Immobiliare non residenziale, Cbre: "In ripresa gli investimenti negli hotel"
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Le restrizioni degli ultimi mesi pesano sul settore. Determinante sarà l'andamento della campagna vaccinale.
Bene gli hotel, male uffici e retail. È questo, in breve, l'andamento del settore non residenziale nel primo trimestre 2021 fotografato dall'ultimo report di Cbre e pubblicato da Il Sole 24 Ore.
Dai numeri emerge un calo degli investimenti del -26% che equivalgono a circa 1,4 miliardi in meno rispetto ai primi mesi del 2020. Si tratta quindi del trimestre più pesante da quando è iniziata la Pandemia. Pesano, secondo Cbre, le misure restrittive e "le conseguenti incertezze su alcune asset class". Per quanto riguarda l'evoluzione futura, determinante sarà l'andamento della campagna vaccinale.
Bene la logistica
La ripresa degli hotel
In leggera ripresa, ma ancora fiaccato dalle pesanti restrizioni degli ultimi mesi, il comparto degli Hotel. Tra gennaio e marzo di quest'anno gli investimenti sono cresciuti del +9% a quota 186 milioni di euro sullo stesso periodo del 2020: un segnale che molti investitori scommettono su una "normalizzazione" della situazione con la ripresa dei viaggi, sia per turismo che per lavoro.
Male retail e uffici
Nessuna ripresa, almeno per ora, per quanto riguarda retail e uffici. Per il primo settore "L’interesse degli investitori è ancora limitato, sia a causa della crisi sanitaria sia a causa delle prospettive di crescita dell’e-commerce, ulteriormente rafforzate dalla pandemia Covid-19" fa notare Cbre. Mentre per quanto riguarda gli uffici "gli investitori sembrano procedere in maniera cauta perché non si hanno ancora prospettive chiare rispetto alla struttura degli spazi lavorativi a causa dello sviluppo dello smart working".
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