Secondo uno studio congiunto di Century21 e Wikicasa, questa tendenza è alimentata da normative sempre più stringenti e da una crescente sensibilità ambientale
Secondo recenti studi condotti da Century21 Italia e Wikicasa, gli immobili ad alta efficienza energetica, classificati in classe A, vedono tempi di vendita significativamente inferiori rispetto alle abitazioni meno performanti. Le case “green” infatti, restano sul mercato mediamente 20 giorni in meno rispetto a quelle di classe inferiore. Questa tendenza, alimentata da normative europee sempre più stringenti e da una crescente sensibilità ambientale da parte dei consumatori, sta trasformando il panorama immobiliare.
L’impatto della classe energetica si riflette anche sulla disponibilità degli immobili. Se da un lato le case tra le classe B e G hanno subito un incremento nel 2024 (con un picco per la classe G, passata da 60.000 a oltre 120.000 unità), dall’altro le unità in classe A sono diminuite, da 25.444 nel 2023 a poco più di 23.000 nel 2024.
Europa come modello
A livello europeo, l’Italia presenta un certo ritardo in termini di efficientamento energetico degli edifici. Secondo la direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD), circa il 25% delle nuove costruzioni residenziali in Europa è già in classe A, un dato in netta crescita rispetto al 15% di soli cinque anni fa.
Questa crescita è stata favorita da politiche europee mirate, implementate anche a livello nazionale. Nazioni come Germania, Paesi Bassi e Scandinavia fanno da apripista, con oltre il 30% delle nuove costruzioni in classe A. Questi Paesi hanno adottato normative energetiche rigorose e incentivi fiscali per promuovere l’utilizzo di tecnologie sostenibili.