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Colomba salata sprint

  • 14 Aprile 2025

Pietanze elaborate? Ore e ore di lievitazione? È festa, rilassati! Per il pranzo di Pasqua o per il pic-nic di Pasquetta stupisci i tuoi ospiti con la colomba salata sprint. Ripiena di salumi e formaggi, ma senza strutto e con una lievitazione decisamente più veloce, ricorda un po’ il tradizionale casatiello napoletano.

Latte, uova, farina…sicuramente qualche ingrediente lo avrai già! Allora non resta che munirsi di uno stampo per colomba. Puoi acquistarlo facilmente anche online.

Ingredienti per una colomba da 750 grammi circa:
  • 3 uova
  • 100 ml di latte
  • 150 gr yogurt bianco (o greco) non zuccherato
  • 100 ml di olio di semi di girasole (o quello che preferisci)
  • 300 gr di farina 00
  • 15 gr di lievito istantaneo per preparazioni salate
  • 8 gr di sale
  • Pepe q.b.
  • 4 cucchiai di formaggio grattugiato
  • 100 gr di prosciutto
  • 150 gr di scamorza
  • 100 gr salame dolce o piccante
  • 40 gr di mandorle pelate e tagliate a lamelle
Preparazione

In una ciotola versa, mescolando man mano, le uova, il latte, lo yogurt e l’olio. Aggiungi poi la farina, il lievito, il sale, il pepe e il formaggio grattugiato e mescola ancora. Una volta ottenuto un composto morbido, tuffaci dentro, amalgamando bene il tutto, il salame, il prosciutto e la scamorza tagliati a dadini. Versa l’impasto nello stampo, livella la superficie e ricoprila con le mandorle. Cuoci in forno a 180° per 40 minuti circa.

Lo sapevi?

La colomba, nata come versione pasquale del panettone, viene venduta per la prima volta dalla Motta, a Milano, negli anni trenta del ‘900. Le sue origini, però, sono molto più antiche. Leggenda narra che durante la Quaresima del 610 il monaco irlandese Colombano (poi divenuto santo) fu ospite della regina Teodolinda a Pavia. La sovrana fece allestire per l’occasione un lauto banchetto. Colombano, però, per non infrangere il precetto di astinenza dalle carni, trasformò tutte le leccornie presenti sulla tavola in più semplici colombe di pane.

C’è chi fa, invece, risalire la nascita della colomba pasquale a qualche anno prima, proprio all’inizio della dominazione longobarda della città di Pavia. Era il giorno di Pasqua del 572: il cavallo del re Alboino si accasciò per terra, quasi in fin di vita. Un anziano del luogo offrì al povero animale una pagnotta appena sfornata. Il cavallo riacquistò subito le forze e il re longobardo, meravigliato per l’accaduto, rinunciò alla strage che aveva preventivato. L’indomani, in segno di riconoscenza per essere stati risparmiati, i cittadini portarono al sovrano alcuni doni. Tra loro anche l’anziano che si presentò al cospetto di Alboino con un’altra pagnotta, ma questa volta a forma di colomba, in segno di pace.

La colomba, dolce o salata che sia, non può mancare sulla tavola della colazione di Pasqua.Nata a Roma, allo scopo di rompere il digiuno quaresimale, l’antica tradizione accomuna gran parte delle regioni del Centro. Il pasto, che ha inizio al mattino, si protrae fino all’ora di pranzo. Tra i cibi più apprezzati le uova sode, spesso decorate, la corallina romana, tipico salame dal colore rosso scuro, la pizza al formaggio e la“pizza sbattuta”, dolce che ricorda il pan di Spagna.

Valeria De Simone