Trasferirsi all’estero è un passo emozionante, ma molto complesso, che richiede un’accurata pianificazione, soprattutto quando si tratta di scegliere la nuova abitazione. Secondo una ricerca di HousingAnywhere, per gli italiani ci sono 5 fattori che diventano una priorità quando si decide di fare il grande passo.
L’importanza del budget Per gli italiani che cercano casa all’estero, la definizione del budget rappresenta il primo passo cruciale. Una pianificazione finanziaria attenta consente di bilanciare le disponibilità economiche con i costi del mercato immobiliare locale. È essenziale considerare non solo il canone d’affitto, ma anche spese aggiuntive come utenze, tasse e trasporti. Una ricerca approfondita su piattaforme online e l’esplorazione di quartieri meno centrali possono aiutare a trovare soluzioni abitative più accessibili.
Vicinanza ai Mezzi Pubblici e Zone Sicure La posizione dell’immobile rimane uno dei fattori decisivi nella scelta di una casa. Gli italiani tendono a privilegiare alloggi situati in zone sicure, ben servite dai mezzi pubblici e vicine a servizi essenziali come supermercati, farmacie e ospedali. La prossimità al luogo di lavoro o di studio è un ulteriore elemento determinante nella scelta dell’abitazione.
La lavatrice è fondamentale In Italia, la lavatrice è presente nel 99,5% delle famiglie, confermandosi tra gli elettrodomestici più indispensabili. Non sorprende, dunque, che la sua disponibilità sia spesso una priorità per gli italiani che cercano casa all’estero.
Animali e terrazzi Gli italiani mostrano crescente attenzione alle esigenze dei propri animali domestici: circa il 20% degli utenti cerca alloggi pet-friendly. Allo stesso modo, spazi esterni come balconi e terrazze sono considerati fondamentali per migliorare la qualità della vita, una priorità condivisa dal 20% degli intervistati. Sebbene meno frequenti, anche parcheggi e giardini rappresentano caratteristiche ricercate, preferite rispettivamente dall’8% degli utenti.
Il riscaldamento Il riscaldamento è un altro aspetto che varia in base alla nazionalità. Gli italiani, abituati a climi miti, lo considerano una necessità, con il 45% degli utenti che lo identifica come requisito essenziale. Questa tendenza è condivisa anche da spagnoli e portoghesi. Invece, nei Paesi Bassi e in Germania, dove il riscaldamento è più diffuso, la sua priorità scende rispettivamente al 27% e al 34%.
