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Dalla gavetta al grande salto, Leo Giovine: "Voglio essere l'imprenditore di me stesso. Grande attesa per la Convention"

Dalla gavetta al grande salto, Leo Giovine: "Voglio essere l'imprenditore di me stesso. Grande attesa per la Convention"

Sorridente e solare, ma anche ambizioso. Pantaleo Giovine ha iniziato dal gradino più basso ma si è fatto subito notare riuscendo in pochi anni a raccogliere i frutti del suo lavoro: da semplice consulente in pochi anni è diventato titolare dell'agenzia di Andria e adesso punta ad ampliare ulteriormente il proprio business. Nella stessa Puglia o magari al nord, dove potrebbe "avvicinare" il suo lavoro alla sua passione calcistica: l'Inter.

Come e quando è iniziata l'avventura in Iconacasa?
"Ho iniziato quasi per caso. È successo quasi quattro anni fa, era il novembre del 2015: mi ero appena diplomato e ho incontrato Fabio (De Nicolo, ndr) che stava cercando personale per il suo ufficio. Così mi sono proposto e ho iniziato".

C'è stato un momento particolare che ti ha fatto dire "Sì, ho fatto la scelta giusta"?
"A priori questo è un tipo di lavoro che rispecchiava esattamente quello che cercavo: non mi è mai piaciuto essere un dipendente ma ho sempre cercato di essere l'imprenditore di me stesso. La prima cena di Natale fu un evento davvero importante per me: eravamo ancora in pochi, ma ho subito capito che era quella strada giusta vedendo l'entusiasmo dei colleghi e le premiazioni: Giovanni, Maurizio e Fabio sono diventati dei modelli da seguire".

Poi che è successo?
"Ho seminato tanto: il primo anno è stato all'insegna dell'esperienza, la cosiddetta gavetta. I due successivi sono stati invece gli anni dell'esplosione dove ho vinto tutte le targhe possibili. Poi il grande salto quando sono subentrato come titolare dell'ufficio Iconacasa di Andria".

Grande dilemma: in caso di nuova apertura scommetteresti ancora sul Mezzogiorno o vorresti andare via, magari al nord?
"Sicuramente c'è l'idea di fare nuove aperture, magari sulla stessa Andria ma non solo. Io credo che il sud abbia ancora molte potenzialità se vengono sfruttate al meglio, ma l'idea del nord affascina, quindi perché no, si potrebbe valutare anche questa idea".

Spiegaci in tre parole perché una persona dovrebbe affiliarsi a Iconacasa.
"Prima di tutto la lealtà, poi l'entusiasmo e l'ambizione".

Maggio è il mese della Convention, cosa rappresenta per te che sei ormai da diversi anni nella rete?
"Sono sempre stato un grande sostenitore degli eventi, mi piacciono molto. Quest'anno c'è grande attesa ma anche molta curiosità per vedere come siamo migliorati, anche a livello organizzativo visto che questa volta siamo davvero tanti. Personalmente parlando la Convention avrà un sapore diverso perché è il primo grande evento nazionale a cui partecipo come titolare di un ufficio e non come consulente".

Cosa non deve assolutamente mancare all'interno di un'agenzia immobiliare?
"Sicuramente l'entusiasmo e professionalità, ma anche la passione".

Chi sei al di fuori dell'ambito lavorativo? Quali sono le tue passioni?
"Sono un ragazzo abbastanza solare a cui piace rilassarsi. Ma sono soprattutto un grande appassionato di calcio e tifo Inter: non sono ancora andato a vedere una partita a San Siro, ma l'obiettivo è di incominciare a seguire i colori nerazzurri in maniera più diretta".

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