Stai comprando casa? Ecco tutte le tasse e imposte da pagare
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Quando si compra casa vanno considerate anche tutta una serie di tasse e imposte previste dalla Legge italiana.
L’acquisto della prima casa è un sogno: come farlo diventare realtà? Purtroppo non c'è solo il prezzo dell'immobile da considerare, ma bisogna fare i conti con altri aspetti che costringono i compratori a mettere mano ai portafogli. Tra le spese vanno considerate soprattutto una serie di tasse e imposte.
Per avere un quadro corretto e per effettuare il calcolo delle spese per le tasse dal notaio in caso di acquisto di casa, bisogna fare particolare attenzione a non dimenticare nulla. Complessivamente, le tasse per l’acquisto di una casa sono le seguenti: Imposta di registro, Iva, Imposta catastale, Imposta ipotecaria e Imposta di bollo.
IMPOSTA DI REGISTRO
Generalmente l’acquisto della casa è esente da Iva, ma soggetta all’imposta di registro al 9% che sale al 22% in caso di immobili di lusso. Ci sono poi da contare l’imposta ipotecaria e quella catastale, fisse entrambe a 50 euro l’una.
Al posto dell'imposta di registro si applica l'Iva se:
- l'impresa costruttrice o che ha effettuato i lavori di ripristino dell'immobile sta vendendo entro cinque anni dal termine della costruzione o dell'intervento di recupero. Se è trascorso più tempo il venditore può chiedere di assoggettare a Iva la vendita inserendo questa scelta nell'atto notarile o nel preliminare d’acquisto;
- si tratta di vendita di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali e il venditore vuole applicare l'Iva, annotando la scelta nell'atto notarile o nel preliminare.
In questi casi l’imposta ipotecaria e quella catastale, sono entrambe fissate a 200 euro.
A seconda dell'imposta che viene applicata, il metodo per calcolarla è differente. Se paghi l'Iva, devi applicare l'imposta al prezzo d'acquisto, se invece paghi l'imposta di registro, devi applicare l'imposta al valore catastale.
Inoltre, per vendite soggette a imposta di registro, l'importo minimo da versare è comunque di 1.000 euro. Fortunatamente però non sono dovute l'imposta di bollo, i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie. Viceversa, in caso di vendite soggette a Iva, salvo situazioni particolari, si devono versare anche l'imposta di bollo di 230 euro e la tassa ipotecaria di 90 euro.
CALCOLO DEL VALORE CATASTALE
Il valore catastale su cui applicare l’imposta di registro viene determinato moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) per i seguenti coefficienti:
- 120 per i fabbricati (non prima casa) appartenenti ai gruppi catastali A e C (escluse le categorie A/10 e C/1);
- 110 per la prima casa e le relative pertinenze;
Il valore catastale per il calcolo dell'imposta di registro viene utilizzato anche per l'acquisto di pertinenze (come box, cantine, posti auto...) a patto che nel rogito venga specificato il "vincolo pertinenziale" all'abitazione, cioè deve essere ragionevolmente vicino per essere di servizio alla stessa e che siano dotate di una rendita catastale autonoma.
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