Mutui ipotecari in aumento: +9% nel 2018. Tassi al minimo storico

Secondo il Rapporto Immobiliare di Agenzie delle Entrate e Abi, aumenta il capitale finanziato mentre il tasso medio è del 2,17%

Almeno una casa su due viene acquistata con un mutuo. A dirlo è il Rapporto Immobiliare 2019 dedicato al residenziale e preparato da Agenzie delle Entrate e Associazione bancaria italiana (Abi) che analizza volumi, capitali erogati e tasso medio dei mutui registrato nel corso del 2018. 

Sono circa 283 mila gli acquisti di abitazioni assistite da mutuo ipotecario con un aumento rispetto all'anno precedente dell’8,8%. Analizzando le varie aree del paese, i maggiori incrementi si osservano nel Nord-Est e nel Centro,+12,3% e +10,5%, rispettivamente, con un’ incidenza che sfiora il 55% per il Nord Est ed è del 53,2% al Centro. Una variazione sostenuta si osserva anche nelle Isole (+9,1%) mentre il recupero è del 6,4% per il Nord Ovest e del 7,3% per il Sud.

A favorire la ripresa dei volumi scambiati hanno contribuito due fattori in particolare: da una parte la flessione dei prezzi delle case, dall'altro il livello particolarmente modesto dei tassi di interesse. Questi dati hanno permesso di aumentare la capacità delle famiglie italiane di accedere al finanziamento bancario per l’acquisto della propria abitazione. Anche il "Loan to Value", cioè il rapporto tra l’ammontare dei nuovi mutui residenziali erogati dalle banche e il valore dell’immobile oggetto dell’acquisto analizzato in un rapporto di Bankitalia, risulta in crescita dal valore minimo del 55,0% nel 2013 al 74,3% di fine 2018.

Nel 2018 il capitale complessivo finanziato è di 35,7 miliardi di euro, in aumento del 9% (circa 3 miliardi in più). I rialzi sono diffusi in tutto il Paese con percentuali che oscillano tra il 13% del Nord Est e il 5,9% del Nord Ovest. Il capitale unitario per un’abitazione ipoteca risulta stabile al livello riscontrato nel 2017. A livello nazionale il valore medio è di circa 126 mila euro, raggiunge i 130 mila euro medi unitari al Nord Ovest ed è minimo a 108 mila euro nelle Isole. 

Parlando invece di tassi, quello medio applicato alle erogazioni per acquisto di abitazioni nel 2018 diminuisce ancora di 0,22 punti percentuali portandosi così al 2,17%: si tratta di un nuovo, ennesimo minimo storico. I tassi medi più elevati sono nelle regioni del Sud (2,34%) e nelle Isole (2,25%), mentre i tassi più bassi, poco sopra il 2%, si registrano nelle regioni del Nord (2,04% al Nord Est e 2,08% al Nord Ovest). La durata media del mutuo16 è sostanzialmente ferma a 22,9 anni e risulta analoga tra le aree del paese. Cala quindi anche la rata media: 585 euro mensili, in diminuzione del 2,1% rispetto al 2017.

 

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Dichiarazione dei redditi 2019: ecco le detrazioni per l'immobiliare

Il 23 luglio scade il termine per presentare il modello 730: diverse le spese sostenute per la casa che possono essere detratte.

È ufficialmente partita la stagione della dichiarazione dei redditi, uno degli adempimenti obbligatori per i contribuenti, lavoratori dipendenti, pensionati e non solo. Entro il prossimo 23 luglio, quindi, milioni di italiani dovranno presentare il proprio modello 730 all'Agenzia Immobiliare. 

Anche quest'anno sarà possibile detrarre le spese sostenute a vario titolo per la casa: può essere quindi utile tenere a mente alcune normative e detrazioni che riguardano il mondo dell'immobiliare. Eccone alcune secondo il portale Idealista.it

Affitto di casa Anche quest'anno sarà possibile detrarre dal modello 730 l'affitto della casa. I contribuenti possono indicare le spese da portare in detrazione nel rigo E71-E72 del modello inserendo i dati della locazione, degli inquilini e la tipologia contrattuale.

Agenzie immobiliari immobiliare Possibile anche detrarre dal modello 730 le provvigioni pagate all'agenzia immobiliare. I compensi pagati sono detraibili nella misura del 19%, su un importo massimo di 1000 euro.

Mutuo Anche nel 2019 chi sta pagando un mutuo ha la possibilità di detrarre il 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori, con un tetto massimo di 4 mila euro.

Risparmio energetico e ristrutturazione È ammessa anche la detrazione per le spese di risparmio energetico o per i lavori di ristrutturazione eseguite sul proprio immobile nel corso dell'anno di imposta 2018. 

Bonus verde Nel modello 730 di quest'anno è possibile effettuare le detrazioni del 36% delle spese sostenute per la sistemazione di aree verdi scoperte di pertinenza di unità immobiliari, quali giardini, terrazzi, balconi, privati e condominiali.

Cedolare secca Chi affitta un immobile e decide di optare per il regime alternativo della cedolare secca deve indicarlo nel modello 730 2019. 

Immobile ristrutturato All'acquirente o all'assegnatario di un immobile oggetto di un lavoro di ristrutturazione spetta una detrazione pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’immobile. 

Bonus mobili Anche per il 2019 sarà possibile detrarre nel modello 730 le spese sostenute per il bonus mobili ed elettrodomestici, sempre e quando l'acquisto sia destinato a un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione.

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Affitti e locazioni: ecco il nuovo modello RLI

Dal 20 maggio sarà obbligatorio utilizzare esclusivamente il nuovo modello preparato dall'Agenzia delle Entrate.

Affitti e locazioni, arriva una piccola rivoluzione. A partire dal 20 maggio diventerà infatti obbligatorio utilizzare esclusivamente il nuovo modello RLI necessario per la registrazione dei contratti di locazione e affitto di immobili e per gli adempimenti successivi.

Il via liberà è arrivato dall'Agenzia delle Entrate con provvedimento 64442 del 19 marzo 2019. Il nuovo modello sostituisce il precedente RLI risalente al 2017. Dal 20 marzo al 19 maggio 2019 ci sarà un periodo di "transizione" in cui varanno accettati sia il vecchio che il nuovo modello.

Il modello RLI è utilizzato per richiedere la registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili ed eventuali proroghe, cessioni, subentri e risoluzioni con il calcolo delle relative imposte e di eventuali interessi e sanzioni, nonché per l’esercizio dell’opzione o della revoca della cedolare secca e per effettuare i seguenti adempimenti:

  • Comunicazione dei dati catastali 
  • Opzione per il regime della cedolare secca
  • Coontestuale registrazione dei contratti di affitto dei terreni e degli annessi “titoli PAC”;
  • Registrazione dei contratti di locazione con previsione di canoni differenti per le diverse annualità;
  • Registrazione dei contratti di locazione a tempo indeterminato;
  • Ravvedimento operoso;
  • Gestione della comunicazione della risoluzione o proroga tardiva in caso di cedolare secca;
  • Registrazione dei contratti di locazione di pertinenze concesse con atto separato rispetto all’immobile principale.

Il modello è composto da

  • quadro A “Dati generali”, nel quale sono contenuti i dati utili alla registrazione del contratto, la sezione dedicata agli adempimenti successivi, i dati del richiedente e la sezione riservata alla presentazione in via telematica;
  • quadro B “Soggetti”, in cui sono indicati i dati dei locatori e dei conduttori;
  • quadro C “Dati degli immobili”, riguardante i dati degli immobili principali e delle relative pertinenze;
  • quadro D “Locazione ad uso abitativo e opzione/revoca cedolare secca”, contenente le informazioni relative al regime della cedolare secca;
  • quadro E “Locazione con canoni differenti per una o più annualità”, in cui possono essere indicati i diversi canoni di locazione pattuiti nel contratto per le successive annualità.

Il modulo è scaricabile da questo link

 

 

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