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Immobiliare, segnali di ottimismo: prezzi previsti in aumento

Immobiliare, segnali di ottimismo: prezzi previsti in aumento

Il report di Bankitalia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate mette in risalto previsioni positive per il mercato immobiliare

Prezzi in via di stabilizzazione ma con aumenti in vista e ottimismo per un mercato che si avvicina alla situazione pre-covid. È quanto emerge dal sondaggio congiunturale realizzato da Banca d'Italia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate che ha preso in esame il parere di 1.192 agenti immobiliari nel II trimestre 2021.

Rimane ampiamente prevalente la quota di operatori che segnala la stabilità dei prezzi delle abitazioni, ma con un rafforzamento dei segnali di pressioni al rialzo: Il 67,5% degli agenti ha segnalato una sostanziale stabilità dei prezzi di vendita, una quota superiore a quella della precedente rilevazione, La percentuale di operatori che ravvisano un calo delle quotazioni è nettamente diminuita, assestandosi su valori storicamente bassi (17,9%, da 27,1% nell’indagine precedente). È invece salita al 14,6% quella di chi giudica i prezzi in aumento (da 11,4%).

La quota di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione nel trimestre aprile-giugno ha continuato a salire (all’85,8%, dall’83,6% nel I trimestre del 2021), portandosi al di sopra dei livelli precedenti l’epidemia. Nel II trimestre il saldo tra i giudizi di aumento e riduzione dei potenziali acquirenti è fortemente cresciuto (11,7 punti percentuali, da 3,3), grazie al miglioramento registrato sia nelle aree urbane sia, soprattutto, in quelle non urbane.

LE ASPETTATIVE PER IL FUTURO

Le attese delle agenzie riguardo alle condizioni del proprio mercato di riferimento nel trimestre in corso sono rimaste sostanzialmente invariate: il 13,1% degli operatori ha aspettative sfavorevoli, il 10,9% prefigura invece un miglioramento. Le prospettive restano in prevalenza positive su un orizzonte biennale. Il peggioramento del saldo fra le attese di aumento e diminuzione dei nuovi incarichi a vendere nel trimestre in corso (-13,8 punti percentuali, da -2,1), è in gran parte dovuto al calo dell’attività durante i mesi estivi. 

Le aspettative sull’andamento del mercato immobiliare nazionale sono invece migliorate, divenendo favorevoli per la prima volta negli ultimi 2 anni: il saldo fra attese positive e negative per il trimestre in corso è risultato pari a 0,3 punti percentuali (da -6), mentre le prospettive a due anni hanno registrato un saldo pari a 33,5 punti percentuali (da 23,6). La differenza fra la quota di agenti che si attendono un impatto positivo dell’epidemia sulla domanda di abitazioni e quella di chi si attende effetti negativi è salita a 29,5 punti percentuali, da 14.

“È importante accogliere il segnale di ottimismo che giunge dal campione di agenti intervistato - sottolinea il Presidente di Tecnoborsa Valter Giammaria - per la prima volta negli ultimi due anni le attese sull’andamento del mercato immobiliare nazionale nel breve periodo sono migliorate". 

 

Ultima modifica ilVenerdì, 10 Settembre 2021 13:43

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