Settore alberghiero in ginocchio: nel 2020 fatturato dimezzato
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L’allarme dall’Hospitality Report 2020: nello scenario peggiore attese perdite di oltre 65 miliardi di euro
Un anno nero per il settore alberghiero italiano. Il settore, uno dei più importanti dell'economia italiana, nel 2020 rischia di bruciare dal 50 al 65% dei ricavi. L’allarme arriva dall’Hospitality Report 2020 elaborato dalla società Thrends e da Nmtc
Il Coronavirus, con le conseguenti restrizioni a viaggi e spostamenti, sta mettendo in ginocchio tutto il comparto del turismo: l'indagine ha certificato una perdita di oltre 37 miliardi di euro nel primo semestre dell'anno con dati ancora peggiori per il restante periodo: a chiusura del 2020 si potrebbe arrivare a oltre 59 miliardi di euro di perdita nello scenario "ottimistico" e addirittura a un -65 miliardi nel caso dello scenario più pessimistico.
Il report evidenzia come c'era stata "una scossa di ottimismo" nei mesi estivi con la fine delle restrizioni e le aperture dei resort balneari e di montagna. Tuttavia l'iniziale ottimismo si è scontrato con la seconda ondata di contagi e la prospettiva di un prolungarsi dell’emergenza pandemica. L'incertezza e la paura hanno portato ad annullare molte prenotazioni già a fine estate (riducendola ad un monte giornate complessivo di soli 50-55 giorni contro i classici 120) e ad annullare ogni prospettiva per le festività di Natale.
L'attuale situazione, in sostanza, non consente di formulare "stime favorevoli per una immediata ripresa dei volumi storici". Anzi, si prevedono "impatti devastanti sulla performance economica del settore". A questo si aggiunge il mancato introito nelle casse comunali derivante dalle tasse di soggiorno, che un precedente studio sull'impatto del distanziamento sociale nel turismo aveva stimato pari ad almeno 380 milioni di euro.
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