Neo papà, grande tifoso della Juventus ma soprattutto un imprenditore brillante pronto a contribuire alla crescita della rete. Alessandro Losco ha avuto la fortuna di lavorare fin da subito a stretto contatto con i soci fondatori e adesso è ormai un affiliato di spicco a Milano. Nell’ultimo anno ha avuto l’onore di condurre l’evento più importante del franchising e adesso è già pronto al bis insieme al collega e amico Riccardo Colucci.
In questa nostra chiacchierata non possiamo non partire parlando della Convention. Che effetto fa ripensare alla festa dello scorso e dei 10 anni?
“Mi vengono ancora i brividi. È stato un evento speciale. È stato un onore condurre l’evento più importante dell’azienda, con tutta la rete riunita in un unico luogo, ospiti così importanti… insomma è stato incredibile!”
Ma c’è un momento della scorsa Iconvention che ti porti nel cuore?
“Sì, ma non riguarda il convegno. Mi sono rimasti impressi i minuti precedenti all’ingresso di tutti gli ospiti nel Palacongressi. Ci siamo fermati Io, Riccardo, i tre presidenti e il Direttore Marketing per un brief finale: le loro parole ci hanno dato una carica di adrenalina e entusiasmo incredibile, la giusta ‘garra’ per iniziare e portare a termine l’evento nel miglior modo possibile”
Ovviamente non possiamo spoilerare nulla, ma come stanno andando le prove per la prossima Iconvention?
“Il calendario delle prove è serrato, ogni mese è programmato un appuntamento per preparare il palinsesto e organizzare l’intero convegno con le indicazioni del Direttore Marketing Leonardo Lo Cascio che ci sprona a dare sempre il meglio di noi. Anche se non è il nostro mestiere, secondo me siamo sul binario giusto, stiamo facendo le cose per bene, per noi ma soprattutto per l’azienda e per tutti i ragazzi che meritano un grande evento. Siamo pronti, e posso assicurare che daremo il massimo come l’anno scorso”.
“Stiamo preparando tutto per bene, per l’azienda e per tutti i ragazzi e le ragazze che meritano un grande evento”
Ora che abbiamo parlato della Convention possiamo concentrarci su di te: chi eri prima di conoscere Iconacasa e come sei entrato nella rete?
“Ero un ragazzo normalissimo che viveva a Milano, con tanti hobby e voglia di fare. Tuttavia non conoscevo assolutamente nulla di questo mestiere, ne lo avevo mai approcciato in precedenza. Poi, in una calda giornata di Luglio, è cambiato tutto: grazie a una conoscenza in comune con uno dei tre fondatori, ho incontrato per la prima volta Giancarlo Quassia e Daniele Amoruso ed è scattata subito la scintilla. L’innamoramento è stato immediato, anche se per motivi logistici (dovevo organizzare il mio trasferimento da Milano a Bologna) ho dovuto aspettare qualche mese per iniziare ufficialmente la mia avventura in Iconacasa. Ho iniziato con grande entusiasmo e fin da subito mi sono posto l’obiettivo di contribuire alla crescita della rete e diventare una persona importante all’interno di essa”.
C’è una persona che ha avuto un ruolo particolare nel tuo percorso di crescita professionale?
“In realtà le persone sono tre e sono proprio i tre fondatori, Giancarlo Quassia, Nicola e Daniele Amoruso: ognuno di loro ha avuto un ruolo fondamentale nella mia crescita, prima umana e poi professionale. Il periodo con Daniele Amoruso ha rappresentato una vera e propria palestra, in cui mi ha spiegato tutti i segreti del mestiere. Nicola Amoruso è entrato nella mia vita l’ultimo anno a Bologna e mi ha permesso di affinare le mie competenze e conoscenze. Giancarlo Quassia è stato fondamentale nel primo contatto, ma anche adesso a Milano è molto presente e mi segue passo dopo passo”.
Iconacasa ti permette di partire da zero e crescere in maniera esponenziale grazie a formazione, organizzazione e supporto a 360 gradi.”
Grazie alla tua esperienza e formazione, puoi dirci secondo te qual è la strategia giusta per raggiungere gli obiettivi in ufficio?
“Serve un mix organizzazione, motivazione e analisi, che poi sono i fattori che sono stati decisivi nella mia formazione professionale con i fondatori. Ovviamente l’Analisi deriva da Nicola, l’organizzazione da Daniele e la motivazione da Giancarlo. Bisogna apprendere questo lavoro quando non hai responsabilità: quello è il momento migliore perché senza eccessive pressioni puoi immagazzinare tutte le nozioni, apprendere e affinare le competenze e fare esperienza”.
Facciamo un gioco: sei davanti a un giovane imprenditore ancora in cerca della sua strada professionale: come lo convinceresti a entrare in Iconacasa?
“Mi bastano tre parole, che rappresentano la nostra mission: ‘Mille giovani sì’. Iconacasa ti permette di partire da zero e crescere in maniera esponenziale grazie a formazione, organizzazione e supporto a 360 gradi. L’azienda ti segue passo dopo passo, grazie ai servizi e grazie alle persone che sono nella rete”.
Racconta chi è Alessandro senza giacca, la sua vita privata, i suoi hobby e passioni
“Da poco sono diventato papà di Leonardo Cristiano, quindi fuori dall’ufficio sono un papà a tempo pieno. Le mie più grandi passioni sono proprio la mia famiglia e la mia compagna. Hobby? Tempo fa era il calcio, ma adesso purtroppo non posso più giocare. Quindi mi è rimasta solo la Juventus!”