Comprare casa per ristrutturarla: adesso è il momento migliore

Tassi bassi, bonus fiscali e prezzi fermi: questo il mix che secondo il Corriere della Sera rende acquisto e ristrutturazione un'opzione interessante.

In un momento storico di prezzi bassi e tassi dei mutui ai minimi, acquistare casa può essere conveniente. Ma può trasformarsi in un vero e proprio affare se si punta a un immobile da ristrutturare per poi magari metterlo a reddito. Il Corriere della Sera ha messo in evidenza i diversi motivi che in questo inizio 2020 rendono l’acquisto di un'abitazione da rimettere a nuovo un’opzione molto interessante.

Il primo riguarda le tasse: l'ultima Legge di Bilancio ha infatti confermato tutti i bonus fiscali riguardanti i lavori di manutenzione straordinaria: questo significa che per spese fino a 96 mila euro si ha diritto a una detrazione Irpef pari al 50%, da spalmare in dieci anni. Una percentuale, questa, che può arrivare fino al 65% per quanto riguarda i lavori di riqualificazione energetica.

A proposito di lavori e ristrutturazione, il secondo motivo è rappresentato ovviamente dal bonus facciate: una detrazione Irpef che va dal 50 al 90% della somma spesa, spalmata in dieci anni, per i lavori di tinteggiatura e rifacimento delle facciate. Il provvedimento è nato dalla necessità di riqualificare un patrimonio residenziale italiano spesso degradato dal punto di vista estetico,come è inevitabile dato che nel Paese 88 edifici su cento hanno più di trent’anni. 

Il terzo, come già accennato, va ricercato nella situazione del mercato dei mutui: Il 2019 è stato l'anno dei record con tassi di interesse ai minimi storici ma, nonostante le previsioni parlino di una sostanziale stabilità, anche nel 2020 si potrà accendere un mutuo a condizioni di finanziamento molto favorevoli.

Il mix tra sconto fiscale e rate ridotte dei mutui fa sì che, soprattutto per gli immobili di un certo pregio, sia possibile comprare una casa da ripristinare quasi completamente pagandola a un prezzo comprensivo dei costi di ristrutturazione analogo o inferiore rispetto a quello di una casa usata ma abitabile senza lavori tranne quelli strettamente indispensabili.

L'opzione migliore? Ristrutturare la casa che si vuole comprare prima di entrarci: "Per ottenere le agevolazioni non è strettamente indispensabile aver già effettuato il rogito perché - si legge sul Corriere della Sera - se il compromesso viene registrato il Fisco non trova nulla da eccepire, purché gli estremi della registrazione vengano indicati nella dichiarazione dei redditi. Occorre però un esplicito benestare del venditore e bisogna disporre dei contanti perché se si vogliono utilizzare i fondi di un mutuo questi vengono erogati solo al rogito". 

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Da un vecchio disimpegno a un moderno living

Rivoluzionare un appartamento dando finalmente senso all’ingresso di antica concezione. Questo l’obiettivo nella nuova puntata della nostra rubrica.

Inizialmente l’appartamento si presentava come un ampio trivani composto da due camere da letto e una comoda cucina più bagno e un piccolo ripostiglio. Gli spazi erano grandi ma poco sfruttati: in particolare risultava completamente inutilizzato l’ingresso.

Il progetto di restyling ha previsto l’abbattimento dei muri tramezzi dell’area notte in modo da creare un ampio living con angolo cottura proprio tra ingresso e l’ex cameretta mentre quella che prima era la camera da letto matrimoniale è stata ridotta nelle dimensioni diventando la nuova stanza per i bambini.

Contestualmente la camera da letto matrimoniale è stata ricollocata dove prima c’era la cucina sfruttando gli allacci preesistenti per ricavare un piccolo bagno privato. In più è stata creata anche una piccola ma funzionale cabina armadio. Il bagno più grande non ha invece subito modifiche di rilievo.

In questo modo la famiglia ha ottenuto diversi vantaggi: prima di tutto un living tutto nuovo dove godere dei momenti collettivi che va a compensare una cucina più piccola. In secondo luogo la camera da letto padronale è ora più piccola ma ha guadagnato un bagno privato e una comoda cabina armadio.

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Ristrutturare casa: tassi bassi e bonus fanno impennare le richieste dei prestiti

Tassi sempre più bassi e la proroga delle agevolazioni fiscali anche nel 2020 fanno aumentare i prestiti per ristrutturare casa.

Il bonus mobili trascina i prestiti per ristrutturare casa. È quanto emerge dall'analisi dell'Osservatorio Prestiti realizzato da PrestitiOnline.it del 31 ottobre.
 
Il report evidenza come l'opportunità di arredare la prima casa sfruttando lo sconto fiscale del 50% ha fatto fare un bel balzo in avanti alla richiesta di prestiti per arredamento, arrivando a rappresentare il 16% del totale (nel 2018 era appena del 13,4%). Si tratta della terza finalità più richiesta dopo “ristrutturazione casa”, in calo al 20% dal 23,9% del 2018, e “auto usata”, salita al 19,6% dal precedente 19 per cento. 
 
Il bonus mobili, lo ricordiamo, permette una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L'agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio anche per gli acquisti che si effettueranno nel 2019, ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2018.
 
Ma non c'è solo il bonus mobili a far impennare le richieste di prestiti. L'altro fattore dominante, ovviamente, è rappresentato dai tassi che restano ai minimi facendo registrare continuamente nuovi record. il credito finalizzato mostra un costo medio di mercato dell’8,97%, a fronte del 9,98% dei prestiti personali: il tasso migliore delle offerte online, invece, si attesta al 6% circa.

Per quanto riguarda i prestiti erogati, la quota di Centro, Sud e Isole scende al 55,3% dal 60% del primo semestre 2018. Sale invece il nord che passa dal 40% al 44,7% Il 54,5% dell’erogato rimane concentrato nella fascia di età compresa tra i 18 e i 45 anni (era il 55,2% nei primi sei mesi dello scorso anno) e sui dipendenti con contratto a tempo indeterminato (86,4% del totale erogato).

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