
La Legge di Bilancio 2026 entra nella fase calda della discussione e, secondo le ultime anticipazioni da Palazzo Chigi, la manovra vale circa 18 miliardi di euro. Una cifra importante che punta a sostenere salari, ridurre la pressione fiscale sul ceto medio e prorogare gli incentivi legati alla casa e alle imprese.
Di seguito, un riepilogo completo delle principali misure e dei riflessi che potrebbero interessare il mondo immobiliare, fiscale e produttivo.
IRPEF più leggera: taglio al 33% per il ceto medio
La novità di maggior impatto per i contribuenti riguarda la riduzione della seconda aliquota IRPEF, che scenderà dal 35% al 33%. Il nuovo scaglione si applicherà ai redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, con l’ipotesi, ancora in discussione, di un’estensione fino a 60.000 euro.
Il costo dell’operazione è stimato in circa 4 miliardi di euro, con l’obiettivo di alleggerire la pressione fiscale sul ceto medio, particolarmente colpito dall’inflazione degli ultimi anni.
Lavoro e salari: due miliardi per i rinnovi contrattuali
Il Governo ha previsto 2 miliardi di euro per sostenere i rinnovi contrattuali e il potere d’acquisto dei lavoratori. Si punta a incentivi per i contratti collettivi e alla detassazione dei premi di produttività, in un contesto di salari stagnanti e costi di vita elevati.
Casa e bonus edilizi: proroghe confermate
Il comparto immobiliare potrà contare su un anno di stabilità normativa.
La manovra proroga infatti le agevolazioni fiscali per la casa:
- Bonus ristrutturazioni, ecobonus e bonus mobili confermati alle stesse condizioni del 2025
- Superbonus e bonus barriere architettoniche limitati alle pratiche già avviate entro fine 2025
- Nessun aumento dell’IVA sui materiali edilizi o sugli interventi di riqualificazione
Per il settore immobiliare e le imprese edili, si tratta di una boccata d’ossigeno che assicura continuità a lavori e investimenti già pianificati.
Riforma ISEE: fuori la prima casa dal calcolo
Novità importante per le famiglie proprietarie di un’abitazione: la prima casa verrà esclusa dal calcolo dell’ISEE.
La misura punta a rendere più equo l’accesso ai bonus sociali e alle agevolazioni per le fasce medie, spesso penalizzate dal valore catastale dell’immobile principale.
Imprese e credito: rifinanziata la “Nuova Sabatini”
Il Governo conferma anche nel 2026 il rifinanziamento della Nuova Sabatini, lo strumento che agevola l’acquisto di macchinari e tecnologie per le piccole e medie imprese.
Parallelamente, viene mantenuta la sterilizzazione della plastic e sugar tax fino al 31 dicembre 2026, per non gravare su produzione e consumi.
Sanità e pensioni: più fondi, ma anche vincoli
Sul fronte della spesa pubblica, sono previsti 2,4 miliardi in più alla sanità.
Per le pensioni, invece, il Governo punta a bloccare l’aumento automatico dell’età pensionabile previsto per il 2027, e valuta una forma di uscita anticipata a 64 anni con almeno 25 anni di contributi per i lavoratori misti.
Pace fiscale e cartelle: un nuovo condono “mirato”
La manovra prevede anche una nuova edizione della pace fiscale, con la cosiddetta “rottamazione quinquies”.
Si tratta di un condono mirato e limitato ad alcune categorie di debitori, con soglie e requisiti più rigidi rispetto al passato.