Apassionata del suo lavoro, una grande sognatrice e soprattutto grata a Iconacasa. Vincenza Fasulo, affiliata nella città di Nola, ha trovato in Iconacasa la sua giusta dimensione diventando grande protagonista dell’azienda: negli ultimi mesi ha condotto i grandi eventi semestrali e da ormai un anno forma i giovani ragazzi e ragazze in Iconacollege. Fuori dall’ufficio? Mamma a tempo pieno della piccola Serena.
Iniziamo questa chiacchierata parlando degli eventi: prima il Summer Party, poi il Winter Gala ti hanno visto grande protagonista sul palco. Cosa hai provato?
“L’emozione è stata davvero enorme. Negli anni precedenti ho visto spesso i miei colleghi farlo, ma non mi sarei mai potuta immaginare che un giorno sarei salita io su quel palco e avrei condotto io un evento del genere. Sono davvero felice perché non è solo un onore, ma anche un grande momento di crescita, umana e professionale. Ho provato immensa gratitudine verso l’azienda che mi ha scelto e i ha dato questa opportunità”.
Oltre agli eventi, però, c’è un’altra parte molto importante dell’azienda in cui sei impegnata con grande passione: Iconacollege!
“È un grande impegno e una bella responsabilità. Essere formatrice significa trasmettere la mia esperienza, le mie competenze, il know how a tutti i ragazzi e alle ragazze che entrano nella nostra famiglia. Ma la cosa più importante di tutte è trasmettere l’amore per Iconacasa. È un processo fondamentale, perché hai la responsabilità della loro crescita e del loro futuro. Anche in questo l’azienda ha dimostrato di tenermi in grande considerazione, e per questo ne sono infinitamente grata”.
“La formazione è un processo fondamentale: hai la responsabilità della crescita dei ragazzi e del loro futuro“
Quanto è importante la formazione all’interno di una azienda, in particolare in Iconacasa dove i giovani sono il fulcro della mission
“In generale, la formazione è alla base del percorso di crescita di ogni persona. Offrire competenze e strumenti è cosa buona e giusta, anzi, credo sia imprescindibile per la crescita dell’azienda stessa. Durante i miei corsi, mi piace utilizzare una metafora: noi come formatori offriamo ai nostri ragazzi una cassetta con degli strumenti che al momento giusto potranno essere utilizzati per risolvere ogni tipo di situazione che si viene a creare. Certo, non è un complito semplice, ma è davvero bellissimo”.
Ora possiamo fare un piccolo passo indietro: chi eri prima di entrare in Iconacasa e come sei entrata nella rete?
“Prima lavoravo già nel mondo immobiliare: ero pluriaffiliato e un’altra realtà del settore. Ad un certo punto, però, ho avuto la necessità e il desiderio di cambiare. Iconacasa? L’ho conosciuta in maniera molto semplice. Conoscevo già da tempo uno dei fondatori, Giancarlo Quassia, e per lui nutrivo e nutro tutt’ora davvero una grande stima professionale. Quando mi sono reso conto di cosa aveva creato non ho avuto dubbi”.
Oltre a Giancarlo Quassia, c’è un’altra persona che desidereresti ringraziare?
“Sicuramente sì, ed è il mio Capo Distretto, Valerio Cocorullo. Lui mi ha dato la famosa cassetta degli attrezzi, mi ha fatto conoscere il verbo Iconacasa, mi ha trasmesso la sua passione e i valori dell’azienda. Valerio mi ha aiutato davvero tanto fin dall’inizio, perché avevo un metodo e delle conoscenze che lui è stato capace di trasformare e adattare. È riuscito nell’impresa di plasmarmi e questa non è una cosa semplice (ride, ndr). Valerio mi ha aperto la strada in questo nuovo cammino”.
“In ufficio la prima cosa che chiedo ai miei colleghi è l’autodisciplina, con quella possiamo raggiungere tutti gli obiettivi“
C’è una città in cui vorresti aprire un ufficio o comunque espandere il tuo business? Magari il sogno spagnolo?
“In Spagna… magari! In Italia ho un obiettivo preciso che mi sono prefissata quando sono entrata in Iconacasa: riconquistare il mercato di Acerra. È una piazza non lontana da Nola, in cui ho operato per oltre 10 anni. Un mercato molto vivace e ricco di opportunità”.
Data la tua grande esperienza, in ufficio e in Iconacollege, qual è la strategia giusta per raggiungere gli obiettivi?
“In primis la disciplina. In ufficio la prima cosa che chiedo ai miei colleghi è proprio l’autodisciplina, con quella possiamo raggiungere davvero tutti gli obiettivi. Poi c’è un ingrediente segreto: i sogni. Per fissare e raggiungere un nuovo obiettivo bisogna prima sognarlo, poi realizzarlo”.
Adesso basta parlare di lavoro. Raccontaci chi sei fuori dall’ufficio!
“Il lavoro assorbe davvero tanto del mio tempo e delle mie energie. Fuori dall’ufficio sono semplicemente una mamma a tempo pieno da circa 8 anni. Il tempo libero e tutto per lei e l’hobby preferito è passare il tempo con mia piccola Serena!”.