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Spese condominiali nel 730: cosa si può detrarre e come fare

  • 2 Maggio 2025

Chi vive in un condominio sa bene che, oltre alle spese ordinarie, ogni tanto tocca affrontare anche costi straordinari per lavori e interventi sulle parti comuni dell’edificio. La buona notizia? Alcune di queste spese possono essere portate in detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Il modello 730/2025, relativo all’anno d’imposta 2024, permette infatti di recuperare parte dei soldi spesi attraverso specifici bonus. Vediamo quali sono e come funzionano.

Spese condominiali detraibili: quali rientrano

Non tutte le spese condominiali sono detraibili, ma alcune rientrano nelle agevolazioni previste dalla normativa fiscale italiana. Molti si chiedono se anche le spese “di routine” del condominio — come pulizie, luce delle scale o manutenzione dell’ascensore — siano detraibili. La risposta è no: queste uscite non rientrano tra quelle agevolabili, a meno che non siano incluse in lavori più ampi che rientrano nei bonus (ad esempio, all’interno di un intervento di ristrutturazione).

In particolare, è possibile detrarre le spese straordinarie sostenute per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali, come:

  • Ristrutturazioni edilizie: lavori di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo.
  • Interventi per il risparmio energetico (Ecobonus): ad esempio la coibentazione dell’edificio o la sostituzione degli infissi.
  • Miglioramenti antisismici (Sismabonus): interventi che aumentano la sicurezza dell’edificio in caso di terremoto.
  • Bonus verde: spese per sistemare giardini, terrazzi e aree verdi condominiali.

È fondamentale che i lavori siano effettivamente pagati e documentati correttamente per accedere alle detrazioni.

Come ottenere le detrazioni nel modello 730/2025

Per poter usufruire delle detrazioni, devono essere rispettate alcune regole precise:

  1. Pagamento tramite bonifico parlante, con:
    • causale corretta
    • codice fiscale del condòmino
    • partita IVA o codice fiscale dell’impresa
  2. Entro il 16 marzo 2025, l’amministratore deve comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute e le quote di ogni condòmino.
  3. La documentazione da conservare include:
    • certificazione dell’amministratore
    • copie delle delibere assembleari
    • fatture e ricevute
    • eventuali comunicazioni inviate all’ENEA (per bonus energetici)

Per i condomini minimi (senza amministratore), ogni singolo proprietario dovrà conservare autonomamente tutta la documentazione.

Chi invece ha ancora diritto al Superbonus 110% (valido solo in casi limitati nel 2024), potrà recuperare la spesa in 4 rate annuali, oppure optare per sconto in fattura o cessione del credito, se ancora ammessi.

Dove inserire le spese nel 730

Per beneficiare delle detrazioni, bisogna compilare:

  • Quadro E – Sezione III del modello 730, righi E41-E43
  • Oppure, per chi usa il Modello Redditi Persone Fisiche, righi RP41-RP47

Va indicato anche il codice fiscale del condòmino che ha effettuato il bonifico, oppure il proprio, se il pagamento è stato fatto direttamente.