Affitti studenti: si torna in città ma i prezzi scendono
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L'analisi di Immobiliare.it evidenzia l'aumento di domanda è offerta dopo un anno di case sfitte a causa del Covid
Canoni in calo nonostante un mercato in ripresa: così nell'anno scolastico che sta per iniziare, gli studenti potranno pagare affitti leggermente meno cari. È quanto emerge dall'ultima analisi sulle principali città universitarie è di Immobiliare Insights, business unit di Immobiliare pubblicata su Il Sole 24 Ore
Dai dati spicca infatti una domanda di alloggi per studenti che, nonostante una crescita sostenuta (addirittura +96%), non riesce a coprire tutta l'offerta a disposizione che continua anch'essa a salire (+60%). Così i prezzi scendono facendo segnare un -2,5% per una stanza singola invertendo un trend di canoni in aumento che si trascinava ormai da anni.
In passato, infatti, la domanda per questo mercato non riusciva quasi mai a trovare risposta nell’offerta mentre oggi, dopo un anno di case sfitte a causa del Covid, la situazione si è praticamente ribaltata. Un'ottima notizia per studenti e lavoratori fuorisede che stanno ripensando al rientro in città dopo mesi di smart working e didattica a distanza, una notizia meno buona per i proprietari.
LA SITUAZIONE NELLE CITTÀ
Guardando alle singole città, a segnare il calo maggiore è Milano, che è anche la più cara in assoluto, dove negli ultimi 12 mesi le locazioni di posti letto sono scese del 9% (470 euro per una singola e 280 per una doppia). La seconda metropoli più cara è Roma dove chi cerca una stanza deve spendere di media 417 euro e 246 euro per un posto in doppia. Completano il podio Bologna e Firenze dove per affittare una singola sono necessari poco meno di 400 euro.
Le variazioni più consistenti si registrano a Pavia e Milano, con oscillazioni negative che superano il 9%, e Napoli, -8,2%. Calo consistente anche per Bologna, che sfiora il -6%, e Torino (-5%). In controtendenza Catania, Padova e Bari dove i prezzi hanno subito invece una variazione positiva tra il +3% e il +5%
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