Immobiliare non residenziale da record: numeri in forte ripresa nel primo trimestre

Immobiliare non residenziale da record: numeri in forte ripresa nel primo trimestre

Dal report di Cbre pubblicato da Il Sole 24 Ore emerge un inizio anno positivo per tutto il comparto. Bene soprattutto la logistica

Prima che esplodesse la guerra – quando la tensione era già nell’aria ma se ne ignorava l’effettiva tragica portata – le ricerche di alloggi in affitto in Italia, effettuate dall’Ucraina, sono aumentate in modo significativo – tra i mesi di gennaio e febbraio 2022 – salendo del 145% rispetto a quelle registrate nello stesso periodo del 2021 e del 281% in più rispetto al 2020, poche settimane prima dell’inizio della pandemia. A effettuare la rilevazione è Idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.

«Questo picco delle ricerche – ha spiegato Vincenzo de Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista – sembra indicare come molte persone avessero iniziato a pianificare la loro partenza dall’Ucraina ben prima dell’inizio della minaccia russa e mostra l’importanza che avrà anche l'Italia nell’accoglienza dei cittadini ucraini nonostante sia geograficamente lontana dai confini della guerra».

Il mercato immobiliare non residenziale corre e fa registrare numeri mai visti prima. A segnalarlo è l'ultimo report di Cbre pubblicato da Il Sole 24 Ore in cui viene evidenziata la grande ripresa di tutto il settore grazie alla fine dell'emergenza sanitaria e alla ripresa degli investimenti

Secondo il report, nei primi tre mesi dell'anno i volumi del non residenziale hanno raggiunto quota 3,2 miliardi di euro (1,5 miliardi di euro nel primo trimestre del 2021), con gli uffici in netta crescita, soprattutto nel segmento value add. Tornano a incidere significativamente sul totale gli investitori stranieri, con l'arrivo di nuovi player nel nostro mercato, tanto che la quota di investimenti in arrivo dall’estero arriva all’82 per cento.

BENE GLI UFFICI, RECORD PER LA LOGISTICA

Il settore uffici sta ancora vivendo un momento di transizioni dopo le incertezze legate alla pandemia e alla diffusione dello smart working, ma gli indicatori sono positivi. I volumi hanno raggiunto nel periodo esaminato quota 1,4 miliardi di euro di investimenti grazie alla chiusura di operazioni avviate durante l'anno precedente o di nuove transazioni lampo, effettuate principalmente off-market. Per quanto riguarda la logista, il settore settore registra il trimestre col valore più alto in assoluto, a quota 640 milioni di euro.

CRESCONO HOTEL E RETAIL

 

Con 400 milioni di euro di investimenti da inizio anno, il segmento alberghiero arriva a un volume quasi triplicato rispetto a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Il comparto ha visto, nei primi tre mesi, la chiusura di 12 operazioni, 5 delle quali legate al segmento resort, che era stato uno tra i più performanti del 2021. Anche il settore retail mostra finalmente segnali di inversione rispetto agli ultimi anni: sono 230 i milioni di euro investiti da inizio anno nel comparto (+48% rispetto al primo trimestre dell'anno precedente). Ancora limitati invece gli investimenti in centri commerciali, ma la stabilizzazione delle performance, sostenuta dall'uscita dalla crisi sanitaria, potrà facilitare la chiusura di nuove operazioni nel corso della seconda metà dell'anno.  

Ultima modifica ilVenerdì, 08 Aprile 2022 13:22

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