passione per il calcio, vissuto in maniera viscerale sia in veste di tifoso bianconero che di giocatore amatoriale; conosciamo la sua voglia incontenibile di crescere e far crescere, ambizione e carica al servizio di Iconacasa e a supporto del suo staff; sappiamo del velo scaramantico che avvolge le sue abitudini, i suoi vezzi; abbiamo sentito parlare della sua ossessione per i numeri, le statistiche e l’ordine, ogni numero ha il suo significato, ogni giorno ha il suo perché, ogni dato va analizzato e commentato, ogni cosa deve avere il suo posto.

Entriamo nel suo ufficio e veniamo accolti da uno staff cordiale e sorridente, preso dalle tante attività da svolgere. Nell’attesa che Antonio termini una trattativa scambiamo due chiacchiere con i suoi ragazzi; quello che ci rimane è l’immagine di un titolare eclettico e travolgente, un uomo ambizioso e insaziabile; tutti i suoi collaboratori stravedono per lui! Finalmente (per noi) congeda i clienti e ci accoglie con un sorriso che illumina l’ufficio e un buongiorno che hanno sentito anche nel paese limitrofo; la stretta di mano energica e il modo di farci accomodare nella sua sala ci fa sentire subito a casa. Scusandosi per l’attesa, aggiunge alle sue peculiarità il suo essere prolisso. 

Antonio Bellomo, barese classe ’89, di te sappiamo molto, ma abbiamo la sensazione che c’è ancora molto che non conosciamo. Parlaci di te.
Tutto quello che sapete è vero, e questo non posso negarlo! È vero anche che c’è un Antonio che poche persone conoscono; un Antonio meticoloso e razionale, paziente e calmo, soprattutto nel lavoro; per me c’è il momento giusto per fare le cose, ogni attività ha i suoi tempi e i suoi spazi, ogni azione va programmata e preparata nel dettaglio, nulla va lasciato al caso. Molti si fermano alla prima impressione, sicuramente parziale e non calzante per la persona che sono.

Il tuo percorso è ricco di successi: ben 6 agenzie operative, un team di 30 collaboratori, tante vittorie e trofei; svelaci il tuo segreto.
Nessun segreto. Valori importanti, testa bassa e pedalare ogni giorno più forte. A me piace usare metafore calcistiche quindi l’esempio che mi viene in mente per rendere l’idea è il Real Madrid – non uso la mia cara Juventus per non sembrare troppo di parte -. Il Real non vince solo perché ha in squadra Cristiano Ronaldo o Luka Modric; vince perché ha dei forti valori e credere in questi valori genera un grande attaccamento alla maglia per tutta la squadra; dal magazziniere al presidente, nessuno escluso, con dedizione ed entusiasmo e senza risparmiarsi inseguono incessantemente il traguardo massimo. Con il mio team discutiamo quotidianamente dei valori Iconacasa, curiosità intellettuale per crescere come persone e professionisti, fiducia e lealtà nei rapporti di squadra, passione per quello che facciamo, coraggio per andare oltre i nostri limiti. E poi c’è l’entusiasmo. Per me, che vivo il mio lavoro con passione, è l’ingrediente fondamentale; un sorriso illumina la giornata e ti fa affrontare ogni ostacolo con la massima carica, fa volare il tempo e rende l’ambiente di lavoro sereno e positivo. Questo è quello che cerco di trasmettere ai miei ragazzi.

Cosa ti porta in Iconacasa e come hai vissuto il cambiamento?
Questa domanda mi puzza di tranello! Non vi dirò di quanto odio i cambiamenti e del mio personalissimo motto sulle cose da sostituire (ride ndr). A parte gli scherzi sono una persona restia ai cambiamenti e tendo a conservare tutto e per questo vengo preso in giro dai miei soci; a differenza di tante altre occasioni, l’ingresso in Iconacasa è stato fortemente voluto e per nulla traumatico. Sposare un’azienda con gli stessi valori perseguiti dal mio gruppo è stata la naturale conseguenza della nostra crescita professionale. 

Qual è il tuo motto?
Senza entusiasmo non si è mai compiuto nulla di grande.

Fai parte del Gruppo Sviluppo Iconacasa e sei un riferimento in Puglia per la rete. Come vedi il futuro di Iconacasa nella tua regione?
L’unica rete che parte dal sud e cresce a ritmi così sostenuti non può che far bene. Sicuramente la Puglia dovrà continuare ad essere roccaforte ed esempio per tutta la rete; far parte del Gruppo Sviluppo è un onore, essere un Area Manager uno stimolo a fare sempre meglio; nella nostra regione continueremo a dare il meglio di noi stessi per mantenere alto lo standard qualitativo ed essere sempre l’espressione dei valori e della vision aziendale.

E nel tuo futuro cosa vedi?
Come ampiamente discusso in precedenza ho la fissa dei numeri, ogni numero ha un significato e il 10 per me vale più di ogni altro numero, quindi 10 agenzie! Nell’ottica di sviluppo e potenziamento della rete il mio gruppo sarà concentrato nel triennio 2018 – 2020 sul consolidamento e sulla crescita sana e costante con un obiettivo ben preciso: il benessere condiviso.

Lunga e intensa, esilarante e sorprendente, l’intervista giunge al termine. È arrivata a conclusione anche la giornata lavorativa e rimaniamo ad osservare i rituali che accompagnano la chiusura dell’ufficio, dal giro di controllo delle scrivanie per verificare l’ordine e l’esatta disposizione di penne, matite e colori nei portapenne, al singolare ordine di spegnimento delle luci, dal “posso?” che anticipa la frase che sintetizza la giornata lavorativa alla vigorosa stretta di mano ad ogni componente dello staff prima di congedarli.

Questo incontro ci ha arricchiti; abbiamo conosciuto meglio una persona forte, un uomo carismatico, un imprenditore di successo, un folle che non si pone limiti. Sulla follia dell’essere sempre ottimista, sulla voglia di superare ogni limite e sulla fiducia incondizionata nei propri mezzi e nel proprio team si erge il successo di Antonio Bellomo.

Da queste parti siamo in buone mani!

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Entusiamo e visione, gioia e determinazione: il futuro della Campania è Valerio Cocorullo

Quando si parla di Napoli si pensa subito al mare, al Vesuvio e alla buona cucina. Quello che ha colpito noi, invece, è il sorriso delle persone. Siamo a Giugliano in Campania, nell'entroterra partenopeo per conoscere meglio il portabandiera campano Iconacasa.

Parlavamo di sorrisi perché, in un freddo pomeriggio di febbraio, siamo stati accolti con calore e gioia, con lo stesso sorriso che abbiamo visto sulle facce dei passanti per strada e sui volti degli avventori del bar del paese mentre gustavamo l'immancabile caffè di benvenuto.

Torniamo in Via Oasi Sacro Cuore, da fuori vediamo un ufficio impeccabile che brulica di persone: entriamo e ritroviamo il sorriso, ormai segno distintivo, sia sui volti dello staff che su quelli dei clienti in un locale grande che profuma ancora di nuovo. Con l'ingresso in Iconocasa, Valerio ha voluto cambiare location per rendere sempre più confortevole l'esperienza del cliente e più efficiente l'operatività del suo team. Due chiacchiere con i suoi ragazzi prima di accomodarci nel suo ufficio per completare l'intervista.

Valerio Cocorullo, 33 anni, napoletano doc, ami il calcio e il tuo lavoro. Raccontaci qualcosa che non sappiamo di te!
Precisiamo subito che i 33 (anni, ndr) li tocco a maggio, quindi per ora sono 32! Ho iniziato questo lavoro nel giugno del 2006, dopo aver lasciato la facoltà di Architettura e dopo aver fatto altri lavori senza trovare qualcosa che mi coinvolgesse a pieno. Con l'immobiliare è stato amore a prima vista, ho capito sin da subito di aver trovato la mia dimensione. Essere parte integrante della realizzazione dei sogni delle famiglie che vendono o comprano casa mi ha affascinato sin dal primo giorno... e mi affascina tutt'oggi.

Ho iniziato dal basso, macinando chilometri e conoscendo persone per strada, man mano che raggiungevo obiettivi imparavo e crescevo professionalmente fino a diventare responsabile dell'ufficio in cui lavoravo nel 2010, all'età di 25 anni. Ci sono voluti 9 mesi esatti per maturare l'idea di fare il grande salto e aprirmi un'agenzia immobiliare tutta mie. Era il 2011, la crisi immobiliare era nel suo momento più buio ma io ero sicuro di poter affrontare ogni avversità. I motivi e gli stimoli che avevo sarebbero stati più forti di ogni ostacolo. Se sono qui a parlarne penso di aver vinto la battaglia (ride, ndr).

Quando non sono in ufficio mi divido tra le mie due più grandi passioni: la famiglia e il calcio. Sono sposato da due anni e padre da uno: la famiglia è il rifugio dopo una giornata intensa di lavoro, il miglior modo per trascorrere il tempo libero. Dopo la famiglia c'è il calcio, vissuto da presidente e allenatore con il mio tanto amato Atletico San Lorenzo. E per concludere, da buon napoletano, tifo e seguo il Napoli sperando che sia l'anno giusto per rivivere quelle emozioni che ci mancano dai tempi di Maradona (ride e si lascia andare o più di un gesto scaramantico).

Tornando al mondo del lavoro, come hai conosciuto Iconacasa e cosa ti ha convinto ad abbracciare il progetto?
Ho conosciuto Iconacasa ad un corso di formazione gratuito per agenti immobiliari organizzato e offerto do loro. Era il 7 novembre del 2016 quando rimasi folgorato dal loro contagioso entusiasmo e dall'ambizioso progetto di sviluppo. Da subito in me è nata lo voglia di conoscere meglio l'azienda e farne pane, far parte di qualcosa di grande. Il mese dopo, il 21 dicembre, sono stato ospite del Christmas Gala. Il calore e l'entusiasmo erano contagiosi e non ci ho pensato due volte a firmare il mio contratto di franchising, tra la gioia e lo stupore tanto loro che mio! La presidenza mi è stata vicina dal primo giorno mettendomi a disposizione ogni strumento e tutti i servizi per mettermi nelle condizioni di poter dare il massimo. Le stesse emozioni le ho riprovate al Christmas Gala dell'anno successivo: non ero più ospite ma parte integrante della famiglia Iconacasa. Questa volta però firmavo il contratto per un secondo ufficio: Napoli Fuorigrotta.

Secondo te quali sono le cose più importanti in un'agenzia immobiliare di successo?
Preparazione, professionalità, lealtà e tanta, ma tanta passione per questo lavoro.

Qual é il tuo motto?
Con noi ti senti a casa

Sei il pioniere dello Campania, come ti senti e cosa pensi dello sviluppo dello regione?
È un onore ma anche una grande responsabilità. Iconacasa ho riposto in me piena fiducia e non ci può essere cosa più stimolante che dimostrare che tale fiducia e ben riposta. Diventare Area Manager della mia cara Campania é motivo di orgoglio e sprone a trasmettere a chi mi accompagnerà nella crescita i valori aziendali, la mission e la vision che rendono unica Iconacasa. Non sarà sarà facile, ma anche grazie al supporlo del franchisor, lo sviluppo capillare e sano avverrà già nel medio termine.

Cosa c'è nel tuo futuro e in quello di Iconacasa in Campania?
Personalmente ho l'obiettivo di crescere come imprenditore, sfruttando le opportunità che mi si presenteranno lungo il percorso e diventare una figura chiave in azienda. Iconacasa ha tutto per crescere esponenzialmente, sia in Campania che in Italia. Il futuro è nostro!

Finisce così l'intervista. Dopo i saluti e i tanti sorrisi che scaldano il cuore, ci rimettiamo in viaggio con la ferma convinzione di avere un grande punto di riferimento anche in Campania. Torniamo a casa arricchiti e con uno spirito nuovo, rientriamo con la voglia sa e l'entusiasmo contagioso di Valerio e la consapevolezza che Iconacasa è sulla giusta strada, convinti anche noi che il futuro sarà nostro!

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Nuovo sistema di ricerca e tagging: Antonio Tatoli racconta il nuovo portale

Evoluzione e innovazione. Iconadata è il volto 2.0 di Iconacasa, sempre improntato alla ricerca del sistema più avanzato ma anche più semplice per mettere in contatto l’azienda con il cliente. Il 2019 sarà l’anno della svolta con il lancio del nuovo portale: abbiamo incontrato Antonio Tatoli, il direttore di Iconadata, per raccontarvi in anteprima alcune novità.

Come è nata Iconadata? Perché hai accettato questa sfida?
“Ho avuto la fortuna di essere coinvolto fin dall’inizio nel progetto, il ‘T con zero’, quando tutto era una solo un’idea e si sentiva la responsabilità di dargli una forma, un nome, un logo. Ho accettato la sfida perché ho avuto fin da subito una sensazione positiva, trasmessa dai presidenti e dall’intero gruppo sviluppo.  Vedere nei loro occhi la passione, la voglia di far bene e l’immensa determinazione di far unico questo progetto, insieme a tutti i plus di un team vincente, ci ha entusiasmato come non mai”.

Il gestionale può essere considerato rivoluzionario. Spiegaci perché
“In tutti i progetti informatici la parte più difficile del lavoro è quella iniziale, di analisi dei requisiti e progettazione dell’applicazione. L’approccio è stato il seguente: “Devo diventare un agente immobiliare e capire, dall’interno, cosa realmente è utile al mio lavoro”. È stato un percorso duro, però fondamentale per rendere uno strumento informatico non solo efficiente ed indispensabile per il quotidiano ma che consentisse con pochi click di far tutto e potenziasse, con i vari moduli di business intelligence, il controllo e l’andamento degli affari. Crediamo di aver realizzato qualcosa di unico, ma sappiamo già dove migliorare e cosa fare nel futuro”.   

Cosa dobbiamo aspettarci sul nuovo portale Iconacasa?
“Il lancio del primo portale nel 2013 fu un successo, sia nel design sia nella semplicità di utilizzo. Abbiamo lavorato al nuovo portale affinché rispecchiasse maggiormente l’anima dell’azienda, neo spa, e la propria evoluzione di franchising immobiliare attivo su tutto il territorio nazionale. Abbiamo ripensato ex novo il sistema di ricerca della soluzione dedicato al cliente, fino al tagging personale degli immobili. Crediamo che i clienti preferiscano usare i nostri servizi perché li riterranno utili per restare sempre a stretto contatto con i nostri consulenti. Gli affiliati potranno interagire con i propri clienti direttamente tramite app e risparmiare molto tempo nella organizzazione e gestione del proprio sogno e progetto di casa”.

Immaginiamo, però, che non sia finita qui. Cosa avete in serbo per il futuro?
“Durante il lavoro di questi anni abbiamo collezionato tantissime idee estremamente innovative, sia per gli affiliati che per i clienti. Vorremmo realizzarle tutte perché ognuna di essa rappresenta un tassello aggiuntivo nel raggiungimento della nostra mission. Alcune di esse comportano ingenti investimenti e risorse in R&D, ma siamo certi che ci porteranno ai vertici delle soluzioni dedicate al mondo immobiliare: realtà aumentata e rappresentazione olografica ne saranno l’essenza. Non possiamo svelarvi nulla di più, ma l’effetto “wow” sarà una certezza: wow or nothing”

Idee chiare e una visione del futuro ambiziosa. Questo è Antonio Tatoli, questa è Iconadata. Programmazione e innovazione non a caso sono caratteristiche fondamentali nel piano di sviluppo di qualsiasi azienda. In attesa di svelare il nuovo portale, siamo sicuri che il futuro tecnologico di Iconacasa sia in ottime mani.

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