
Chi vive in un condominio sa bene che, oltre alle spese ordinarie, ogni tanto tocca affrontare anche costi straordinari per lavori e interventi sulle parti comuni dell’edificio. La buona notizia? Alcune di queste spese possono essere portate in detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Il modello 730/2025, relativo all’anno d’imposta 2024, permette infatti di recuperare parte dei soldi spesi attraverso specifici bonus. Vediamo quali sono e come funzionano.
Spese condominiali detraibili: quali rientrano
Non tutte le spese condominiali sono detraibili, ma alcune rientrano nelle agevolazioni previste dalla normativa fiscale italiana. Molti si chiedono se anche le spese “di routine” del condominio — come pulizie, luce delle scale o manutenzione dell’ascensore — siano detraibili. La risposta è no: queste uscite non rientrano tra quelle agevolabili, a meno che non siano incluse in lavori più ampi che rientrano nei bonus (ad esempio, all’interno di un intervento di ristrutturazione).
In particolare, è possibile detrarre le spese straordinarie sostenute per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali, come:
- Ristrutturazioni edilizie: lavori di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo.
- Interventi per il risparmio energetico (Ecobonus): ad esempio la coibentazione dell’edificio o la sostituzione degli infissi.
- Miglioramenti antisismici (Sismabonus): interventi che aumentano la sicurezza dell’edificio in caso di terremoto.
- Bonus verde: spese per sistemare giardini, terrazzi e aree verdi condominiali.
È fondamentale che i lavori siano effettivamente pagati e documentati correttamente per accedere alle detrazioni.
Come ottenere le detrazioni nel modello 730/2025
Per poter usufruire delle detrazioni, devono essere rispettate alcune regole precise:
- Pagamento tramite bonifico parlante, con:
- causale corretta
- codice fiscale del condòmino
- partita IVA o codice fiscale dell’impresa
- Entro il 16 marzo 2025, l’amministratore deve comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute e le quote di ogni condòmino.
- La documentazione da conservare include:
- certificazione dell’amministratore
- copie delle delibere assembleari
- fatture e ricevute
- eventuali comunicazioni inviate all’ENEA (per bonus energetici)
Per i condomini minimi (senza amministratore), ogni singolo proprietario dovrà conservare autonomamente tutta la documentazione.
Chi invece ha ancora diritto al Superbonus 110% (valido solo in casi limitati nel 2024), potrà recuperare la spesa in 4 rate annuali, oppure optare per sconto in fattura o cessione del credito, se ancora ammessi.
Dove inserire le spese nel 730
Per beneficiare delle detrazioni, bisogna compilare:
- Quadro E – Sezione III del modello 730, righi E41-E43
- Oppure, per chi usa il Modello Redditi Persone Fisiche, righi RP41-RP47
Va indicato anche il codice fiscale del condòmino che ha effettuato il bonifico, oppure il proprio, se il pagamento è stato fatto direttamente.