Press ESC to close

San Valentino: è il momento delle… CoccoLe

  • 14 Febbraio 2025

San Valentino è alle porte. Se anche tu sei sempre di corsa e non sai come stupire la tua dolce metà, ecco la soluzione che fa per te: le CoccoLe, biscotti senza burro, ma con tanto cocco, che sprigionano amore a ogni morso. Ottime per colazione, a merenda o dopo cena, scalderanno il cuore delle persone che ami, anche di quelle intolleranti al lattosio! Prepariamole insieme, in pochi e semplici passaggi.

Ingredienti per 4/5 persone:
  • 250 grammi di farina di cocco
  • 50 grammi di farina 00
  • 130 grammi di zucchero di canna
  • 3 uova
  • 1 grammo di vanillina
  • Un pizzico di sale
  • Zucchero a velo q.b.
  • Tanto amore
Procedimento

Sbatti le uova insieme al sale e alla vanillina, aggiungi la farina di cocco e mescola a mano con una frusta o con una forchetta. Unisci poi al composto, poco alla volta, la farina 00 e lo zucchero di canna. Una volta che l’impasto risulta sabbioso, amalgamalo con le mani. Dopodiché stacca dei piccoli pezzi e dai a ognuno, con le dita, una forma tondeggiante.

Adagia, man mano, i biscotti su una leccarda foderata con carta forno e cuocili in forno preriscaldato a 175 gradi per 15-20 minuti. Quando si saranno intiepidite, cospargi le CoccoLe, se vuoi, con dello zucchero a velo. Se ne avanzano un po’, puoi conservarle in una scatola di latta per circa 10 giorni.

Lo sapevi?

Il cocco, oltre a essere un frutto afrodisiaco, è di buon auspicio in amore. Un’antica tradizione indiana vuole che, per la riuscita di un matrimonio, vada agitata una noce di cocco attorno al capo dello sposo. Una volta aperta, se ne lanciano dei pezzi in ogni direzione per contrastare le negatività. Non solo. Dopo la cerimonia nuziale, il sacerdote pone una noce di cocco sotto la ruota della macchina (anticamente del carro o sotto lo zoccolo del cavallo) e ne attende la rottura alla partenza degli sposi.

Il termine leccarda deriva dall’antico aggettivo leccardo, che vuol dire “ingordo”, “goloso”. Destinata, in passato, alla raccolta dei fondi di cottura e soprattutto dei grassi che colavano dagli spiedi, la leccarda altro non era che un recipiente per l’appunto…goloso! Via via il sostantivo ha cominciato a indicare semplicemente la teglia nera da forno realizzata su misura per incastrarsi alla perfezione al suo interno. Proprio quella utilizzata per cuocere le nostre CoccoLe.

Valeria De Simone