Immobiliare residenziale, crescita più lenta: +0,6% nell'ultimo trimestre 2019

Secondo l'analisi dell'Osservatorio delle Agenzie delle Entrate si tratta del tasso di crescita più basso degli ultimi 19 trimestri 

Rallenta la corsa del mercato residenziale italiano. A confermarlo è il report dell'Osservatorio Omi delle Agenzie delle Entrate che ha pubblicato i dati relativi all'ultima parte dell'anno scorso.

Secondo l'Osservatorio, infatti, nel IV trimestre del 2019 si è registrata una crescita dello 0,6% dell'immobiliare residenziale: si tratta del tasso di crescita più basso degli ultimi 19 trimestri in cui questo comparto del mercato aveva continuato a correre: solo nel precedente trimestre la crescita era stata del 3,9%.

La media annuale è di circa 150mila abitazioni compravendute per trimestre, ma come spesso accade la situazione è molto diversificata a livello geografico; centro e Isole scivolano in territorio negativo con un tasso di variazione tendenziale pari rispettivamente a -3,3% e -0,1%. Il tasso di crescita più elevato si registra nel nord est col +2,2%. Positivi anche il sud (+2,0%) e il nord ovest (+1,6%).

 

Leggi tutto...

Effetto Coronavirus, Scenari Immobiliari: "Rimbalzo nel secondo semestre"

Il Presidente Mario Brescia ammette le difficoltà ma sottolinea come passata l'emergenza sanitaria il mercato tornerà a correre

Il Coronavirus inizia a far sentire i primi effetti anche sul mercato immobiliare. Ed era inevitabile considerando che l'epidemia è iniziata proprio al nord, dove il real estate faceva registrare i numeri migliori da diversi mesi, e ora tutta l'Italia è "zona rossa" per contenere l'emergenza.

Secondo le prime stime di Scenari Immobiliari, al momento si registrano trattative al rallentatore e prezzi congelati: “Nel mese di marzo – precisa al riguardo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari - è probabile una riduzione molto forte, già evidente nelle visite agli appartamenti in vendita, più che dimezzati rispetto a un anno fa".

Tuttavia il futuro non è così fosco e la situazione dovrebbe nettamente migliorare appena terminata l'emergenza sanitaria: "La domanda continua a essere sostenuta - precisa Brescia ed è probabile un ‘rimbalzo’ da metà anno dell'attività immobiliare. “Per il momento – ha sottolineato in una nota - non ci sono tensioni sui prezzi”.

Le stime di Scenari Immobiliari per la fine dell’anno sono state riviste comunque al ribasso ma comunque con un fatturato atteso a 130 miliardi di euro, restano ancora positive rispetto a un anno fa. Per quanto riguarda gli altri segmenti del mercato immobiliare, secondo la società si avvertono rallentamenti nel direzionale mentre il settore commerciale è fermo. Quadro più favorevole invece per il settore della logistica che, grazie al boom dell’e-commerce, potrà avere un altro anno ricco di scambi e operazioni. 

 

Leggi tutto...

Immobiliare, le previsioni di S&P: "Prezzi case a +0,5% nel 2020"

Dopo la sostanziale stagnazione del 2019, i prezzi tenderanno un timido aumento, Coronavirus permettendo.

Come si muoveranno i prezzi delle abitazioni delle case nel 2020? A provare a dare una risposta a questa domanda è S&P Global Ratings nel suo recente rapporto sul settore immobiliare in Europa. 

Secondo la stima dell'agenzia di rating, i prezzi delle abitazioni in Italia saranno leggermente più dinamici rispetto allo scorso anno, con un incremento dello 0,5% rispetto allo 0,1% del 2019. Particolarmente positivo il dato della fine dell'anno scorso quando si è registrato un andamento positivo nel terzo trimestre 2019 (+0,4%) per la prima volta dal 2016.

Da tener conto, però, che le stime sono state fatte prima della diffusione del Coronavirus e delle norme restrittive Italia: "La recente epidemia - si legge in una nota sta avendo un impatto negativo sulla crescita della Cina e su quella del resto del mondo, e questo potrebbe portare a una revisione al ribasso delle nostre previsioni di crescita del PIL italiano A nostro avviso, questo si tradurrà in una ripresa contenuta dei prezzi delle abitazioni".

Secondo S&P, tassi di interesse storicamente bassi e rapporto prezzo/reddito superiore al 12% continueranno a sostenere la domanda di abitazioni nelle città e regioni italiane più dinamiche, in particolare nel centro-nord. Sempre Coronavirus permettendo.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS